E’ tutto pronto per la VII Edizione del MagFest – Festival di donne nel teatro contemporaneo, diretto da Annamaria Talone. Dal 24 novembre al 5 dicembre si concatenano spettacoli, presentazioni di libri, incontri, workshop. Il tema di quest’anno è “Confini” non come limiti ma come frontiere da attraversare. Il passare attraverso implica una transizione, un passaggio da una condizione ad un’altra, la scoperta di nuove conoscenze. La settima edizione del festival Magfest nasce da queste riflessioni declinandole all’interno di esperienze artistiche che fanno del confine un luogo di sperimentazione di nuovi linguaggi, poetiche e culture politiche. Oggi la conferenza di presentazione con l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, la direttrice Annamaria Talone, Alessandra Genco, consigliera regionale Pari Opportunità Regione Abruzzo.
Più città coinvolte e tante anche le collaborazioni che fanno parte del Festival: a Pescara sede principale lo Spazio Matta e il Florian Metateatro, a Cepagatti il Castello Masciantonio, a Chieti la Libreria De Luca, a Torino la Cavallerizza Reale. Su questi palcoscenici si alterneranno nomi come: Chiara Guidi, Claudia Castellucci attrici – co fondatrici della compagnia Societas, Barbara Alberti giornalista e scrittrice e tante altre donne artiste e studiose.
“Il Matta ha trovato a Pescara la sua definizione ideale – dice l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – si conferma sempre più spazio dove vivere momenti di particolare programmazione culturale, tutti i cartelloni non si smentiscono e assolvono pienamente al ruolo di fare da volano a compagnie provenienti da dentro e fuori confine, sposando anche la causa di associazioni che si occupano non solo di volontariato, ma anche di degrado, di marginalità. I percorsi che hanno fatto gli Artisti per il Matta sono stati di grande successo, per la varietà delle offerte, per le produzioni, per i connubi con arte e musica. Una politica che ha prodotto grandi risultati fra cui esportare un modello in grado di conquistare l’inclusione del Matta in circuiti culturali nazionali per far conoscere meglio la cultura del territorio e trasformarsi in vetrina per attori, artisti, performer: tutto questo ha trasformato il Matta in uno degli avamposti culturali più attivi d’Italia”.
Così Annamaria Talone in sede di conferenza di presentazione, ha sottolineato il perchè, nel 2017, sia ancora importante parlare di donne : Innanzitutto voglio ricordare che il MagFest non è un progetto che riguarda solo il nostro territorio ma è in collegamento con il network internazionale The Magdalena Project. I primi passi del circuito Magdalena infatti, vennero mossi in Inghilterra alla fine degli anni ’80 e poi, in modo fluido, guadagnarono terreno anche in altri paesi del mondo. Noi donne, artiste, continuiamo a fare la nostra parte, attiva, perché crediamo che gli stereotipi di genere hanno una matrice culturale e dunque i linguaggi artistici sono degli strumenti potenti per “agire” un cambiamento profondo.
Dice Alessandra Genco, consigliera regiolnale Pari Opportunità Regione Abruzzo: “Il Magfest rappresenta un esempio di militanza delle donne che attraverso l’arte del teatro, nelle sue varie sfaccettature, mettono in gioco il loro essere, le loro idee, le loro competenze, autodeterminandosi e determinando. La dignità delle donne nel nostro paese, ancora imevuto di una cultura patriarcale, è ancora un traguardo lontano. Il rispetto del diverso da noi, il riconoscere la differenza come bene supremo dovrebbe indurci a migliorare la vita di tutti anche in termini economici. Il Magfest è un alto esempio di azione positiva che le donne sanno mettere in atto per il raggiungimento di una reale democrazia paritaria”.
Ad aprire il festival il 24 Novembre alle ore 16.30 presso lo Spazio Matta una tavola rotonda dal titolo “Stereotipi confini attraversabil”, alla quale prenderanno parte studiose che affronteranno il tema degli stereotipi di genere da più punti di vista: Anna Scalfati – giornalista co – fondatrice di Giulia (Giornaliste Libere Unite Autonome), Annamaria Cecconi (studiosa di teatro e musicologa al Conservatorio di Udine), Claudia Santoni – (Consiglio scientifico sezione studi di genere AIS – Associazione Italiana Sociologia), Maristella Lippolis (Scrittrice – centro studi delle donne Margaret Fuller) e Davide Silvestri (psicologo – ass. Formica Viola).
A seguire sempre il 24 allo Spazio Matta alle ore 21, ci sarà con conferenza con proiezioni dal titolo “Gli attraversamenti della pratica cinematografica di Maya Deren” a cura di Anita Trivelli docente della cattedra di Storia e critica del cinema presso Univ. G’ d’Annunzio.