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Al Teatro Marrucino di Chieti è stato presentato il secondo appuntamento della stagione lirica, vale a dire “Barbiere di Siviglia” che andrà in scena i prossimi venerdì 14 e domenica 16 novembre con regia di Pier Francesco Pingitore.
“Ringrazio il maestro Pingitore per aver accettato di firmare la regia del ‘Barbiere di Siviglia’ – ha esordito il consigliere comunale delegato al Teatro Marrucino, Fabrizio Di Stefano – in questo caso si è dedicato alla lirica. Chi è un grande artista si può cimentare in qualsiasi forma d’arte. La qualità di questo spettacolo è confermata dal fatto che già da circa una settimana c’è il tutto esaurito, purtroppo abbiamo dovuto rifiutare diverse richieste, questo ci riempie d’orgoglio. Questa opera per noi ha un valore un po’ romantico perché stava collaborando con noi l’amica Liliana Perna che non ha potuto concludere la collaborazione. Ci sentiamo di sottolineare che non soltanto questo spettacolo la vedeva coinvolta, ma anche altre situazioni. Questo dimostra che valorizziamo l’abruzzesità, quindi le eccellenze del territorio. Con il maestro Pellegrino riusciamo ad offrire spettacoli con un’abnegazione ed una qualità superiori rispetto agli anni scorsi, sia per quanto riguarda il pubblico che la programmazione. Mentre in questo momento specifico nazionale molti Teatri importanti chiudono o limitano la propria attività, noi abbiamo fatto i passi che potevamo fare ed andiamo avanti. Per questo ringraziamo il maestro Pingitore che ci ha dato grande spazio e grande impegno. Tra la Ida e questo spettacolo abbiamo portato al Marrucino due opere di grande livello che lo qualifica come Istituzione principale a livello regionale. Abbiamo delle presenze che vengono da fuori regione e questo è molto importante per noi. Il Barbiere verrà portato anche a L’Aquila in forma di concerto”.
“Questa è una grande squadra – ha aggiunto il direttore artistico, Ettore Pellegrino – vogliamo sottolineare il suo ottimo operato in questo Teatro. È un’opera buffa in due atti leggermente riadattata dal maestro Pingitore. Con grande sacrificio abbiamo portato qui Pier Francesco Pingitore che ringraziamo, si è portato alcuni ballerini. Abbiamo trovato un cast giovane ed affiatato, tutti i giorni vanno a cena insieme, questo crea una grande compattezza ed una grande sintonia sul palco”.
“Ringrazio gli amici Pellegrino e Di Stefano – ha sottolineato il regista Pier Francesco Pingitore – questa è una delle poche opere che conosco bene e che mi ha sempre emozionato, quindi mi sono chiesto come poter ‘rovinare’ lo spettacolo. Ho pensato di apportare qualche aggiornamento ed ho pensato che qualche parte cantata potesse essere sostituita da dei dialoghi. Con qualche adattamento ho cercato di rendere l’opera più agile e fruibile. Il Barbiere che ha 200 anni sembra scritto ieri per la sua briosità e per le sue musiche. Spero che con le mie modifiche questa opera possa essere ancora più piacevole e più contemporanea di quello che già è”.
Paul Pett