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I Carabinieri della Compagnia di Chieti, durante uno dei numerosi servizio di controllo del territorio attuati in tutta la provincia teatina ed in particolare nel comune di Francavilla al Mare, hanno arrestato tre persone di nazionalità albanese per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrandone inoltre un ingente quantitativo.

Nella mattinata, nel corso di controlli sui veicoli in transito, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chieti hanno proceduto a fermare una Smart “ForTwo”, condotta da GRECA Moris, 21enne incensurato di nazionalità albanese, seguito a distanza ravvicinata dal cugino GRECA Armando, 25enne anch’egli albanese, con precedenti di polizia per stupefacenti, che si trovava a bordo di bordo di un’altra auto, anch’essa prontamente fermata. La reazione del primo giovane, visibilmente nervoso ed a disagio nonostante il normale controllo, nonché la presenza del congiunto che risultava gravato un precedente specifico, hanno attratto l’attenzione dei militari che, insospettiti dalla  condotta, hanno approfondito la verifica procedendo ad un’accurata perquisizione sia sui conducenti che sulle auto. A bordo della Smart i militari, trovando piena conferma della propria intuizione, hanno rinvenuto il motivo dello stato di agitazione del ragazzo: nascosti all’interno di un vano ricavato nel cofano anteriore della piccola utilitaria, verso lato passeggero, vi erano due involucri contenenti cocaina allo stato solido per un peso complessivo di circa 900 grammi.

Come da prassi, i militari hanno quindi effettuato una meticolosa perquisizione domiciliare presso l’abitazione che i due avevano in affitto a Francavilla al Mare, ove dimorava anche la compagna di Moris, JAPUAJ Amendea 23enne incensurata, che era stata lasciata a custodire un carico di ulteriori 18 panetti, questa volta di eroina per un peso complessivo di 9 kg, occultati all’interno di una valigia.

La droga, sufficiente per soddisfare il mercato dell’area metropolitana di Chieti-Pescara, avrebbe dato un ricavo di complessivo di quasi un milione di euro, stante la purezza della sostanza ancora da tagliare per lo spaccio al dettaglio.

I tre giovani sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e  condotti presso il Carcere di Madonna del Freddo su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti.