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“Certo che è stata una scoperta tardiva e sconvolgente quella della sottrazione dei fondi destinati alla discarica di Bussi con la DGR 565 dell’11.10.2017. Le delibere regionali, come spesso accade negli ultimi tre anni, vengono consegnate con ritardo rispetto all’annuncio e come sempre non portano quasi mai le firme sia dei Direttori competenti ( per cui bisogna fare una operazione certosina di ricostruzione) sia del servizio Bilancio e, ancora di più, non si hanno ben 35 persone di staff per seguire tutti gli atti amministrativi prodotti, molti dei quali con “problematicità”. Ma il “ritardo” di cui parla l’altro ventriloquo della “corte celeste” del Presidente, Enzo Del Vecchio, non rende meno preoccupante la mia denuncia e la sua audita gravità su quanto sottratto alla conoscenza, coscienza e tasche degli Abruzzesi”. Questa il commento del Presidente della commissione vigilanza Mauro Febbo che prosegue rilasciando la seguente dichiarazione: “Siamo di fronte ad una mera operazione delle tre carte nella certezza della impunità e per poter dire agli abruzzesi che si sono trovate finalmente le risorse per dare almeno una alle tante risposte non date dopo tre anni e mezzo di governo: ossia risorse alla viabilità provinciale. Ma ci si è ben guardati dal specificare la provenienza di quei fondi e soprattutto nel specificare nel deliberato come dei 56 milioni di euro ben 18,5 vengono sottratti proprio da quelli destinati a Bussi, tra l’altro mai MENZIONATA nella delibera, e questo va DETTO e rimarcato, poiché lo ritengo molto grave. Ma il ventriloquo Del Vecchio, inoltre, non chiarisce come nella stessa DGR non si dice a che titolo vengono sottratti quei fondi, non fa cenno ad alcun documento/atto amministrativo che autorizzi/giustifichi la sottrazione, non fa riferimento ad alcuna comunicazione avuta né tantomeno nota inviata al Ministero dell’Ambiente. Forse perché non c’è e NON SARÀ MAI CONCESSA alcuna autorizzazione?!. I fondi sottratti (18,5 milioni di euro) si vanno a sommare a quelli unici certi della delibera CIPE (Governo Berlusconi) di 40mil di euro già di per se INSUFFICIENTI per lo smaltimento del sito Tremonti, per cui si deve ancora definire quale sarà il risarcimento della Edison. Inoltre i terreni da bonificare sono anche altri e diversi e quindi per eseguire le analisi l’Arta ha bisogno di risorse che non dispone e quindi necessitano risorse che non sono solo quelli nazionali o di privati ma sicuramente regionali. Pertanto – conclude Febbo – quello che il Presidente D’Alfonso ha fatto con la DGR 565 è l’ennesima dimostrazione del totale disinteresse mostrato sul tema specifico dopo aver superata la fase che ha visto qualche interesse imprenditoriale locale e sui temi ambientali in generale collegati con interessi nazionali e quindi ha dimostrato l’ allineamento alle politiche di Partito. Insomma una “sveltina” male riuscita, magari scoperta con ritardo ma che certifica l’operato di questo Governo regionale a danno dell’ambiente, dei territori e della salute. Sono certo che il Ministero dell’ambiente, già interessato e coinvolto dall’On.le Di Stefano, non darà accoglimento alla proposta e come spesso accade in questa regione vedremo oltre il danno la beffa, con difficoltà ed ulteriori ritardi su Bussi e ZERO fondi per la viabilità. Comunque su un argomento così sensibile mi sarei aspetto non il solito ventriloquo della corte celeste ma casomai magari l’intervento del sottosegretario Mazzocca e ancor di più dell’On.le Melilla. Il loro silenzio la dice lunga”