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Si è conclusa con migliaia di presenze e l’arrivederci al prossimo anno la Settima edizione di ‘Notti della Brigante – dedicato a Michelina Di Cesare’ che quest’anno ha visto la presenza di autorevoli giornalisti, scrittori e storici, tra cui spiccano Magdi Allam, cronista storico di ‘Repubblica’, poi vicedirettore del Corriere della Sera, Luigi Iannone de ‘Il Giornale’ e Luigi Ferraiuolo, cronista di TV2000, il primo a occuparsi della vicenda sbarchi a Lampedusa. La manifestazione, promossa nel Borgo Case Troiano, a ridosso della Motorizzazione civile di Pescara, è stata organizzata dall’Associazione Fontevecchia.

“Dopo sette anni di eventi e grazie al Patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della DMC – Terre del Piacere e della Fondazione PescarAbruzzo, ‘Notti della Brigante’ è divenuta a pieno titolo una manifestazione d’interesse e rilievo nazionale nel campo del Brigantaggio – ha commentato il Presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano -. Abbiamo registrato tre giornate piene di eventi, di personaggi e di assoluto interesse, iniziati con la presentazione del volume ‘Un palmo e mezzo sotto terra’ della scrittrice Elsa Flacco e proseguita sabato con la presenza del saggista Vincenzo Gulì e con il giornalista scrittore Magdi Allam, il quale, dinanzi a un pubblico attento, ha presentato il volume ‘Io e Oriana’. “La stesura è iniziata dopo l’attentato alle Torri Gemelle, frutto di incontri e di lunghi colloqui telefonici con Oriana, una sorta di intervista sul mondo islamico e su cosa stesse accadendo nel nostro mondo occidentale – ha ripercorso Allam -. Quando il volume era ormai pronto Oriana mi disse che non avremmo pubblicato il romanzo perché nella mia ‘intervista’ avevo posto domande troppo aggressive. Fui preso dallo scoramento, ma ho anche capito che dovevo approfondire, a partire da ciò che divideva il mio punto di vista da quello della Fallaci: io, musulmano per 56 anni della mia vita, riconoscevo l’orrore di quei vili attacchi in cui hanno perso la vita 3mila innocenti, di ogni razza, sesso e religione, ma non imputavo la colpa all’Islam; per Oriana erano l’Islam e la sua filosofia i colpevoli. A quel punto ho capito che dovevo studiare e leggere bene il Corano, e ho capito che secondo l’Islam le donne sono antropologicamente inferiori all’uomo, la loro testimonianza vale meno di quella di un uomo, secondo l’Islam l’uomo può sposare fino a quattro donne contemporaneamente e poi ripudiarle, la donna no. E da quel momento ho capito Oriana. Per raccontare il vero Islam ho dovuto rinunciare alla mia libertà, non sono libero di andare da solo a fare shopping, ma non mi pesa perché ho il dovere di informare e di portare avanti la mia missione di formatore”. Nella serata conclusiva a catturare l’attenzione dei presenti è stata la questione del sud, con il dibattito sulla Terra dei Fuochi, condotta da Luigi Ferraiuolo e Ferdinando Riccardi, e poi il volume di Luigi Iannone, ‘L’Ubbidiente democratico’, teso a sovvertire l’ordine artificiale creato dal cosiddetto ‘politically correct’, “per il quale oggi non possiamo più permetterci di augurare ‘in bocca al lupo’, come facevano i nostri nonni senza scatenare la rivolta degli animalisti”. Le serate sono state affidate ai canti popolari de ‘I Briganti della Maiella’, quindi la pizzica dei Ripatemare e la notte della Taranta con il gruppo de ‘Na fjata’. “In tre giorni – ha aggiunto il Presidente Troiano – abbiamo registrato migliaia di visite nella chiesa della Santissima Trinità, rimasta sempre aperta, e all’accampamento dei Briganti e dei Soldati, curato dall’Associazione Milites Luci, e di Michelina Di Cesare, migliaia di persone che hanno voluto conoscere la storia di una brigantessa per amore, per poi osservare la perfetta ricostruzione degli abiti e delle divise d’epoca borbonica, le tende, gli utensili in coccio e le armi, oltre che visitare le mostre dedicate ai briganti del maestro Antonio Matarazzo e del fumetto brigantesco ‘Tumass’ di Massimo Carulli, accompagnati dal suono delle zampogne dei Gigli d’Abruzzo che hanno eseguito l’Inno delle Due Sicilie’. E anche quest’anno abbiamo avuto la presenza delle Istituzioni con il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, il vicesindaco Chiara Trulli, l’assessore alla Cultura Roberta Rullo e il consigliere Francesca Sborgia, oltre al sindaco di Migliano Montelungo, il paese natìo della Brigantessa, Antonio Verdone. “Il successo della settima edizione – ha commentato il Presidente Troiano – è la conferma della bontà delle scelte culturali operate che porteremo avanti cominciando sin d’ora a lavorare sulla ottava edizione”.

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