All’Adriatico-Cornacchia il Pescara blocca sul 2-2 la capolista Palermo con i biancazzurri che sono passati subito in vantaggio con Capone, i siciliani hano ribaltato il risultato con Chochev e Nestorowski ed il Delfino che ha agguanta il definitivo pari con Brugman.
Gara non esaltante nella prima frazione e più frizzante e piacevole nella ripresa, anche per effetto del fatto che le due squadre si sono allungate. Nel corso del primo tempo i supporters biancazzurri assiepati in curva nord hanno contestato Sebastiani e Zeman.
Nel Pescara Pigliacelli, dopo essere stato riammesso in rosa, è tornato tra i convocati, ma in porta è andato Fiorillo. Nel Palermo assenti Bellusci, Aleesami, Rolando, Dawidowicz, Morganella, Pomini per infortunio, oltre a Rajkovic e Balogh.
La cronaca
Dopo un buon avvio del Palermo il Pescara al 10’ passa in vantaggio con Palazzi che lancia Capone, il quale sfrutta l’indecisione dell’estremo ospite nell’uscita ed insacca. Al 15’ il pareggio del Palermo: su un traversone proveniente dalla destra Chochev sfrutta un rimpallo favorevole e batte Fiorillo. Al 31’ una velenosa palla in mezzo di Mancuso non trova giocatori in casacca biancazzurri pronti per la deviazione a rete. Ma 1’ dopo sono gli ospiti a trovare nuovamente il gol con Nestorowski con una conclusione a giro insacca all’angolino alla destra di Fiorillo. Al 42’ sugli sviluppi di un angolo girata in acrobazia di Pettinari sul quale ribatte Posavec.
Nella ripresa al 1’ il pareggio del Pescara: su un’azione tambureggiante del Pescara, dopo una serie di rimpalli Mazzotta mette in mezzo per Brugman che realizza. Al 10’ Mancuso, imbeccato da Capone va in gol, ma la marcatura non viene convalidata per una posizione di off side. Al 15’ Capone ruba palla nella metà campo avversaria, serve Mancuso che con un pallonetto manda di un nulla sopra la traversa. Al 17’ non convalidato un gol a Chochev, su cross di Murawski, perché era in fuorigioco. Al 19’ Pettinari da pochi passi si fa deviare la conclusione in angolo dalla retroguardia sicula. Al 36’ sa un tentativo di Nestorowski da fuori Fiorillo si distende e ribatte. Al 48’ lo stesso numero 30 rosanero riceve in verticale, su di lui salva l’estremo biancazzurro che storna in angolo
I commenti dei due tecnici
Zdenek Zeman (allenatore Pescara): “Continuo a dire che il Pescara è sempre mio finchè sto sulla panchina. Per quanto riguarda il primo tempo è vero che il Palermo è una squadra che manovra tanto, il problema era chiudere la porta, loro hanno fatto gol su rimpallo prima, noi abbiamo fatto il secondo gol su rimpallo e penso che come occasioni, anche se abbiamo giocato molto meno, ne abbiamo create noi di più. Il Palermo nel primo tempo ha manovrato tanto ma noi ci siamo chiusi bene e Fiorillo non ha fatto una parata e quello era importante per chiudere, poi nel ripartire siamo andati meglio nel secondo tempo anche se il Palermo ha avuto qualche occasione. Noi sbagliamo ancora tanto sulle giocate facili ma l’applicazione della squadra c’è, soprattutto gli errori sotto porta spesso ci costano tanto ma la squadra mi è piaciuta per applicazione nel fare qualche cosa. Nel primo tempo siamo usciti tra i fischi perché si gioca sempre sul risultato, la gente non vuole che il Pescara perde ma questo fa parte del calcio, poi abbiamo raddrizzato il risultato sfiorando anche la vittoria. La contestazione nei miei confronti? Era una cosa che avevo sentito già nel pomeriggio: una delegazione dei tifosi era venuta in ritiro per parlare con me, io non volevo disturbare i giocatori e gli ho detto di ripassare tra mezz’ora, loro avevano fretta e non hanno aspettato. La prestazione? Vorrei la squadra ancora più aggressiva con la ricerca anche nella fase difensiva, aspettiamo molto e nell’ultima occasione del Palermo abbiamo aspettato troppo nel contrastare gli avversari. Quando finiscono le partite c’è chi vuole giocare ancora, ma oggi c’è tanta gente che è uscita dal campo affaticata come Mancuso e Pettinari. Penso che i ragazzi vogliano dare sempre tutto, solo che qualche volta riesce e qualche altra volta no, stiamo puntando sul verticalizzare di più, oggi abbiamo sbagliato un po’ i tempi ma è normale”.
Bruno Tedino (allenatore Palermo): “Credo innanzitutto che finalmente sia stata una partita di calcio, poi siamo venuti qui a Pescara per cercare di fare la partita senza guardia, senza provare esclusivamente la fase difensiva. Siamo il Palermo ed abbiamo voglia di mostrare qualità e propositività, in questo siamo riusciti sia nel primo che nel secondo tempo. Poi nel secondo tempo, il gol dopo 36 secondi ha cambiato un po’ tutta la partita perché nel primo tempo abbiamo preso gol dopo 10 minuti e c’è stata una grande reazione, prendere gol dopo 36 secondo onestamente piega le gambe anche ad un elefante ed invece la squadra ha reagito ed ha avuto le opportunità anche per vincere la partita. Abbiamo rivisto anche degli episodi su cui non discuto perché mi piace sottolineare esclusivamente la prestazione, oggi non mi è piaciuta solo il fatto che abbiamo preso gol dopo 36 secondi nel secondo tempo. Questa è una cosa che mi ha dato fastidio così come ha dato fastidio a loro, è un gruppo responsabile, molto disponibile e che adesso si sta compattando dopo una retrocessione come quella dell’anno scorso con diversi aspetti negativi. Rispoli? Non lo scopro certamente io, ma dei ragazzi che ho a disposizione in questo momento delicato della stagione in cui abbiamo incontrato tantissime difficoltà, Andrea è un ragazzo eccezionale. Ha passato un paio di mesi in preparazione in cui voleva andar via, si è allenato in maniera superficiale, ha impiegato un mese abbondante per recuperare la sua condizione ed è arrivato in buone condizioni in questo momento. Un conto è venire a Pescara, sapere che allenatore e che squadra c’è dall’altra parte e fare la fase difensiva ed un conto è venire a Pescara a fare la partita. Noi della prestazione siamo molto contenti sinceramente, potevamo gestire meglio determinati tipi di situazioni, però venire in questo momento a Pescara a fare la partita è un motivo di grande soddisfazione perché di solito è il Pescara che fa la partita, oggi il Pescara è stato per buona parte dell’incontro dietro la palla. Ognuno ha le proprie strategie, ma per noi è un motivo di soddisfazione andare in trasferta e cercare di imporre il proprio gioco. Il 2-2 è un risultato che noi accettiamo perché accettiamo il verdetto del campo, dobbiamo però mantenere quello che di buono abbiamo fatto finora e anche cercare di recuperare quello che abbiamo perso perché abbiamo preso due gol evitabili e quello che ha cambiato la partita è stato il gol del 2-2”.
Tabellino
Pescara (4-3-3): Fiorillo, Crescenzi, Bovo, Coda, Mazzotta, Palazzi (32’ st Valzania), Carraro, Brugman, Mancuso (28’ st Del Sole), Pettinari (42’ st Ganz), Capone A disposizione: Pigliaceli, Balzano, Kanoutè, Benali, Zampano, Elizalde, Fornasier, Perrotta, Baez Allenatore: Zeman
Palermo (3-5-1-1): Posavec, Cionek, Struna, Szyminski, Rispoli, Murawski (28’ st Gnahorè), Jajalo, Chochec, Fiordilino, Coronado (21’ st Embalo), Nestorowski A disposizione: Maniero, Guddo, Accardi, Trajovski, La Gumina, Monachello, Petterman, Rizzo Allenatore: Tedino
Arbitro: Giua (sezione Olbia)
Assistenti: Rossi (sezione di Rovigo) e Raspollini (sezione di Livorno)
IV Uomo: Natilla (sezione di Molfetta)
Marcatori: 10’ pt Capone, 15’ pt Chochev, 32’ st Nestorowski, 1’ st Brugman
Ammoniti: Carraro, Coda, Bovo (Pe) (Pa)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 0’ pt 4’ st, angoli 7-5 per il Pescara, spettatori 7.621 (4.914 abbonati + 2.707 paganti) per un incasso di 49.305 euro (30.664 euro rato abbonati + 18.641 euro incasso)
Paul Pett