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Il Comitato regionale per il “NO” di FORZA ITALIA

illustra il calendario di appuntamenti di ottobre

Pescara: Venerdì 14 ottobre, ore 21 – Auditorium Petruzzi

On. Roberto CALDEROLI

Sen. Andrea PASTORE

 

Sulmona: Lunedì 24 ottobre

Sen. Augusto MINZOLINI

Pres. Stefano CALDORO

 

Teramo: Mercoledì 26 ottobre, mattina

Montesilvano: Mercoledì 26 ottobre, pomeriggio

  1. Maria Stella GELMINI
  2. Renato BRUNETTA

 

Il coordinatore regionale di FORZA ITALIA, Nazario Pagano, ha illustrato nella sede di Pescara gli appuntamenti sul territorio abruzzese a sostegno del “No” al referendum, assieme all’ufficializzazione del sen. Fabrizio Di Stefano a coordinatore in Abruzzo dei comitati del centrodestra, che ha già riscosso il plauso scritto del presidente nazionale on. Renato Brunetta.

Pagano si è soffermato nell’evidenziare come il centrodestra sia ricompattato e unito nel respingere una riforma «inutile e dannosa, che non va oltre gli slogan populistici di Renzi e Boschi. Ci siamo impegnati in una campagna elettorale  “ventre a terra” per spiegare come stanno le cose e come starebbero nel malaugurato caso di vittoria del “sì”, cosa c’è dietro questa riforma e perché non solo non mantiene nessuna promessa di risparmio, ma neppure sfiora la questione principale della governabilità. Occorre farlo capire agli elettori affinché il loro voto sia consapevole e responsabile».

«Se questa riforma è la madre di tutte le riforme – così Di Stefano – allora basterebbe guardare che figli ha avuto con gli interventi del Governo sul lavoro sulla scuola, sulle Province, per esserne spaventati. Il referendum è sacrosanto, una riforma anche, ma non certamente questa che massacra la Costituzione. Non introduce l’elezione diretta del presidente della Repubblica ma aumenta a dismisura i poteri del Governo depotenziando quelli degli organismi di controllo, ovvero le Camere. Invece di semplificare il sistema bicamerale, lo complica».

Pagano aggiunge che «si allontanano i cittadini dalle decisione, si crea un vuoto di rappresentanza, si innestano problemi e non si risparmia nulla, come accaduto con l’abolizione delle Province». Per Di Stefano «mentre, nonostante il clima da guerra fredda, quando venne scritta la nostra Costituzione Togliatti e De Gasperi sedevano allo stesso tavolo per il bene dell’Italia, Renzi e Boschi non siedono con nessuno e pretendono invece di imporre la loro volontà».

Info e approfondimenti su: www.comitatoperilno.it

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