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L’8 marzo, segna una data importante per la donna, ed è riconosciuta a livello internazionale. Eppure diverse le interpretazioni storiche nel ricostruire le motivazioni iniziali della sua data a partire dal falso storico della fabbrica. Eppure il women’s day fece la sua prima apparizione nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del partito socialista americano, e l’anno seguente, trovò attuazione con Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste. Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca del 1921 viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917.
Il convegno, promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara, martedì 7 marzo dal titolo “Giornata internazionale della donna: storia di conquiste e discriminazioni”, oltre che un momento celebrativo, ha approfondito il percorso storico che ha portato alla celebrazione di questa data, l’origine del suo simbolo, la mimosa, le lotte, le conquiste, le discriminazioni a livello lavorativo e soprattutto come si è arrivati alla degenerazione negli anni ad una festa di stampo consumistico.
Per farlo, l’importante contributo dello storico Enzo Fimiani e della sociologa Eide Spedicato Iengo.