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BaroniMelchiorriIl Pescara che vince e convince ha il volto sorridente di tanti ragazzi, ma l’immagine più bella del netto successo sul Frosinone (3-0) è nell’applauso finale a scena aperta del pubblico che si è riconciliato con i suoi beniamini.

«Dobbiamo rendere la fiammella accesa a Brescia un vero incendio», aveva detto alla vigilia Marco Baroni, e alla fine a rimanere con il cerino in mano è stato proprio il Frosinone. Accade tutto nel secondo tempo (qui resoconto del match dal portale PescaraSport24), con le reti di Melchiorri (5′), Maniero su rigore generoso (19′) e Pasquato (42′) che fanno perdere ai ciociari la leadership della classifica oltre che la partita.

L’esodo dei supporters ciociari, unito alla piccola contestazione della locale tifoseria organizzata, rendeva l’Adriatico un teatro perfetto per la terza sconfitta interna consecutiva di un Pescara che si presentava all’appuntamento molto incerottato, a causa delle numerose assenze tra infortuni, squalifiche ed impegni dei vari nazionali. Ma il blitz ospite non c’è stato. C’è stato solo un PEscara attento, concentrato e grintoso che mette in cascina tre punti fondamentali.

A fine gara i biancazzurri sono raggianti. In primis capitan Maniero e Pasquato (leggi qui interviste), ma anche Baroni. Che punta sul suo gruppo ed è convinto che il peggio sia ormai alle spalle (qui le sue parole). Con molto realismo, ma anche con altrettante signorilità, in casa Frosinone i protagonisti riconoscono pienamente i meriti degli avversari (leggi qui). I nuvoloni neri in casa Pescara sono finiti, l’arcobaleno è biancazzurro