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La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una misura cautelare che dispone il divieto di dimora nella provincia di Pescara con contestuale sequestro preventivo, emessa dal Gip di Pescara Gianluca Sarandrea su richiesta del PM Anna Benigni, per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nei confronti di D. L. R. N. di 48 anni  originaria della Repubblica Dominicana.

L’indagine della Squadra Mobile di Pescara è partita da un controllo effettuato nel mese di agosto che aveva consentito di scoprire che la donna, locataria di un appartamento a Pescara in Via Tibullo, ospitava in subaffitto due donne ed un transessuale sudamericani, dietro la corresponsione “in nero” di 350 euro a settimana da ciascuno di loro.

Accertamenti condotti nell’immediatezza, anche tramite l’escussione di alcuni testimoni, hanno fatto emergere che l’abitazione veniva da tempo utilizzata come una vera e propria casa d’appuntamenti da tutti i suoi occupanti. La conferma, peraltro, grazie al rinvenimento di profilattici, vibromassaggiatori e creme erotiche.

Sulla base degli elementi prospettati all’autorità giudiziaria il Gip, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di cui agli articoli 3 comma 2 n. 8 e 4 comma 1 n. 7 della legge 75/1958 (favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione), ha disposto nei confronti della D. L. R. N., già gravata da un precedente penale specifico, la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Pescara, nonché il sequestro preventivo dell’immobile.