I casi gravissimi accaduti nei giorni scorsi a Pescara e Francavilla al Mare, dove due ragazzini autistici sono stati rimandati a casa perché privi di insegnanti e di assistenti educativi, ci lasciano amareggiati e indignati.
Non vorremmo che però ci si soffermi a parlare delle responsabilità del Comune, assolutamente limitate, circa gli assistenti educativi il cui ruolo non è paragonabile a quello dei docenti di sostegno che sono i veri assenti (non colpevoli) di questo enorme pasticcio in cui a pagare sono stati i ragazzi e i loro genitori.
Sulla stampa si è parlato di responsabilità dei Presidi per quanto riguarda la mancanza degli insegnanti di sostegno. Questo non corrisponde alla realtà: la responsabilità di questa situazione è tutta del Ministro Giannini e della cosiddetta riforma della Buona Scuola.
Quest’anno i Provveditorati hanno avuto le direttive ministeriali di sistemare prima i docenti delle assegnazioni provvisorie e poi gli incarichi annuali. Solitamente gli incarichi annuali agli insegnati di sostegno venivano dati entro il 31 agosto proprio per garantire la copertura di un servizio cosi fondamentale. Quest’anno il ritardo è dovuto al fatto che le assegnazioni provvisorie sono state fatte d’urgenza come una toppa del Governo al danno creato nel mandare gli insegnati dal sud al nord assunti con la Buona Scuola nel 2015.
Questo ha intasato il lavoro dei Provveditorati e ha comportato che ci siamo ritrovati al riavvio delle attività scolastiche senza insegnanti di sostegno con incarichi annuali nominati. Questi sono alcuni degli effetti nefasti della “Buona Scuola” che ormai da due anni gli insegnati giustamente contestano in quanto anche loro vittime di un sistema pensato male, applicato ancora peggio.
Per questo ho chiesto al nostro Deputato Gianni Melilla di intervenire immediatamente alla Camera con una interrogazione al Ministro Giannini per evitare che disservizi cosi gravi possano ripetersi.