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CC Chieti

Al fine di assicurare un più energico impulso all’attività di prevenzione e controllo del territorio i Carabinieri pattugliano in maniera incisiva le aree urbane maggiormente critiche ed i luoghi di aggregazione e d’interesse della criminalità. Sulle principali arterie stradali sono stati attuati articolati posti di controllo per verificare il rispetto delle norme del codice della strada da parte di automobilisti e motociclisti. L’attività svolta dagli uomini dell’Arma, in provincia di Chieti interessa anche le persone sottoposte a misure cautelari alternative alla detenzione ed a misure di prevenzione personali di Pubblica Sicurezza. Controlli vengono svolti quotidianamente nei loro confronti per verificare l’osservanza delle prescrizioni imposte agli stessi.

nelle ultime ore sono state denunciate cinque persone per i reati di truffa e ricettazione.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lanciano, ieri pomeriggio, hanno denunciato con l’accusa di ricettazione un 26enne della zona che, fermato per un controllo mentre era alla guida della sua auto, è stato trovato in possesso di un PC portatile risultato rubato, all’inizio del mese, in un bar di Pizzoferrato (CH).
Sempre a Lanciano i militari dell’Arma hanno denunciato, con l’accusa di furto, un rumeno di 22 anni che, all’interno del centro commerciale “LECLERC”, aveva rubato una play station 3 e due cartucce giochi per un valore di 450 euro.
A Cupello i Carabinieri della locale Stazione hanno invece denunciato un italiano di 21 anni ed un rumeno di 25 anni, entrambi noti alle forze dell’ordine,  mentre erano in sella ad un motociclo da cross, privo di targa, risultato rubato, a fine Ottobre, ad un giovane della zona. Gli accertamenti svolti sul conto dei due hanno inoltre permesso di scoprire che il 25enne aveva l’obbligo di dimora nel Comune di San Salvo. Dovrà rispondere del reato di ricettazione come il suo compagno, ma anche del reato di inosservanza dell’obbligo di dimora.
A Chieti, i Carabinieri dello Scalo hanno denunciato, con le accuse di truffa e indebito utilizzo di carte di pagamento, un 26enne della zona che, utilizzando il bancomat smarrito da una 69enne del posto, aveva effettuato tre prelievi di denaro per 650 euro.
I Carabinieri della Stazione di Chieti, su disposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un 48enne del luogo che dovrà scontare la condanna a due anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione per il reato di furto aggravato commesso nel Luglio 2010 a San Giovanni Teatino. L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Chieti.