Domani, alle ore 20.00, ad Abbateggio, si svolgerà la cerimonia finale della XX edizione del Premio Nazionale di Letteratura Naturalistica “Parco Majella”. Il Premio, rivolto a poeti, scrittori italiani e stranieri e giornalisti, che hanno reso l’ambiente “protagonista” delle loro opere, èarticolato di in cinque sezioni: narrativa edita; narrativa inedita; saggistica; articoli giornalistici e poesia (edita e inedita).
Questi i finalisti:
sezione NARRATIVA EDITA: Lucia Vaccarella, Matteo Caccia, Igor De Amicis, Paola Luciani, Vito Moretti.
sezione NARRATIVA INEDITA: Luigi Corneli, Marilena Di Domenico, Michele Lanzoni, Gianluca Galotta, Rina Bontempi.
Sezione SAGGISTICA: Stefano Liberti, Matilde Casa e Paolo Pileri, Stefano Unterthiner; Francesca Durastanti- Chiara De Santis – Giuseppe Orefice – Silvia Paolini – Margherita Rizzuto; Pier Manuccio Manucci e Margherita Fronte.
Sezione articoli GIORNALISTICI: Jolanda Ferrara, Sabina Mari, Franco Tassi, Giancarlo Pozzo, Silvia Scorrano.
Sezione POESIA Vito Moretti, Nicoletta Fazio, Esmal Mohades, Roberto Di Leonardo, Claudio Sarmiento e Marisa D’Angelo.
Per ogni sezione verranno distinti i vincitori di 1°, 2° e 3° classificato e i finalisti (4° e 5° classificato). A questi riconoscimenti vengono aggiunti cinque Premi Speciali i cui nomi saranno svelati domani stesso. Presidente della Giuria di questa ventesima edizione è Michele Mirabella, regista, autore e attore di teatro, conduttore radiofonico e televisivo, autore di trasmissioni Rai di successo come Elisir. Mirabella è anche docente universitario, saggista, giornalista. Ha accolto con entusiasmo questo ruolo che gli ha consentito di conoscere da vicino un progetto culturale che lo ha incuriosito e interessato.
“Per rendere ancora più prestigioso questo ventesimo anno – dichiara il Presidente del Premio Antonio Di Marco – abbiamo proposto la sottoscrizione della Carta dei Valori del Premio Parco Majella, firmata da tutti i partecipanti, i volontari, i sostenitori del Premio. Inoltre abbiamo realizzato dei pannelli istallati sulle mura del centro storico, che raccontano la “storia” del Premio, a partire da quella prima temeraria edizione del 1998, organizzata dalla locale proloco, di cui ero Presidente. Di strada da allora ne abbiamo fatta tanta: basta sfogliare l’album dei ricordi e vedere quali e quante personalità prestigiose si sono avvicendate sul palco della piazza di Abbateggio, facendo assumere al Premio un profilo nazionale e internazionale. Tutti hanno apprezzato lo spirito di comunità che vogliamo preservare, attraverso la salvaguardia della memoria e della natura”.