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Sarà Mons. Massimo D’Angelo, parroco della comunità di Santa Maria del Sabato Santo in Vasto, il nuovo pastore della Parrocchia di San Rocco, a Sambuceto. L’ufficialità arriva dal decreto di nomina pubblicato sul sito dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto. Don Massimo lascerà la città di Vasto nei primi mesi del prossimo anno per assumere la guida della parrocchia di San Rocco in Sambuceto, una delle più importanti e più grandi (dodicimila abitanti circa) della diocesi, guidata sino a qualche settimana fa da Don Bonifacio Mariani.

Don Massimo D’Angelo, sacerdote particolarmente stimato, è a Vasto da circa otto anni. Ordinato il 22 ottobre 1994, è stato prima parroco di San Giacomo in Scerni, per poi guidare la parrocchia di Santa Maria Assunta e San Vincenzo Ferreri in Paglieta. E’ arrivato quindi a Vasto come parroco della comunità di S.Antonio Abate e successivamente di Santa Maria del Sabato Santo, la cui chiesa nuova (architettonicamente un vero gioiello) è stata realizzata soprattutto grazie alla sua ferrea volontà e determinazione. Don Massimo, che è anche Cancelliere arcivescovile, lascia la città vastese dopo anni di grande impegno pastorale nel corso dei quali ha seminato molto ed è riuscito a farsi voler bene, raccogliendo simpatia e stima da parte di tutti i fedeli.

Arriva anche la conferma della permanenza e del ruolo che nella stessa avrà l’amatissimo Don Guido. In una nota diffusa dalla parrocchia, infatti, si informa la comunità dei fedeli che «Mons. Bruno Forte ha nominato DON GUIDO CARAFA segretario arcivescovile. Don Guido continuerà a collaborare con Don Massimo nella Parrocchia, conservando anche l’incarico di cerimoniere». Una notizia, quella inerente a Don Guido, che certamente renderà felici tutta la comunità cittadina così come ha reso entusiasti i componenti della parrocchia.
E intanto Don Massimo si presenta ai sambucetesi con una corposa lettera che si propone di seguito:
“Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio”. (1 Cor, 3-5)

Su queste parole impegnative di San Paolo rileggo i miei vent’anni di sacerdozio, esse mi sono sembrate opportune per manifestare i miei sentimenti nel giorno in cui è stata resa pubblica la volontà del nostro Padre Arcivescovo Bruno, a cui va il mio pensiero grato e riconoscente, per la fiducia che ripone in me nominandomi vostro parroco. E’ davvero con molto timore e trepidazione, coscio della mia debolezza, che mi presento a voi per testimoniarvi l’Amore eterno di Gesù Cristo Crocifisso e Risorto; ed è proprio Lui che sono inviato ad annunciarvi. Dono prezioso sono i Pastori che si sono succeduti alla guida della Parrocchia di San Rocco. Ricordo con affetto Monsignor Giovanni Potenza che ho conosciuto ed aiutato per qualche mese a Sambuceto da Seminarista. Con commozione ricordo Monsignor Bonifacio Mariani, mio Vice Rettore in Seminario e poi Padre Spirituale per tanti anni di Sacerdozio. A lui che si è donato totalmente a voi affido il mio ministero, chiedendo di continuare a Benedire tutti dal Cielo. Un saluto particolarmente affettuoso a Don Guido che continuerà a reggere la Parrocchia fmo alla mia venuta fra voi, grazie per la sua testimonianza che continuerà a dare come Vicario Cooperatore. Un saluto alle famiglie che camminano nell’amore ed educano con generosità e pazienza, alle coppie dal cuore ferito che attendono la nostra prossimità. Ai laici che collaborano in parrocchia in ogni settore, voi siete segno visibile della provvidenza di Dio, ricordate sempre che lo Spirito Santo vi ha chiamati ad irradiare la luce del Vangelo.

La Chiesa ha bisogno di voi. Una carezza particolare ai bambini, ai ragazzi, perché sono il nostro tesoro più grande. Stringo la mano agli adolescenti e giovani, perché noi si scoraggino nell’affrontare l’avventura stupenda e drammatica di diventare grandi e possano trovare in noi guide amorevoli ed esigenti. Agli anziani e ammalati, ai diversamente abili e alle persone sole, ai poveri, ricordo che nella comunità cristiana avete la vostra casa, per trovare affetti che guariscono la desolante solitudine della nostra società. Un saluto rispettoso a tutti coloro che sono di religioni e culture diverse e abitano la nostra città, perché ciascuno vivendo bene la propria identità diventi arricchimento degli altri e con gli altri, Alle Autorità, va l’espressione della mia alta considerazione e del mio leale rispetto, nella continua ricerca del vero bene. Vi assicuro sin d’ora la mia preghiera, anche voi pregate per me, perché possa servirvi secondo la volontà di Dio. A tutti giunga il mio rispettoso e cordiale saluto. A pesto! Non abbiate timore “l’Amore vince tutto” sia questo il nostro obbiettivo. Mi affido e vi affido a Maria la Madre della Speranza a San Rocco nostro Patrono a San Gabriele dell’Addolorata a Sant’Antonio di Padova.
Vasto, 15 novembre 2014 don Massimo”.