Un finanziamento di 50.000 euro, operazioni di marketing territoriale e sinergia di filiera faranno decollare il Centro Commerciale Naturale. Oggi la conferenza di presentazione delle iniziative che da qui a un mese diventeranno visibili sulla città, annunciate dal sindaco Marco Alessandrini, dall’assessore alle Attività Produttive Giacomo Cuzzi, dal consigliere delegato al Centro Commerciale Naturale Piero Giampietro, anche presidente della Commissione Commercio.
“Parte una serie di iniziative concrete di infrastrutturazione territoriale sul fronte commercio – così il sindaco Marco Alessandrini – Abbiamo impiegato risorse e lavoro sull’intero sistema dei mercati cittadino che aspettava di essere riqualificato e riorganizzato. Ora finanziamo il Centro Commerciale Naturale, passiamo dalle parole ai fatti, perché è stato troppo a lungo un desiderio irrealizzato, malgrado ci fossero anche progetti buoni da cui partire, li abbiamo aggiornati, adeguati alla siutazione attuale e condivideremo con la catgoria tutti gli altri passi che da qui a un mese compieremo. Questo perché il percorso sia di ascolto, partecipazione e recepisca suggerimenti e input e in questa fase programmatoria davvero inedita per la città”.
“Di centro commerciale naturale si parla da troppo tempo – dice l’assessore Giacomo Cuzzi – Economicamente il commercio è di certo la più grande fabbrica della città. Si sono vissuti momenti che hanno messo in crisi questo sistema, ma nella parte centrale della città il sistema ha retto, questo anche grazie ad un elevato tasso di trasformazione, perché Pescara è riuscita a reinventarsi con gli eventi, il food, il beverage e imprenditori che hanno investito sull’accoglienza serale: questo è un dato che vale perché ha sostenuto il commercio in un momento in cui la crisi azzera bilanci e numeri positivi. Per anni si è parlato di centri commerciali naturali come opposizione ai centri commerciali che si trovano fuori città e ci circondano, noi abbiamo il più alto tasso di concentrazione europeo intorno, e questo ci ha impedito di esercitare al meglio la funzione attrattiva della città nei confronti dell’entroterra. In passato questa funzione era vitale, con l’arrivo della grande distribuzione è proprio mancata, per questo il centro commerciale naturale può recuperare il vuoto che si è formato, rivitalizzando l’attrattività e proponendo un marketing mix godibile e davvero competitivo come dimostrano le rilevazioni da noi fatte in occasione dei tanti eventi ospitati in città.
Il dato fondamentale è che si passa dalle parole ai fatti: siamo partiti mettendo risorse su un progetto di rilancio commerciale su cui il Comune negli ultimi dieci anni non ha mai investito. Noi stanziamo 50.000 euro e le impieghiamo confrontandoci con le associazioni di categoria e i commercianti che vogliono aderire. Nel pomeriggio incontrerò per la parte eventistica, perché l’attrattività si traduce anche in eventi a sostegno del commercio. Attraverso le risorse potremo fare una serie di iniziative che riporteranno gente nel centro commerciale. Sono fatti concreti: le cose che abbiamo progettato sono state state per lo più o realizzate o messe in cantiere, manca solo il nuovo regolamento per i mercati a cui stiamo lavorando. Lo sottolineao perché ci piace realizzare fatti e molti di questi saranno vitali per la città e per il settore commerciale”.
“Almeno dal 2004 si parla di Centro commerciale naturale – aggiunge il consigliere comunale delegato al progetto, Piero Giampietro – ma al di là di studi e progetti, non si è mai arrivati alla sua definizione forse perché le vecchie amministrazioni non ci credevano fino in fondo. Ora partiamo dalla base: oltre alle idee molto chiare, abbiamo finalmente risorse spendibili, e parte oggi una campagna di partecipazione rivolta a associazioni di categoria, commercianti, enti e istituzioni, per decidere insieme un percorso che vogliamo entri a far parte del dna della città. In questi giorni gli uffici comunali studieranno la forma giuridica più adatta per strutturare formalmente il Centro Commerciale Naturale, ma una cosa è certa: queste risorse saranno spese non in chiacchiere, ma in “infrastrutturazione”: un marchio comune e omogeneo, la segnaletica commerciale, un merchandising riconoscibile, soprattutto azioni di marketing operativo che ne rivolte a far arrivare clienti da fuori città. Decideremo insieme anche le azioni da dedicare, per target di consumatori diversi, sugli altri poli commerciali della città, come i Colli, Portanuova, Pescara nord. Oggi partiamo con passo diverso rispetto al passato, perché unendo commercio ed eventi promuoveremo la città con largo anticipo, coinvolgendo anche chi organizza gli eventi e realizzando un calendario unico che consentirà di sfruttare la visibilità collegata agli eventi stessi, riversandone i vantaggi sul comparto turistico-commerciale della nostra città”.