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“Porterò questa proposta in Consiglio comunale e credo di doverlo chiedere anche al Sindaco e all’Amministrazione di appoggiare la nostra poposta perchè insieme chiederemo alla Regione di uscire dall’Aca e di riprendereci le reti che ci competono“: è l’annuncio fatto, tra gli applausi, dal capogruppo del Movimento Insieme in Consiglio Comunale, Ezio Chiacchiaretta, e che ha aperto nuovi spiragli in relazione alla spinosa questione Aca. Un’opposizione ancora una volta lungimirante e coraggiosa, un’Amministrazione che si è dimostrata onesta e responsabile: è questa la San Giovanni Teatino più bella, quella che sa lavorare insieme per provare ad uscire da un tunnel buio e senza fine apparente. Ed è quanto palesatosi nell’atteso incontro pubblico di venerdì 14 novembre sull’ormai famigerato caso delle bollette Aca.

Un’assemblea a tratti anche rovente e aspra, ma dove la buona politica (per una volta) ha vinto, maturando una strada da perseguire, ma soprattutto una speranza per i cittadini di San Giovanni Teatino, così come confermano le parole del Sindaco Marinucci: “Sono veramente molto molto contento di questa grande dimostrazione di democrazia. Forse, per la prima volta nella storia di questa paese, un’Amministrazione ha il coraggio di affrontare una massa di cittadini con problemi che ormai sono evidenti a tutti. Ho aprezzato l’intervento della minoranza in Consiglio comunale in tutta la sua interezza. Anche questa sera eravamo in tanti a preoccuparci del bene comune, ed è questa la San Giovanni Teatino che si sente e opera come una comunità e che voglio ringraziare personalmente. In tal senso mi preme sottolineare l’atteggiamento finalmente propositivo della “Lista Insieme“, che ha pubblicamente espresso la volontà di presentare una delibera di consiglio per uscire dall’Aca. Aspetto di avere tutti i dettagli sulla mia scrivania, che metto a disposizione per qualsiasi proposta atta a dirimere la questione. Vi terrò informati appena riceverò tale materiale”.

Sfatati, quindi, i falsi miti di chi vede del populismo in ogni angolo di politica che, se fatta con passione, competenza e saggezza, come dimostrato da esponenti di opposizione e maggioranza, porta a concrete soluzioni e non a rincorrere sterili preconcetti.

Per svegliarsi dall’incubo Aca occorreva e occorre uno strappo forte, e adesso sembra lo si possa azzardare davvero: Amministrazione comunale e forze di minoranza in Consiglio, infatti, proveranno a ritrovarsi attorno alla proposta formulata dal Movimento Insieme, con la quale è in sostanziale sintonia la posizione dell’ex Assessore Paolo Cacciagrano, e che ha ricevuto l’opportuna e meritoria apertura da parte del primo cittadino e della sua Giunta. Una convergenza ed unità d’intenti, queste, sugellate con una stretta di mano tra Luciano Marinucci ed Ezio Chiacchiaretta
“Penso che uno spiraglio si possa aprire nel momento in cui tutto questo non rimanga un proclama e venga supportato direttamente da fatti concreti e da atti amministrativi che abbiano poi la forza e la sostanza per andare avanti“, ha quindi commentato lo stesso Marinucci.

Viene a concretizzarsi, a questo punto, un doppio fronte di impegno per fronteggiare la difficile situazione creata (nei confronti dei cittadini) dal passaggio delle reti idriche alla gestione Aca: da un lato la basilare attività di consulenza svolta dall’ufficio in via Cavour 126, attivato anche grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, finalizzata a limare bollette errate negli importi ed a spalmare maggiormente questi ultimi in virtù di agevolazioni legate al reddito dei nuclei familiari; dall’altro, invece, ed è questa la grande novità, si proverà a risolvere alla radice il problema stesso legato all’approdo in Aca, così come suggerito in primis proprio dal Movimento Insieme attraverso i suoi esponenti e dal capogruppo in Consiglio comunale, Ezio Chiacchiaretta: “Sarà il Conisglio comunale di San Giovanni Teatino a diffidare la Regione Abruzzo perchè con un provvedimento liquidi Aca e ci rimetta nella condizione di poter gestire in proprio le nostre reti, perchè le tariffe che stiamo pagando sono tariffe usuraie“.
Non solo: restano in piedi e valide le proposte formulate dall’Associazione Codici, costruttivamente intervenuta nel bidattito che ha avuto luogo presso la palestra attigua alla scuola di Largo Wojtyla e che ha visto la presenza dei vertici Aca, con l’Amministratore Di Baldassarre, dell’Amministrazione comunale al gran completo, di tutte le forze politiche, grandi e piccole, ma soprattutto di quasi 700 cittadini letteralmente esasperati per la situazione creatasi in virtù delle somme fatturate per l’acqua. Un’evento da ricordare quindi per partecipazione pubblica, ma anche per la capacità di apertura dimostrata dal primo cittadino e per l’intelligente propositività evidenziata dalle forze di opposizione, aspetti rilevati anche dal Sindaco Marinucci.

Cosa deve e cosa può fare, a questo punto, il cittadino in relazione ai pagamenti dell’acqua? In attesa che il Consiglio comunale si attivi lungo la strada che potrà portare a sganciarsi dall’Aca, chi ha visto recapitarsi la bolletta nei giorni scorsi dovrà ottemperare ai pagamenti secondo quanto riportato sui cedolini, ma prima di farlo è consigliabile che si rechi dapprima presso lo sportello Aca aperto a Sambuceto, in via Cavour 126, al fine di far verificare eventuali errori e chiedere di agevolazioni anche legate al reddito; in qualsiasi caso, comunque, si potrà beneficiare anche dell’assistenza legale fornita dall’Associazione Codici la quale, presso la propria sede di via Manzoni 5 (tel. 3313311096), avrà modo di fornire preziosi consigli e far valere le ragioni giuridiche degli utenti.

“Ho tutelato i cittadini di San Giovanni Teatino, negando ad Enel Gas l’adeguamento delle tariffe nel 2011“: lo ha ribadito il Sindaco Luciano Marinucci sulla cessione delle reti idriche ad Aca Spa. Attraverso un comunicato stampa diramato successivamente, il primo cittadino ha sottolineato che “fino a quando mi è stato possibile mantenere la vecchia gestione e la precedente tariffa l’ho fatto, rischiando anche in prima persona una condanna. Siamo riusciti a ritardare il più possibile questo passaggio e così i cittadini di San Giovanni Teatino hanno continuato ad avere bollette vantaggiose per ulteriori 21 mesi, fino al giugno 2013. Dopo la diffida della Regione, non avevo alternative, ma sono riuscito ad ottenere che i soldi dati ad Enel Gas dai miei concittadini per gli allacci, un contributo a fondo perduto secondo il contratto del 1990 (art.9), venissero restituiti al Comune, che resta in ogni caso proprietario della rete“.

E’ questo il primo dato concreto uscito fuori dalla riunione di venerdì 14 novembre con l’Amministratore unico di Aca Spa Vincenzo Di Baldassarre. Di Baldassare ha inoltre ribadito l’obbligatorietà del passaggio: “Abbiamo una legge e io sono tenuto ad applicarla. E’ un fatto che la legge imponeva ai Comuni e a noi. Aggiungiamo un’altra imposizione: noi non facciamo le tariffe. Aca non fa le tariffe né per il Comune di San Giovanni Teatino, né per altri. Le tariffe vengono fatte da un’autorità che è la stessa che stabilisce anche le tariffe del gas e dell’energia elettrica. E’ l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, infatti, a stabilire le tariffe per tutto l’Ato“.