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“Se davvero a Pescara si vuole ralizzare un luogo della memoria della Filanda Giammaria, D’Alfonso matenga la promessa e ricompri l’area”. Il Movimento 5 Stelle critica l’ipotesi di costruire sull’area verde a ridosso delle Naiadi

La commissione “Gestione del Territorio” del Comune di Pescara ha fatto il sopralluogo al Parco di via Pierpaolo Pasolini, area in cui dovrebbe essere trasferita parte della struttura residenziale che si dovrà costruire nell’area dell’ex Filanda Giammaria. “Il Pd cittadino, ancora una volta, agisce a scapito dei cittadini”, commenta la consigliera del M5S Erika Alessandrini “e riesce a metterli gli uni contro gli altri: da una parte le associazioni che compongono il comitato Pro Filanda, che con passione ed abnegazione, senza perdersi d’animo neppure di fronte all’abbattimento dell’ex opicificio, continuano a chiedere che gli edifici da costruire al posto di quello storico abbattuto, possano trovare un’altra collocazione; dall’altra i cittadini residenti della zona che circonda le Naiadi, che vivono e godono di un Parco che rappresenta una risorsa ed un valore da salvaguardare e che, ovviamente, non vogliono veder piombare nuovo cemento li’ dove oggi giocano decine di bambini, e che questa mattina hanno chiaramente espresso le loro contrarieta’”. “Una responsabilita’ questa che sta in capo non solo al Comune ma anche alla Regione, che – dice il Movimento – ha ‘promesso’ di intervenire nell’operazione con un finanziamento di circa 1.300.000 euro per contribuire alla messa in sicurezza del Casino di caccia, edificio storico ceduto al Comune ed abbandonato all’incuria (anch’esso nell’area della Filanda) e per la realizzazione di un manufatto che rimanga a testimonianza del lavoro delle donne in quell’area”. “Il M5S e’ stata l’unica forza politica pescarese che ha cercato fino all’ultimo di salvare l’ex Filanda dall’abbattimento, ma la proposta di utilizzare parchi pubblici esistenti per costruire nuovi palazzi non puo’ vederci d’accordo”, continua la Alessandrini. “Ci rivolgiamo in prima istanza alla Regione: visto l’interesse e la volonta’ di investire denaro pubblico in questa operazione immobiliare, il presidente D’Alfonso passi dalla parole ai fatti: metta le risorse economiche vere, e non solo le parole, per comprare l’area dove si trovava la filanda in via Monte Bolza, regalando a quella zona di citta’ un’area verde e libera dalle costruzioni. A Pescara se c’e’ una cosa che manca sono i parchi e non i palazzi”. “Se invece la Regione, come immaginiamo, sta solo bluffando per chissa’ quale gioco elettorale, allora deve essere il Comune a trovare una reale alternativa”, conclude la Alessandrini. “Chiederemo di valutare l’area comunale dell’ex Monopolio di Stato in via Rigopiano, oggi abbandonata e priva di ogni manutenzione. Se quell’area dovesse ospitare gli edifici previsti al posto della ex filanda, il privato si accollerebbe anche l’onere di realizzazione del parco e della sua manutenzione per almeno 5 anni, cosi’ i parchi li avremmo moltiplicati e non ridotti, uno al posto della filanda, uno all’ex Monopolio e quello salvo delle Naiadi. Siamo stati e continueremo ad essere un’opposizione costruttiva e propositiva, che lavora per il bene di tutti i cittadini, senza divisioni e senza privilegi”