CONDIVIDI

“I 5 milioni deliberati dal Governatore D’Alfonso per l’Ater di Pescara non serviranno per risolvere l’emergenza abitativa dei cittadini sgomberati da via Lago di Borgiano, ma per sistemare le case popolari già legittimamente occupate e che comunque necessitano di manutenzione. Se avesse voluto affrontare l’emergenza di via Lago di Borgiano, il Presidente avrebbe dovuto destinare quelle somme alla manutenzione degli alloggi oggi non assegnati perché inagibili al fine di renderli agibili. A questo punto o la delibera è stata scritta male e va rifatta, o occorrono più soldi, e siccome non possiamo scatenare una guerra tra poveri, a nostro giudizio vanno assegnate più risorse, togliendo finanziamenti a opere non vitali, come la piscina di Manoppello o la città della musica di Pescara, e quelle somme vanno utilizzate per dare una casa alle 84 famiglie senzatetto di via Lago di Borgiano. Venerdì porteremo il dibattito in Consiglio regionale, disponibili a votare una eventuale variazione di bilancio e anche a fornire al Governatore l’elenco di almeno 10 opere non urgenti da cui prendere i fondi strutturali”. Lo ha annunciato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa odierna convocata con il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli e all’ex assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, sulla crisi di via Lago di Borgiano.

“Proprio a cavallo dell’estate – ha ricordato il Capogruppo Sospiri -, in seguito ad alcune indagini strutturali eseguite sui fabbricati di via Lago di Borgiano, immobili di edilizia residenziale pubblica, è esploso un bubbone con l’ordine di evacuazione di decine e decine di famiglie da case considerate a rischio crollo. Non contestiamo l’evacuazione, anche se abbiamo sollevato un problema sulle tempistiche, ovvero un provvedimento scattato all’ultimo minuto, senza alcun preavviso, dal giorno alla notte. Il problema dei palazzi di via Lago di Borgiano è strutturale e dunque sarà molto difficile pensare di ristrutturare l’esistente, la gente non potrà mai rientrare in quelle case, dunque quelle persone vanno ricollocate. Per ora, prima fase dell’emergenza, alcuni si sono sistemati dai parenti, alcuni hanno già attivato l’autonoma sistemazione, altri sono dentro gli alberghi, ma resta il problema di cosa e come ristrutturare. L’Ater avrebbe bisogno di stanziamenti straordinari dalla Regione Abruzzo per rendere agibili gli appartamenti popolari oggi non assegnati perché privi di agibilità per i motivi più disparati, dalle caldaie non funzionanti a impianti elettrici non a norma. Noi abbiamo allora sollecitato la Regione Abruzzo prioritariamente a rimodulare una quota dei fondi strutturali per investirli sull’emergenza. E il Presidente annuncia di aver approvato una delibera il 14 luglio con cui, riferendosi a un precedente provvedimento di giunta di gennaio scorso, ha dato 5milioni di euro all’Ater per ‘far fronte alle problematiche sopraggiunte a seguito dello sgombero di alloggi dell’Ater di Pescara’ attivando interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Però nella delibera precedente del 12 gennaio 2017 c’è l’elenco degli interventi più importanti da realizzare, con progetti, gara e copertura finanziaria, e nell’elenco non si parla di via Lago di Borgiano. In realtà le case che saranno oggetto dell’investimento da 5 milioni di euro si trovano in via Caduti per Servizio, ex Gescal-via Valle San Mauro, via valle di Rose, via Pineta di Roio e via Salara Vecchia che però sono già tutte legittimamente occupate. Tradotto: 5 milioni di euro verranno investiti per rimettere in sesto appartamenti che hanno bisogno di lavori, ma che comunque sono già assegnati e non potranno essere dati alle 84 famiglie di via Lago di Borgiano. Per risolvere invece l’emergenza abitativa in corso nel rione Villa del Fuoco, quelle risorse dovevano essere utilizzate per riqualificare appartamenti oggi inagibili. Per essere certo del contenuto delle due delibere – ha proseguito Sospiri – ho interrogato l’Ater che ha confermato: non un euro dei 5 milioni stanziati servirà per coprire l’emergenza di via Lago di Borgiano, quelle somme serviranno sicuramente per opere altrettanto importanti, ma non vanno incontro al problema emergenziale di 84 famiglie. Se il Governatore D’Alfonso insiste che invece quelle somme devono essere destinate a via Lago di Borgiano, allora deve cambiare gli atti e dire all’Ater cosa vuole fare con i 5 milioni di auro. Ora, siccome non siamo per la guerra tra poveri, noi chiediamo che vengano aumentati i fondi strutturali disponibili, togliendo i fondi da tutto ciò che è superfluo e può aspettare come il Museo del Mare, la Città della Musica, il Cinema Michetti, o lo skate-park, o il docu-film sul Volto Santo di Manoppello o la nuova piscina sempre a Manoppello, opere importanti ma che possono attendere, ora dobbiamo pensare alla sopravvivenza della gente. Abbiamo almeno 10 opere che non sono prioritarie rispetto all’emergenza di 84 famiglie. Venerdì 11 agosto in Consiglio regionale porremo tali quesiti al Presidente D’Alfonso chiedendogli di chiarire quella delibera perché o i 5 milioni di euro non sono destinati a via Lago di Borgiano o l’atto è stato scritto male. Noi siamo disponibili in aula a dare il nostro voto per trovare i fondi aggiuntivi e per individuare le opere che non sono vitali”. “In alternativa – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – Comune e Ater potrebbero fare ciò che per cinque anni ha fatto la passata amministrazione di centro-destra, ovvero sfrattare i 100 abusivi che occupano illegittimamente le nostre case popolari, ovviamente stanziando i fondi per i lavori connessi, come pagare il trasloco dei mobili, il fabbro per il cambio delle serrature, e operai per i minimi lavori, prevedendo una spesa di circa 10-15mila euro per ogni singolo sfratto. Intanto vogliamo capire chi pagherà alla fine l’emergenza in corso, visto che per ora sta pagando solo il Comune, che ha già erogato 200mila euro per garantire la disponibilità degli alberghi. Infatti la Regione fa orecchie da mercante, l’Ater, che è un ente strumentale della Regione, dice che non ha i soldi, e il Comune sta prestando i soldi alla Regione rischiando il dissesto. Tempo un mese e faremo un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale”.