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Era stata presentata come una Variante al piano regolatore che avrebbe portato maggiore tutela agli edifici storici della città, ampliandone il numero complessivo di quanti vengono sottoposti a tutela, ed invece, nascosta tra le righe della normativa, così come avviene nelle peggiori truffe, si nasconde la possibilità di radere al suolo gli edifici tutelati, lasciandone in piedi la sola facciata fronte strada pubblica.

E a dirlo non è una parte politica ma è stata la stessa Soprintendenza dei beni architettonici per l’Abruzzo a segnalare questo scandalo alla luce del sole, nell’ambito della conferenza dei servizi relativa al procedimento della Variante al PRG. La Soprintendenza ha evidenziato che <<le modifiche alle NTA apportate per semplificare l’interpretazione e l’applicabilità degli interventi consentiti nella sottozona A2 … non risultino adeguate a preservare quei valori di insieme e di contesto per i quali il gruppo di lavoro ha espresso l’esigenza di una maggiore soglia di “attenzione”>> ed aggiunge che <<appare del tutto indebita la “ristrutturazione parziale” proposta nella variante in oggetto per la sottozona A2 “al fine di recuperare un’unità tipologica e architettonica degli edifici e permetterne il miglioramento igienico e sanitario”. Tale proposta, che esclude solo modiche dei prospetti principali i cui fronti sono prospicienti a spazi pubblici e a strade pubbliche, demolizione e ricostruzione, modifiche della sagoma, non soddisfa l’istanza di conservazione del contesto urbano e delle peculiarità degli edifici schedati, consentendo di fatto di stravolgere organismi edilizi di valore che potrebbero perdere le loro peculiarità architettoniche, formali e decorative>>.

<Non possiamo permettere che questa Amministrazione distrugga il patrimonio architettonico della città> commenta la consigliera M5S Erika Alessandrini, <dopo la grave perdita della Centrale del latte su via del Circuito e le devastazioni alle ville liberty della pineta, non possiamo rinunciare ad altri gioielli che la storia ci ha consegnato, per favorire attività speculative a scapito della valorizzazione di ciò che ci è stato tramandato dalla storia. Pescara è sicuramente una città che deve puntare alla modernizzazione ed all’innovazione, ma questo non deve pregiudicare la bellezza ed il valore del pur minimo patrimonio culturale che esiste>.

Lunedì sera il Movimento 5 Stelle ha organizzato un incontro pubblico nella sala consiliare del Municipio, alle 21.15, proprio per discutere, con esperti e cittadini, dell’attuale patrimonio storico di Pescara e degli effetti che la variante al PRG, confezionata dal PD, provocherà se non interverremo.

La consigliera Alessandrini, <abbiamo discusso su come fermare lo scempio che il centrosinistra vuole provocare ad una città già ferita dalla perdita di gioielli architettonici annientati dalla speculazione edilizia. Non permetteremo al Consiglio comunale di celebrare il funerale del patrimonio storico architettonico della città>.