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Una vera e propria stangata si è abbattuta IERI sera sul Pescara Calcio a 5 dopo la maxi rissa di fine gara, uno dei play-off scudetto fra i biancazzurri e la Luparense, giocata il primo giugno scorso al Pala Giovanni Paolo II del capoluogo adriatico. Le decisioni del giudice sportivo sono state pesantissime. Il Campo del Pescara è stato squalificato fino al 31 dicembre 2017, con 5mila euro di ammenda. Il ds Matteo Iannascoli squalificato oltre un anno di stop, fino al 30 giugno 2018. Pesante squalifica anche per il presidente del Pescara Calcio a 5 Danilo Iannascoli, fino al 30 ottobre 2017. Proprio due giorni fa la società pescarese, attraverso il patron Iannascoli, aveva annunciato lo stop a tutte le attività agonistiche della prima squadra. Gara due è in calendario mercoledì 7 giugno alle 20.30 a Bassano del Grappa.

COMUNICATO DI DANILO IANNASCOLI DEL 3 GIUGNO 2017

In qualità di presidente dell’ASD Pescara, a seguito dei gravissimi fatti, accaduti prima, durante e dopo la gara 1 di Finale Play Off, e connotati

–  da aggressioni verbali e fisiche subite dai nostri dirigenti e giocatori

–  dall’ennesima inadeguata direzione arbitrale, figlia di designazioni cervellotiche e non imparziali;

–  dalla ripetuta, stucchevole, inaccettabile richiesta preventiva di assistenza, presentata dalla squadra avversaria alle forze dell’ordine e ai commissari e delegati, condita da lettere costruite ad arte su motivazioni fantasiose e offensive, che hanno inasprito gli animi già prima dell’inizio delle gare e che hanno purtroppo comportato un clima e un finale di gara che non posso né accettare né dimenticare;

COMUNICO

che, a partire dalla data odierna mi sento obbligato, per tutelare la mia Società, nel- la persona dei dirigenti, giocatori e tecnici che la compongono, a sospendere sia gli allenamenti che la partecipazione a tutte le attività e le competizioni ufficiali della prima squadra. Sia l’utilizzo del terzo tempo con finalità di aggressione fisica nei confronti di un nostro giocatore, sia l’utilizzo di parole quali “terremotati” e “handicappato”, da par- te di squallidi personaggi, con finalità gravemente ingiuriose ed espressamente in- dicative della grettezza morale degli stessi, non possono restare impunite e non possono essere taciute. Il mio costante impegno nel sociale e la carica di Presidente del Panathon Adriati- co, che sono onorato di rappresentare, non mi permettono di continuare dopo aver dovuto assistere ai gravissimi fatti accaduti, fatti che hanno calpestato i valori dello sport che giornalmente difendo e promuovo con ogni mezzo. Le affermazioni e le offese dei tesserati e dei giocatori della Luparense verso la mia Regione, la mia Città e la mia Società, rappresentata in panchina dal Vice Presi- dente Matteo Iannascoli, non passeranno impunite e i miei legali sono già stati de- legati e autorizzati a tutelarmi in tutte le sedi.  Grazie a tutto il popolo biancazzurro e a tutti gli sportivi, i quali, provenendo da tutto l’Abruzzo, hanno ancora una volta riempito il Papa Giovanni Paolo II, grazie per averci sostenuto con calore, affetto e con il solito incitamento corretto e mai offensi- vo nei confronto degli avversari.

In fede

Danilo Iannascoli