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Con la conferenza di stamane al Museo Vittoria Colonna si apre la cinque giorni del 65esimo Raduno Nazionale dei Bersaglieri a Pescara e in Abruzzo. In città sono arrivate le prime Fanfare che fino a domenica si faranno sentire e vedere in vari punti del territorio cittadino, accompagnando il fitto programma dell’evento, seguito in diretta dall’emittente Rete 8. A fare gli onori di casa il sindaco Marco Alessandrini, con il presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio e il capo della segreteria del Presidente della Giunta Regionale Enzo Del Vecchio e i rappresentanti delle autorità civili e militari. Il saluto e i dettagli del programma sono stati illustrati da Daniele Carozzi, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri e dal generale Giuseppe Perrotta, a capo del comitato organizzatore dell’evento e presidente della sezione abruzzese dell’Associazione, che hanno presentato il mumero speciale della rivista del corpo e donato vessilli, pubblicazioni e gadget ai presenti.

“Finalmente si comincia – così il sindaco Marco Alessandrini – Un anno di duro ed entusiasmante lavoro condiviso con l’Associazione è quanto sta dietro questo benvenuto. Siamo pronti. Pescara è fiera e orgogliosa di ospitare il 65esimo raduno cremisi, il terzo per la città che ha aperto le sue braccia ai Fanti Piumati già nel 1976 e nel 1992. Lo facciamo consci dell’importanza di questo evento, che porterà a Pescara decine di migliaia di bersaglieri da tutta l’Italia con le proprie famiglie, che sicuramente è un’esperienza emotivamente bella da vivere, ma che è anche un’opportunità economica grande per la città e tutto il suo tessuto produttivo. Saranno giorni pieni di appuntamenti, ma concepiti per riflettere sull’amor patrio e sul valore dello stare insieme, non dimenticando che a comporre l’inno d’Italia con cui accogliamo e accompagniamo il Raduno, è stato proprio il bersagliere Goffredo Mameli, che ci ha lasciato uns melodia che unisce e ci rende fieri delle nostre origini”.

“Accogliere i Bersaglieri è un grande onore per l’Abruzzo e anche una straordinaria occasione di farci conoscere meglio dall’Italia intera – così il presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio – Il Raduno fa bene a tutta la regione, che merita di essere visitata perché riveli tutta la sua bellezza e questa ci sembra un’importante occasione per farlo. Accogliamo i bersaglieri che sanno bene cosa significa la solidarietà e si mettono a disposizione degli altri dedicando loro il proprio tempo. Per queste ragioni la Regione Abruzzo è felice di esserci e ha voluto partecipare in modo sostanziale a questo evento”.

“Ricominciamo da tre – esordisce il presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Daniele Carozzi – Per la terza volta siamo in questa terra forte, generosa e gentile. Siamo stati indecisi fino all’ultimo perché l’Abruzzo non esce da un anno facile, ma proprio per questo dovevamo esserci, portando allegria e riflessione e anche perché la nostra presenza è un modo per sostenere il tessuto economico della comunità. Noi passiamo per guerrieri, ma siamo anche ottimi cittadini: la nostra associazione promuove la conoscenza e il cameratismo come indici di professionalità e spirito di squadra. Una solidarietà aperta su vari fronti, dal sociale, allo sport, alla protezione civile, alla didattica nelle scuole dove portiamo i valori della fiamma cremisi nelle scuole perché sono valori patrii e appartengono a tutti. Saranno cinque giorni densi e allegri che siamo felici di vivere insieme”.

“Abbiamo scelto Pescara perché è il luogo ideale per ritrovarsi – illustra il generale Giuseppe Perrotta – Grazie per questa accogliernza. Per il Raduno arriveranno fra i 60.000 e i 90.000 partecipanti da tutta Italia. I bersaglieri sono 40.000 nel nostro Paese che conta 600 sezioni, quelli che sfileranno domenica sono circa 35.000. A Pescara ci saranno anche le spettacolari fanfare, ne avremo 62, tre (una siciliana, una di San Donà del Piave e una di Casoli) si esibiranno il 20 alle 20,30 a piazza della Rinascita; 14 gruppi di ciclisti e 8 gruppi storici sfileranno con tutti gli altri partecipanti allo sfilamento di domenica che partirà dallo Stadio per affluire in centro a Piazza della Rinascita. Nel pomeriggio inaugureremo al Colonna il Museo del Bersagliere con reperti storici importantissimi da Porta Pia; domani mattina deporremo una corona al monumento al Bersagliere; venerdì mattina consegneremo il nostro medagliere al Comune che lo custodirà per lo sfilamento e nel pomeriggio un’altra conferenza al Colonna parlerà delle missioni di pace; sabato mattina appuntamento a Piazza Garibaldi e in piazza della Rinascita il pomeriggio i mezzi storici, esibizioni di protezione civile e le fanfare che dalle 20,30 suoneranno. Domenica la cinque giorni chiuderà con la sfilata e la consegna della stecca a San Donà di Piave dove saremo l’anno prossimo”.