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Sit-in davanti alla sede pescarese della Regione Abruzzo per dire “no al rimboschimento” e ad altre “operazioni costosissime”. I manifestanti, che hanno esposto uno striscione con la scritta ‘Stop devastazioni’, mirano anche a far conoscere le proposte formulate nel corso dell’assemblea “Mai piu’ disastri in Valle Peligna” che si e’ svolta a Sulmona. Nello specifico, i manifestanti sostengono che “i sindaci e gli amministratori locali devono opporsi a un’operazione che rischia di nutrire gli stessi interessi criminali che potrebbero avere organizzato l’attacco alle nostre montagne”. Inoltre, evidenziano che occorrono “limitati interventi e puntuali azioni di ingegneria naturalistica per la difesa delle aree abitate e strade piu’ esposte”. Tra le richieste dei manifestanti figurano la chiusura delle strade di montagna, con sorveglianza e fototrappole, la formazione di volontari locali, riconversione delle pinete artificiali e l’organizzazione di un sistema di vedette per l’avvistamento incendi. Relativamente al Masterplan, sottolineano la necessita’ di “investimenti in prevenzione e messa in sicurezza del territorio e non lo spreco di risorse pubbliche per grandi opere inutili o addirittura devastanti”. Inoltre, chiedono “trasparenza e partecipazione nei processi decisionali sul post incendio”, l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sui roghi, di “ripubblicizzare la gestione dei Canadair e della macchina antincendi” e di “rivedere le modalita’ di selezione dei vertici del Parco”. Infine, chiedono alla Commissione Antimafia di accertare “eventuali interessi e azioni mafiose dietro all’emergenza incendi”. Intanto, e’ in corso in Regione una riunione convocata dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, sul tema del rimboschimento delle aree devastate dagli incendi.

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