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“Gli uffici comunali scovano degli allacci idrici abusivi di privati a un contatore del Comune, ma prendiamo atto che per il Presidente del Consiglio comunale Pagnanelli la problematica non è urgente dunque non occorre parlarne in aula. Sugli Organi di informazione emergono notizie inquietanti circa gli affidamenti di incarichi da parte dell’Ufficio tecnico comunale, affidamenti su cui già esistono intercettazioni nell’ambito di indagini della magistratura, ma prendiamo atto che per il Presidente del Consiglio comunale Pagnanelli anche questa problematica non è urgente, né tanto grave da parlarne in Consiglio comunale. È quanto emerso quest’oggi nel corso della seduta del Consiglio comunale che ha rigettato le richieste di discussione di due problematiche a nostro giudizio di assoluta gravità e di interesse collettivo: ovviamente trasformeremo le nostre istanze in interrogazioni a risposta scritta ed entro dieci giorni sindaco Alessandrini e assessori saranno costretti a risponderci, e sarà nostra premura rendere pubbliche quelle risposte su cui poi faremo le nostre opportune valutazioni”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli ufficializzando l’esito della seduta consiliare.

“Nei giorni scorsi – ha ricordato il Capogruppo Antonelli – sono emerse due questioni di assoluta rilevanza per la città. Nel primo caso si tratta dei lavori di straordinaria manutenzione in corso presso lo Stadio Adriatico Cornacchia, per separare il collegamento della rete idrica di acqua non potabile dell’impianto e delle altre strutture sportive di Pescara sud dall’unico contatore sino a oggi esistente in via Pantini e installato dal Consorzio di Bonifica. A rendere necessario, ma soprattutto urgente tale intervento, è stato l’arrivo in Comune di una mega-bolletta da 180mila euro per una sola annualità, una cifra chiaramente spropositata visto che l’acqua non potabile normalmente viene usata solo per annaffiare aree verdi o per lavare aree esterne e, inevitabilmente, la somma ha fatto sorgere sospetti sul reale utilizzo dell’acqua. Decisa la separazione delle utenze, mentre il Servizio Verde è rimasto inspiegabilmente con le mani in mano, il Settore Sport, attingendo ai propri capitoli, ha iniziato l’intervento e durante i lavori sarebbe emerso un quadro sconcertante, ovvero a quel contatore non solo risultano allacciate le utenze comunali dei settori Sport e Verde pubblico, ma addirittura anche utenze private di cittadini residenti nella zona ricompresa tra lo Stadio e la Pineta dannunziana, tra i quali, peraltro, sembrerebbe confermata la presenza di noti professionisti pescaresi che, pur vivendo in ville di assoluto prestigio nel cuore della Riserva dannunziana, devono evidentemente versare in condizioni di seria indigenza se si sono visti costretti a ‘sfruttare’ l’allaccio e il contatore del Comune per poter irrigare, forse i propri giardini. Fatte tali considerazioni, ho presentato un’interrogazione urgente chiedendo al sindaco – ha detto ancora il Capogruppo Antonelli – se i fatti denunciati corrispondessero, totalmente o parzialmente, al vero, sia in ordine ai costi sin qui affrontati dall’Ente, sia per quanto attiene alla presenza di forniture a carico di utenze private negli oneri sin qui affrontati dal Comune; ho chiesto al sindaco Alessandrini se fosse sua intenzione avviare immediatamente un’attività di indagine tecnico-amministrativa, tesa all’individuazione dei privati che non hanno rimborsato, nel corso degli anni, i costi di acqua a loro carico, costi liquidati erroneamente dal Comune, e tale indagine sarebbe necessaria per avviare, ove possibile, le pratiche per il recupero delle somme; infine se non ritenesse doveroso, al fine di garantire l’indispensabile trasparenza sulla vicenda vergognosa, mettere a disposizione della città tutte le informazioni che emergeranno dall’attività di indagine, fornendo i nominativi dei privati e le somme non versate dagli stessi. Nel secondo caso, abbiamo invece posto il tema di un incarico assegnato dall’Ufficio Lavori pubblici, ingegner Giuliano Rossi, a un professionista aquilano, Giancarlo Di Vincenzo, per la progettazione dei lavori di riqualificazione di piazza San Giuseppe: quell’incarico è venuto fuori nel corso di un’intercettazione telefonica avvenuta nel corso delle indagini degli appalti post-terremoto gestiti dal MIBact, in cui è il padre del professionista a parlare, l’8 settembre 2016, di quell’incarico già assegnato al figlio chiedendo una ‘raccomandazione’ affinchè al figlio fossero affidati anche direzione lavori e sicurezza. La particolarità è che il professionista ha effettivamente ricevuto l’incarico, ma il 17 ottobre 2016, dunque ci siamo chiesti come facesse il padre a conoscere quell’incarico addirittura prim’ancora che lo stesso venisse conferito. Nel merito abbiamo ritenuto necessario intervenire con un ordine del giorno urgente, chiedendo ovviamente al sindaco di sospendere l’incarico al professionista nell’attesa di chiarire la vicenda e abbiamo chiesto anche l’elenco di tutti gli incarichi affidati dal giugno 2014 a oggi, con l’indicazione dei criteri seguiti per la loro attribuzione, e abbiamo sollecitato anche l’audizione dell’ingegner Rossi per sapere se avesse mai ricevuto effettivamente una ‘pressione’ per il conferimento di quell’incarico, risultato da un’intercettazione telefonica della magistratura, e, in caso positivo, se avesse provveduto alla relativa denuncia. Purtroppo, arrivati in aula, abbiamo appreso che, a giudizio del Presidente del Consiglio comunale Pagnanelli, le due questioni non rivestono un carattere d’urgenza, se ne può parlare con calma, magari anche dopo la pausa estiva, e nel frattempo i cittadini di Pescara continueranno a pagare le bollette anche per gli ‘abusivi’ e si continueranno a conferire incarichi. Ovviamente non lo consentiremo: presenteremo di nuovo due interrogazioni a risposta scritta che obbligheranno sindaco e assessori a rispondere entro il termine perentorio di 10 giorni, ma non possiamo non prendere atto della superficialità e della distanza abissale della maggioranza di governo dalla città che pretende risposte e trasparenza”.