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L’Aquila, 27.10.2016 – ore 06:00.  La terra è tornata a tremare con forte intensità nella giornata di ieri nel centro Italia dopo il sisma del 24 agosto scorso. Alle 19 e 11 minuti una scossa sismica di magnitudo 5.4 ha colpito le stesse zone e quelle limitrofe ed è stata avvertita distintamente in tutta l’Italia centrale, Abruzzo compreso. Un’altra, più forte, 5.9, si è ripetuta alle 21.18. Stamane, alle 5.50, nuova scossa, di magnituto 4.4, avvertita anche in Abruzzo. Un terremoto che, secondo alcuni esperti, potrebbe essere collegato a quello di 24 agosto, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria. Da ieri sono centinaia le repliche che si stanno ripetendo, tutte con epicentro tra Macerata e Perugia ad una profondità di 14 km. Fortunatamente, da un primo bilancio sembra non ci siano vittime ma solo feriti.

Fin dai primi momenti dell’evento, è stata tempestivamente allertata la Sala Operativa della Protezione Civile regionale e da allora permane in Stato di Emergenza. Sono stati, da subito, contattati i Sindaci di Montereale, Campotosto, Capitignano, Valle Castellana, Rocca S.Maria, Crognaleto, oltre alle forze dell’ordine (Carabinieri e Vigili del Fuoco ‘in primis’). Nei Comuni suddetti sono state inviate tempestivamente diverse squadre di volontari per le attività di primo monitoraggio; al momento non sono stati segnalati né particolari criticità né tantomeno danni.

Inoltre, allertate per tempo, le squadre degli addetti stanno monitorando la situazione delle dighe in territorio abruzzese, da Campotosto, a Penne, a Bomba, a Casoli; sulle stesse, al momento, non sono stati evidenziati danni o criticità di sorta, pur se le verifiche sono attualmente in corso. Stesso discorso per la rete ferroviaria, mentre si resta in attesa del completamento delle operazioni di monitoraggio relativamente alla rete autostradale ed a quella di distribuzione di energia elettrica. Si riporta, di seguito, il ‘Report’ delle attività aggiornato alle ore 10:30 di oggi.

Report aggiornato alle ore 10:30 del 27.10.2016

A partire dal primo evento sismico di grado 5.4 registrata alle 19:11 con epicentro in provincia di Macerata, la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo (in stato di emergenza h 24) ed il Centro Operativo Regionale hanno contattato i sindaci dei Comuni abruzzesi delle zone limitrofe all’epicentro e al momento nella nostra Regione non si registrano feriti, mentre sono stati segnalati aggravamenti di danni ad alcuni edifici già danneggiati dal sisma del 24 agosto scorso. Ad ogni buon conto sono state attivate squadre a supporto dei Comuni più vicini al confine con le Marche per attività di monitoraggio ed eventuale assistenza ai cittadini. I Comandi regionali e Provinciali di Carabinieri e Vigili del Fuoco, ed i referenti dell’Enel, Ferrovie, gestori Dighe, contattati dalla sala Operativa hanno confermato assenza di situazioni emergenziali. La Sala Operativa in attività h24 ha continuato a monitorare la situazione per tutta la nottata.

Successivamente al verificarsi della seconda forte scossa, indicata dall’INGV di grado 5.9 con epicentro tra i comuni di Castelsantangelo sul Nera e Ussita in provincia di Macerata, la Sala Operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo ha intensificato le operazioni di monitoraggio. Allo stato attuale nessuno dei comuni abruzzesi vicini all’epicentro segnala danni e non sono arrivate segnalazioni da Carabinieri e Vigili del Fuoco.

Nel frattempo su richiesta del coordinamento della Regioni la Sala Operativa procedeva ad organizzare i propri mezzi e materiali ed a pre-allertare le Organizzazioni di volontariato abruzzesi per una eventuale partenza della propria colonna mobile con effetto immediato. Grazie alla risposta dei nostri volontari già nel corso della serata la Regione è stata in grado di confermare la propria disponibilità alla partenza ed alla realizzazione di un modulo da campo in grado di accogliere circa 250 persone. La Sala Operativa in seconda ipotesi è pronta per l’eventuale disponibilità a fornire cucine da campo (almeno tre) attrezzate con tensostrutture, panche tavoli e servizi per fornire pasti.