La Provincia di Chieti non può provvedere ai suoi impegni con scuole e strade. L’atteggiamento arrendevole del presidente Pupillo non piace ai sindaci che in fascia tricolore hanno manifestato questa mattina davanti il palazzo di corso Marrucino.
“Chiederemo che le risorse relative ad alcune tasse che i Comuni versano alla Provincia vengano trasferite direttamente ai Municipi per le spese di funzionamento delle scuole superiori e le manutenzioni stradali”. È quanto chiede il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che questa mattina, con altri primi cittadini, ha partecipato alla protesta dei sindaci di centrodestra della provincia teatina, a seguito delle dichiarazioni del Presidente Mario Pupillo che, tramite una nota, ha annunciato ai 104 sindaci del territorio e ai dirigenti degli istituti superiori di secondo grado che la Provincia di Chieti, a causa delle scarse risorse a disposizione, non sarà in grado di provvedere alle spese per le utenze degli istituti secondari superiori, già a partire dalla ripresa del nuovo anno scolastico, né alla manutenzione delle strade malmesse.
Un annuncio, quello del Presidente, assente, per altro, alla protesa, a preoccupare non poco i primi cittadini, alle prese, da anni, con viabilità non sicura, mancanza di sfalci delle erbe che pregiudicano la percorribilità delle strade, scuole secondarie con problemi di messa a norma e richieste sempre più pressanti dei cittadini. «È intollerabile lo stato di incuria in cui versano le strade della provincia di Chieti – hanno dichiarato i sindaci riunitisi presso la sede della Provincia – così come la mancanza di sicurezza delle nostre scuole superiori».«Il riordino di quest’Ente, tanto voluto dal Governo Monti – ha fatto eco il consigliere provinciale di FI, Emiliano Vitale, presente al confronto – si sta rivelando un vero e proprio aborto politico. I pochi fondi e le economie a disposizione per intervenire sui territori sono usati male, scaricando sui Comuni e sui sindaci responsabilità importanti. Ad entrare in crisi non c’è solo la percorribilità delle strade provinciali o la sicurezza delle scuole ma anche lo spopolamento dei piccoli paesi con il danno economico che ne consegue. Come chiesto più volte al Presidente Pupillo, che farebbe bene a consegnare la sua fascia al Ministero, è stilare un elenco di interventi prioritari sulle strade provinciali in base a parametri ben precisi con tempistiche certe e non sulla scorta di appartenenza politica».