(ansa) Il consiglio die ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro per l’emergenza. Lo annuncia il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri.
Sono 204 i morti finora estratti dalle macerie del comune di Amatrice. Lo ha detto il sindaco Sergio Pirozzi il quale ha poi ribadito come secondo i calcoli manchino all’appello almeno altre 15 persone tra le quali due bambini nel centro storico, a Via Cola. L’ultimo aggiornamento ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile parla di 250 morti. Il numero dei feriti ospedalizzati è salito a 365. Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, teme però che il bilancio in termini di vittime, possa essere di dimensioni peggiori di quello dell’Aquila dove i morti furono 309″.
Sono in particolare le vittime ad Amatrice che nelle ultime ore fanno crescere il triste bilancio dei morti. Sempre ad Amatrice c’è stato il primo arresto per sciacallaggio. I carabinieri hanno arrestato un 45enne originario di Napoli, pluripregiudicato, che tentava di introdursi in un’abitazione forzandone la porta con un cacciavite. Visti i militari, l’uomo si è dato alla fuga. Bloccato, ha ingaggiato una colluttazione con i carabinieri, che lo hanno arrestato. I militari hanno riportato lievi lesioni, guaribili in 6 giorni.
Sono state oltre 700, 240 delle quali avvenute dalla mezzanotte scorsa, le repliche registrate a partire dalla prima scossa del terremoto di magnitudo 6,0 nel reatino, avvenuta alla 3:36 del 24 agosto. “E’ un andamento che rispecchia questo tipo di sismicità e non possiamo dire quanto proseguirà”, ha detto il sismologo Andrea Tertulliani, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
“Non esiste una normalità in eventi di questo tipo, ma possiamo dire – ha aggunto – che al momento l’andamento delle repliche rientra in un comportamento consueto, comprese le anche le due scosse più forti registrate a partire dalla mezzanotte”. La prima, di magnitudo 4.5, è avvenuta alle 4:33 nella zona di Norcia (Perugia) e la seconda, di magnitudo 4,3, è avvenuta alle 14:36 nella zona di Amatrice. Tutte le altre repliche sono state inferiori a 3. “Adesso – ha proseguito il sismologo – stiamo dispiegando squadre sul territorio, con l’installazione di stazioni mobili intorno all’area colpita”.
Anche il sismologo Massimo Cocco, dell’Ingv, “le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti”.
6.0. La prima violentissima scossa di stanotte ha colpito Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata).
I Vigili del Fuoco hanno, al momento, hanno estratto vive dalle macerie del sisma 215 persone. Nell’area del terremoto sono presenti con 2.027 uomini e 400 mezzi che “possono aumentare in qualsiasi momento se necessario”. Lo ha indicato il prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, nel corso dell’ultimo briefing della Protezione Civile. Nel dettaglio, nell’area del reatino “ci sono stati 200 salvataggi, e sono al momento impiegati 639 uomini e 270 mezzi”; nell’area delle Marche “15 salvataggi”, con 388 uomini in campo”.
Durante la notte la terra ha continuato a tremare fra Lazio, Umbria e Marche, con un centinaio di repliche a partire dalla mezzanotte, che portano il numero complessivo a più di 470, secondo un’evoluzione che rientra nella norma.
Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), nelle 30 ore successive alla scossa principale sono stati localizzati 85 eventi sismici di magnitudo compresa tra 3 e 4, otto terremoti di magnitudo compresa tra 4 e 5 ed uno di magnitudo maggiore di 5, quello avvenuto nella zona di Norcia (Pg) con magnitudo 5.4 alle ore 4:33. I più forti terremoti di questa notte sono quelli avvenuti alle ore 1:22 (magnitudo 3.8), alle 5:17 (magnitudo 4.5) e alle 6:51 (magnitudo 3.9).
“Finora le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti”, ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Oltre la metà delle scosse avvenute nella notte hanno colpito la zona di Rieti, con una cinquantina di terremoti di magnitudo compresa fra 2 e 3. La replica più forte, di magnitudo 4.5, è arrivata alle 5:17 e ha colpito il reatino. Anche questa volta la zona più colpita è stata quella in cui è avvenuta la scossa principale, ossia quella compresa tra Accumuli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Due le scosse di magnitudo compresa fra 3 e 4: la prima, di magnitudo 3.8, è avvenuta alle 1:22 nel reatino e due minuti più tardi la seconda, di magnitudo 3.4, ha colpito la zona di Ascoli Piceno.
“Al momento – ha osservato il sismologo – la situazione si sta evolvendo in modo tale da indicare che la porzione di crosta terrestre più interessata è quella compresa fra Amatrice a Sud e Norcia a Nord”.
Ad Amatrice si soffre anche per la tragedia di due gemelli di 7 anni, Simone e Andrea Serafini, entrambi morti. Si sono salvati invece, ad Arquata del Tronto, due fratellini di 4 e 6 anni che la nonna ha nascosto sotto il letto; il nonno è morto. Ad Amatrice è stato trovato morto il bambino di 11 anni che aveva chiesto aiuto da sotto le macerie. Sempre ad Amtrice è crollatolo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina, che ospitava 70 persone, finora le salme rinvenute sono due. E’ fortunatamente estratto vivo, ad Accumoli, nel reatino, un 43enne romano rimasto per molte ore incastrato con le gambe e parte del corpo tra le macerie, ed una bambina di 10 anni a Pescara del Tronto.
Renzi, è arrivato nel pomeriggio di ieri nei luoghi colpiti, “non lasceremo nessuno da solo” ha detto, annunciando lo stato di emergenza e provvedimenti già da oggi in Consiglio dei ministri e ringraziando chi da stanotte “scava a mani nude: il lavoro continua, la priorità è scavare. Sono state scritte pagine di solidarietà e commoventi”.
Papa francesco ieri ha rimandato la sua catechesi del mercoledì, per recitare con i fedeli, in via del tutto eccezionale, una parte del Rosario. A Roma è rientrato dalla Sicilia il presidente Mattarella, a lui in una telefonata il presidente Usa Obama ha offerto ‘aiuto e assistenza’. Stessa offerta anche da parte del Segretario di Stato Kerry al ministro degli Esteri Gentiloni. Bandiere a mezz’asta in segno di lutto sugli edifici pubblici.