Mancano solo gli ultimi dettagli – il montaggio dei ‘testaletto’ – e nei prossimi giorni l’ambulatorio di Reumatologia pediatrica del policlinico di Chieti, sarà pienamente operativo. Il punto sullo stato di avanzamento degli interventi (che hanno avuto alcuni ritardi sulle forniture degli arredi) è stato fatto questa mattina nella sede di Pescara della Regione, nel corso di una riunione a cui hanno partecipato il presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, il direttore generale della Asl teatina Pasquale Flacco, il direttore sanitario Vincenzo Orsatti, la responsabile della Reumatologia pediatrica del Santissima Annunziata, Luciana Breda e il presidente dell’Associazione Ragazzi con Affezioni Reumatiche (Arara), Luigi D’Alessandro. Nel 2016 la Reumatologia Pediatrica di Chieti – unico centro specializzato in Abruzzo, Marche e Molise – ha seguito 425 pazienti e nei primi 3 mesi di quest’anno, il numero si attesta già a quota 342, il 40 per cento dei quali provenienti da fuori regione. I pazienti cronici in cura sono 250. Il nuovo ambulatorio è stato ristrutturato grazie a una donazione di 150mila euro di due imprenditori abruzzesi, che hanno aderito al progetto lanciato dall’associazione Arara. Il sodalizio sta lavorando anche sull’istituzione di un ‘ambulatorio di transizione’, rivolto ai pazienti con più di 18 anni, che potranno proseguire il percorso terapeutico già avviato con la Reumatologia pediatrica.
La Asl Lanciano Vasto Chieti sta lavorando su un nuovo progetto che, grazie anche a fondi che il Ministero della Salute ha previsto per la Regione Abruzzo, potrà risolvere radicalmente le difficoltà strutturali e tecnologiche che limitano l’attività della Radioterapia di Chieti, dove il guasto di uno dei due acceleratori lineari sta creando difficoltà alle terapie sui pazienti oncologici. Un’apposita commissione tecnica sta infatti vagliando la proposta presentata il 13 aprile scorso da un operatore economico privato per la fornitura all’Ospedale di Chieti di tre macchine per radioterapia, una Pet Tac e una risonanza magnetica per verificare la stadiazione dei tumori, una Tac simulazione per la fase di preparazione alla terapia radiante, altre attrezzature e software di supporto, oltre alla presenza di proprio personale specializzato. A tale dotazione va aggiunta la realizzazione di due nuovi bunker adiacenti l’attuale Radioterapia che consentirebbero di far funzionare contemporaneamente quattro macchine in grado di sottoporre a terapia fino a 1.400 pazienti l’anno. Attualmente sono circa 1.200 i pazienti che si rivolgono all’unità operativa teatina, che è attualmente in grado di effettuare 700-800 trattamenti l’anno. Una volta terminata la fase istruttoria da parte della Asl, se avrà esito positivo, la società che si aggiudicherà la gara di fornitura, successiva alla valutazione dell’ammissibilità della proposta, potrà installare in tempi rapidi un primo acceleratore lineare. «Voglio ricordare – afferma il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco – che la nostra Azienda ha messo in atto una serie di azioni che hanno portato nel mese di aprile ad azzerare le liste di attesa. L’attuale situazione non dipende dall’organizzazione delle attività, ma esclusivamente dal fermo macchina di un acceleratore lineare dopo 13 anni di intenso utilizzo, su cui sta lavorando la ditta fornitrice. La proposta che abbiamo ricevuto dall’operatore privato è sottoposta all’iter di valutazione della congruità e delle modalità di remunerazione previsto dalle norme che ci permetterà di avere il prodotto migliore al giusto prezzo. Qualsiasi accelerazione rispetto alle procedure previste dal decreto legislativo vigente sugli appalti pubblici non sarebbe legittima e non farebbe certo gli interessi dei pazienti né dell’Azienda. Perciò qualunque forzatura o sottolineatura di difficoltà sarebbe fuori luogo, in quanto questa Direzione ha assolutamente chiari i termini del problema e le strade da percorrere per la sua soluzione». La Asl sta aspettando dalla Regione l’esito della ripartizione di un finanziamento nazionale per lo sviluppo della Radioterapia che assegna all’Abruzzo circa 12 milioni di euro e che, come concordato con l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, prevede lo stanziamento alla Asl di Chieti di una quota importante dei fondi a disposizione. La riorganizzazione delle attività di Radioterapia, voluta fortemente dalla Direzione generale, ha portato nei primi tre mesi del 2017 ad azzerare l’attesa per numerosi trattamenti: è il caso, ad esempio, dei tumori ginecologici, del polmone, otorino-laringoiatrici, sistema nervoso, esofago, pancreas, colon retto, linfomi, sarcomi che fino allo scorso dicembre facevano registrare tempi fino a due mesi. Trattamenti immediati anche per tumori pediatrici, stereotassi dell’encefalo e corporea, per le metastasi ossee e trattamenti palliativi. Si è ridotta sensibilmente anche l’attesa per la radioterapia della mammella, oggi a un mese (a fronte dei quattro che erano in precedenza), mentre si è dimezzata quella per lo stomaco, oggi un mese (due nel 2016), per la prostata, oggi a tre mesi diversamente dai sei dello scorso anno. Un risultato importante, raggiunto con turni di attività che dal lunedì al venerdì coprono la fascia oraria dalle ore 7 alle 24 e, il sabato, dalle ore 7 alle 14. Nei primi tre mesi del 2017 la Radioterapia teatina ha eseguito trattamenti su 305 pazienti per un totale di 13.480 prestazioni.