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Doppia visita istituzionale stamane per l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Algeria in Italia Abdelhamid Senouci Bereksi, che è stato accolto a Palazzo di Città dal sindaco Marco Alessandrini e poi in Camera di Commercio dal presidente Daniele Becci, a capo del Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo. La visita dell’autorità della Repubblica Algerina è finalizzata ad agevolare scambi culturali ed economici fra i rispettivi territori, sulla base di una sinergia già operativa fra i due Enti e la Proger, società d’ingegneria abruzzese, leader in Italia, in cordata per un progetto che prevede un gemellaggio con la città cinese di Fuzhou. Sinergia che sarà ampliata con il coinvolgimento del World Trade Center di Pescara e di Algeri e che sfocerà nell’organizzazione dell’Italia-Algeria Business Summit, promosso dal Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo dal 19 al 20 di Ottobre, in collaborazione con il Comune.

In Comune erano presenti il sindaco Marco Alessandrini, la consigliera Leila Kechoud, che ha origini algerine, l’amministratore delegato della Proger Umberto Sgambati, Nicola Di Mascio e Bruna Mocka per il WTC Pescara e il WTC di Algeri, erano inoltre presenti Giuseppe Ussani d’Escobar, curatore di una mostra di artisti algerini che accompagnerà il Summit e il fotografo pescarese Luciano D’Angelo che completerà con un progetto fotografico e narrativo dedicato all’Algeria la sezione culturale della due giorni di Ottobre. Subito dopo la delegazione si è spostata in Camera di Commercio, per incontrare il presidente Daniele Becci, il Magnifico Rettore dell’Università d’Annunzio Chieti – Pescara, Sergio Caputi e alcuni operatori economici, per porre le basi operative del summit che radunerà i rappresentanti del comparto imprenditoriale del territorio.

 

“Il buon successo dell’impresa economica passa anche attraverso la possibilità di creare reti immateriali che favoriscono il businessdice il sindaco Marco Alessandrini – Italia e Algeria hanno 2.000 anni di storia insieme e insediamenti romani che testimoniano una comune crescita e affinità. In quest’ottica poniamo basi per un gemellaggio che fortifichi e completi l’incontro del 19 e 20 ottobre fra i nostri rispettivi settori imprenditoriali. Questo incontro si terrà all’Aurum dove ci sarà un doppio appuntamento culturale ad accompagnare l’apertura di nuove vie per il business, ospiteremo la mostra voluta dall’Ambasciata e concepita con le opere di artisti algerini presenti in Italia e affiancheremo a quella un progetto fotografico dedicato all’Algeria, che è patrimonio della lunga esperienza di viaggi e conoscenza del fotografo pescarese Luciano D’Angelo, che in Algeria è stato sei anni fa portando con sé immagini di una cultura e di un Paese di grande bellezza e interesse”. 

“Vorrei ringraziare il sindaco e amico Marco Alessandrini per il suo impegno nel voler rendere Pescara un porto, un’ancora e luogo di riferimento per i rapporti Italia-Algeria e tutti gli enti e soggetti che promuoveranno questo cammino – così l’ambasciatore Abdelhamid Senouci Bereksi – Oggi stiamo veramente tracciando un futuro nelle relazioni fra Italia e Algeria. Noi abbiamo 2.000 anni di storia comune e il 19 e 20 ottobre cercheremo di rendere dinamiche queste relazioni. Il fatto di essere riusciti a coniugare la cultura e l’economia ha un significato profondo. Siamo convinti che per fare dei buoni affari il passaggio attraverso la cultura sia obbligato, perché è un mezzo che consente di conoscersi meglio e recuperare le affinità. Abbiamo dei grandi nomi di personalità che hanno segnato i nostri due Paesi, non citerò i numerosi consoli che l’Algeria ha dato all’Impero Romano, cito Sant’Agostino che è nato in Algeria e ha dato lezioni di umanesimo alla comunità mondiale. Apuleio che è anche lui nato in Algeria e moltissimi santi che la mia terra ha donato al cristianesimo. Tutte queste cose non si sanno e Pescara offre una preziosa occasione per recuperare, perché è un modello di sviluppo che mette insieme ambiente, territorio e anche una visione dinamica per l’avvenire, può aiutare il nostro Paese a crescere, per questo puntiamo moltissimo sull’incontro di ottobre”.

“L’Algeria è per noi un Paese di importanza strategica – aggiunge il presidente del Centro Estero, Daniele Becci –  oltre che per la vicinanza all’Italia, è tra i Paesi africani quello con la maggior superficie e una popolazione di 40 milioni di abitanti, di cui il 15 per cento gode di un livello di reddito paragonabile a quello della classe media europea. L’Italia è il primo Paese cliente dell’Algeria ed il terzo fornitore. Crediamo che il futuro sia questo: territori molto vicini che si guardino e affianchino con amicizia e collaborazione. In quest’ottica riteniamo fondamentale la presenza del mondo universitario. Mondo impresa e mondo accademico insieme per esplorare e rafforzare un connubio che si preannuncia vincente. L’incontro odierno già guarda al prossimo ottobre, in cui sarà organizzato un summit, in collaborazione con il World trade center Chieti Pescara, con l’obiettivo di presentare il Sistema Algeria, illustrando le concrete opportunità di business. Ma anche fare network, favorendo le imprese dei rispettivi Paesi”.

“L’Università può essere un ponte per iniziare degli scambi sia culturali che commerciali – ha precisato il Rettore dell’Università D’Annunzio Chieti – Pescara, Sergio Caputi – può e deve essere di supporto anche per altre iniziative. La nostra Università ha già una base operativa in Algeria per lo studio di Marte, e saremmo lieti di poter intensificare le nostre attività di ricerca, anche grazie ad un interscambio di competenze e di  know how”.

“L’azione della Camera di Commercio che in questi ultimi mesi sta cercando di far sistema e mettere assieme le aziende nei vari settori, commercio e agricoltura e industria rafforza tutto il nostro sistema imprenditoriale – dice Umberto Sgambati, amministratore delegato Proger – Noi abbiamo buone idee e materie prime, ma non sempre le capacità per esportare quello che facciamo. Quando si parla di economia e impresa non si può non parlare di cultura, credo che proprio per questo l’iniziativa sia interessante. Per noi l’estero è il futuro, forti della nostra tradizione dobbiamo avere capacità ed energia di portarla fuori dai nostri confini”.

“Gli artisti algerini vanno a rafforzare rapporti millenari di relazioni e contatti – dice Giuseppe Ussani d’Escobar, curatore della mostra per l’ambasciata algerina – Porteremo le nostre “Punte di diamante” presenti in Italia, artisti che hanno conosciuto personalità dell’arte italiana e ne sono stati amici. Gli artisti algerini in Italia sono i veri ambasciatori di una cultura importantissima, mettere insieme Italia e Algeria, sarà promuovere un’anima e due volti che guardano entrambi verso il futuro del Mediterraneo”.

“L’economia non può vivere senza cultura – così Luciano D’Angelo – Precedenti storici lo dimostrano: la potenza del rinascimento fiorentino arrivò prima dalla cultura e poi produsse economia. Questi rapporti sono fondamentali per un rapporto sinergico e credo che l’unione fra i due popoli in un momento così complesso che il bacino Mediterraneo attraversa valga e io credo che ciò che ho visto e fotografato laggiù potrà contribuire alla riuscita di questo evento”. 

“Trovo su questo tavolo cosmopolitismo, cultura, imprenditoria è questo un mondo che mi è stato vicino da molti anni – conclude la consigliera Leila Kechoud –  L’interdisciplinarità e il voler coniugare le ragioni dell’economia e dell’arte per stringere amicizia e scambi aiuterà di certo a portare in Italia ciò che in altri Paesi è già successo, integrazione. La cultura è di certo il modo migliore per conoscere questo Paese che oggi sta cambiando, che ha attrsversato anni molto difficili grazie alla fierezza, alla combattività e all’apertura del suo popolo, animato da una grande voglia di crescere e trasmettere al mondo la bellezza della sua terra”.