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Sit-in di protesta pacifico dinanzi la sede della Giunta d’Abruzzo, a Pescara, di oltre duecento lavoratori della Dayco Europe azienda che produce cinghie di distribuzione per auto, con stabilimenti a Chieti, Manoppello (Pescara) e Colonnella (Teramo). La richiesta è che la Regione si faccia da mediatrice per risposte urgenti da parte dell’azienda sul futuro e sul relativo piano industriale.
A fine incontro, con una delegazione di maestranze e sindacalisti, il vice presidente della Regione Giovanni Lolli ha rassicurato i lavoratori sull’impegno dell’Ente regionale: “Siamo di fronte ad una vicenda che non nasce oggi e che seguiamo con le delegazioni sindacali. Parliamo di un’azienda vero gioiello per la nostra regione, con una produzione intensa che realizza utili. Ma, nonostante questo, siamo preoccupati perché un’azienda che opera nel settore dell’automotive, con numeri importanti, non sta investendo e non ha presentato un piano industriale credibile”.

“Esprimo piena solidarietà ai lavoratori della Dayco e confermo la totale disponibilità dell’Amministrazione Comunale alle parti sindacali perché sia rispettato l’accordo stretto in sede istituzionale, al tavolo della Regione, dalla proprietà dell’azienda”. E’ quanto afferma il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, esprimendo la propria preoccupazione per la nuova paventata crisi aziendale che colpisce la Val Pescara. «Siamo pronti a fare qualsiasi cosa in difesa dell’occupazione per evitare che scelte lontane dal nostro territorio continuino a penalizzarlo – aggiunge il Sindaco. Scelte unilaterali che disattendono gli accordi presi al tavolo istituzionale della Regione e che stanno mettendo a rischio ben 600 posti di lavoro. Faremo la nostra parte chiedendo ai vertici dell’azienda garanzie per il futuro con l’auspicio che venga trovata al più presto una adeguata e positiva soluzione alla vertenza Dayco».