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Questa mattina la Polizia di Statoha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Iole MARAFINI, classe 1981, nativa di San Benedetto del Tronto, residente a Pescara, pluripregiudicata, tossicodipendente, per il reato di tentate lesioni gravissime. La misura è stata emessa dal GIP del Tribunale di Pescara, dr. Elio BONGRAZIO, su richiesta del P.M. d.ssa Barbara DEL BONO ed eseguita da personale della Squadra Mobile di Pescara. L’arresto della donna è maturato nell’ambito di una precedente indagine in cui, lo scorso 2 maggio, erano stati eseguiti alcuni arresti che avevano consentito di debellare alcuni gruppi criminali – due di matrice albanese e tre di matrice rumena – dediti allo sfruttamento della prostituzione prevalentemente nell’area di Pescara Centro (zona stazione centrale e vie limitrofe), ma anche nella zona sud della città, per lo più nei dintorni della Pineta Dannunziana. Nel corso di quelle indagini era emerso che la MARAFINI, affetta da HIV ed epatite “C”, era dedita all’esercizio del meretricio nell’area prossima alla stazione ferroviaria. Tale circostanza, d’intesa con l’autorità giudiziaria, era stata resa pubblica, pur con il riserbo sulle generalità della donna, in occasione della conferenza stampa con cui erano stati illustrati agli organi di informazione i risultati dell’operazione. In effetti, nei giorni a seguire, a seguito della divulgazione della notizia, si presentava presso questi uffici un uomo che dichiarava di aver convissuto con la MARAFINI negli ultimi quattro mesi e di aver avuto con la stessa frequenti rapporti sessuali non protetti, non essendo stato mai informato del suo stato di salute. Per tali ragioni, ritenendo concreto ed attuale il pericolo di recidiva, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto di emettere nei confronti della MARAFINI un adeguato provvedimento restrittivo.