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Firmato stamane il protocollo d’intesa fra Comune e Università, per consolidare i rapporti di interazione reciproca e collaborazione sulle questioni che riguardano la città, unitamente all’intero territorio dell’area Chieti-Pescara e assicurare la maggior condivisione possibile delle scelte, in ordine ai bisogni comuni, individuando le più efficaci modalità di intervento. Alla firma erano presenti il sindaco Marco Alessandrini, il Magnifico Rettore Carmine Di Ilio, l’assessore al Governo del Territorio e Politiche Urbane Stefano Civitarese Matteucci, il consigliere comunale Emilio Longhi.

“Questa è una firma importante, perché stabilisce una relazione fra il Comune e l’Università i cui benefici saranno completamente rivolti alla città con la creazione di un vero e proprio sistema della conoscenza che vede Pescara come polo di attrazione – così il sindaco Marco Alessandrini – Diciamo che oggi celebriamo una sorta di “fidanzamento ufficiale” con l’Ateneo perché riteniamo che si debba valorizzare l’economia della conoscenza, visto che un’università dentro una città genera attrazione da fuori e questo aumenta la competitività del sistema territoriale. Abbiamo un orizzonte a cui arrivare: meno di una settimana fa con il ministro alla Difesa Roberta Pinotti e l’Agenzia del Demanio abbiamo sottoscritto un protocollo avente ad oggetto la delocalizzazione dei militari che si trovano oggi della Caserma Di Cocco, quello è stato un primo passaggio di un percorso che oggi aggiunge una tappa e che renderà fruibile alla città l’edificio che insiste dentro il parco Di Cocco, acquisito dal Comune con un’intesa analoga. Ci sono aree del patrimonio pubblico che devono essere asservite al Campus universitario, perché possano essere rivitalizzate e conoscere una nuova vita. In tal senso questo è un protocollo aperto a tutti i soggetti che potranno inserirsi in questa ipotesi di sviluppo che stiamo costruendo, dalla Regione, alla Provincia. Un altro esempio è infatti quello della caserma dei Vigili del Fuoco, di fronte alla Di Cocco. Proprio stamane per la celebrazione di Santa Barbara il comandante Vincenzo Palano chiedeva uno spazio più sicuro e adeguato di quello attuale, che, una volta liberato, potrebbe divenire uno spazio a naturale servizio, sviluppo e incremento dell’offerta universitaria perché sia la città a trarne tutti i benefici”.

“Un’intesa che l’Università ratifica volentieri – aggiunge il Magnifico Rettore Carmine Di Ilio – Perché accorciamo le distanze con il Comune, un’operazione analoga la stiamo infatti facendo anche con Chieti e soprattutto perché tale intesa dovrà rendere operativi dei programmi che il Comune ha sulla zona universitaria, poiché il Campus di viale Pindaro è un Campus urbano, abbiamo già sviluppato dei progetti di allargamento, chiedendo al Comune spazi ulteriori sulla strada dietro viale Pindaro perché il campus sia utilizzato meglio. Stiamo investendo circa 13 milioni di euro sui terreni dell’Università posti dietro il Palazzo di Giustizia e se riusciamo a collaborare meglio fra istituzioni, riusciremo a rendere più fruibili e meglio organizzati gli spazi perché siano frequentati dalla città e diventino attrattivi per la popolazione universitaria che guarda a Pescara come Ateneo: noi oggi abbiamo 12.000 studenti, per il 45 per cento si tratta di fuori sede, su un potenziale che potrebbe arrivare a 27.000 attivando servizi e strutture collegate. Inoltre insistiamo su due realtà cittadine: Chieti e Pescara e il processo di integrazione potrebbe coinvolgere entrambe in un unico protocollo per il territorio metropolitano”.

“Il protocollo ha infatti un oggetto molto ampio – illustra l’assessore Governo del Territorio e Politiche Urbane Stefano Civitarese Matteucci – L’intesa finalmente avvia una collaborazione a tutto tondo per facilitare la costruzione del sistema “Pescara Città della Cultura e della Conoscenza”. Una collaborazione che il Comune vuole rilanciare e ciò sarà oggetto anche di una delibera sugli indirizzi strategici dell’Amministrazione che sto preparando e che avrà due poli centrali, l’area dell’Università e l’area di risulta, su cui agire per trasformare nel breve e lungo periodo l’immagine di Pescara. Il protocollo contiene ipotesi di sviluppo interessanti e sostenibili di questa parte di città, mobilità compresa e vuole creare un rapporto nuovo anche con l’Ateneo, a livello di servizi agli studenti, facilità di vivere a Pescara, accoglienza, perché sempre più studenti scelgano la sede e la città. Per questo cercheremo di allargare all’area metropolitana l’intesa, se Chieti volesse entrare in questo protocollo oltre che auspicabile, sarebbe molto apprezzato”.

“Nel protocollo ci sono ipotesi di misure che vanno affrontate con gli enti preposti al diritto allo studio – conclude il consigliere Emilio Longhi – l’agenzia casa, la tutela della salute, la mobilità: l’obiettivo centrale è quello di individuare una vocazione che abbiamo sempre considerato da scoprire, perché l’Università è sempre stata percepita come corpo estraneo alla città e in un momento in cui alcuni settori storici sono in crisi, quello di puntare sulla conoscenza e sulla città insieme, può essere senza dubbio una nuova vocazione per noi. Il protocollo mira ad aumentare l’attrattività e l’offerta di un’elevata qualità della vita per chi la sceglie per studiare e per vivere”.