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Da questa sera 250 sfollati dai centri maggiormente colpiti dal terremoto delle 3.36 potranno trovare rifugio nella tendopoli “Abruzzo” che, volontari e tecnici di Protezione civile stanno allestendo in uno spazio in localita’ Grisciano, frazione di Accumoli. La colonna mobile della Regione Abruzzo, composta da 60 mezzi e da oltre 100 volontari appartenenti alle 20 associazioni di protezione civile presenti, e’ giunta nel primo pomeriggio di oggi, guidata dal sottosegretario Mario Mazzocca. Appena giunto sul posto, Mazzocca – riferisce una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – ha incontrato Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, al quale ha assicurato tutta la collaborazione dell’Abruzzo nel tentativo di allievare le sofferenze patite dalla popolazione duramente colpita dalla tragedia. “Tutta la collettivita’ abruzzese si stringe al dolore delle persone che hanno perso i loro affetti – ha detto Mazzocca, esternando anche i sentimenti espressi dal presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso – e si sente particolarmente vicina anche in ragione delle ferite ancora aperte, inferte all’Abruzzo dal terremoto del 2009”. La squadra della Protezione civile regionale e’ composta da Emidio Primavera, Antonio Iovino, Silvio Liberatore, Francesco Prosperini, Alfonso Magliocco, Massimo Di Gaetano e Fabrizio Selli. Il villaggio “Abruzzo” puo’ ospitare 250 persone e offrire loro, oltre a un letto, 3 pasti caldi al giorno, docce e servizi igienici, adeguati anche alle esigenze dei diversamente abili. La tendopoli e’ munita inoltre di un posto medico avanzato, installato dalla Croce Rossa di Teramo. Una squadra dell’Enel di Amatrice e’ al lavoro per aumentare la disponibilita’ energetica del campo, gia’ assicurata da 4 gruppi elettrogeni.

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COMUNICATO

La Colonna Mobile della Protezione Civile Abruzzo è partita in mattinata per raggiungere Accumoli, uno dei centri più colpiti dal sisma, insieme al Sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega alla PC, Mario Mazzocca.

Colonna Mobile Protezione Civile Abruzzo 3

“Alle ore 13.00 siamo partiti dal Capoluogo alla guida della Colonna Mobile della Protezione Civile Abruzzo alla volta di Accumoli, insieme ai nostri 120 volontari sui circa 70 mezzi di cui si compone l’organico –  riporta il Sottosegretario in una nota di aggiornamento – Giunti sul posto, abbiamo iniziato l’allestimento del campo affidatoci in località Grisciano (lungo la SS Salaria) con l’installazione di: n.38 tende pneumatiche (per complessivi 310 posti letto, una cinquantina dei quali riservati ai ns volontari), n.3 gruppi elettrogeni (mancherà ancora la corrente elettrica), n.2 torri faro, 5 moduli per servizi igienici (uno abilitato x i portatori di handicap), n.2 moduli gruppo docce, n.1 unità di coordinamento, n.1 struttura operativa mobile, n.1 bob-cat e n.1 terna gommata. Per tempo predisposte dalla Struttura Regionale di PC, erano già sul posto due cucine da campo per complessivi circa 700 pasti per ogni turno. Qualora la situazione lo richieda, siamo comunque pronti e disponibili ad elevare il livello quali-quantitativo del nostro impegno. Un sentito grazie alla nostra Struttura di Protezione Civile, dai dirigenti, ai funzionari, ai nostri splendidi volontari: ciò che io sono solito definire la “spina dorsale” del sistema regionale, ovvero parafrasando il giornalista di Sky, “l’esempio di un’Italia che funziona”.

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Infine, una breve considerazione personale: non dimenticherò tanto facilmente ciò che ho visto oggi” ”

INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE REGIONALE LEANDRO BRACCO

“Consultandomi con la mia famiglia che vive in Piemonte e dopo aver visto dal vivo cio’ che e’ accaduto ad Accumoli, io e i miei genitori abbiamo deciso di ospitare nei nostri appartamenti, per tutto il tempo che sara’ necessario, alcune persone che hanno vissuto l’inferno del terremoto”. Sono queste le parole con le quali il Consigliere regionale di Sinistra italiana Leandro Bracco ha spiegato alcuni dei motivi che insieme ai suoi familiari lo hanno spinto a mettere a disposizione la propria abitazione a chi ha perso tutto nel terrificante terremoto che alle ore 3.36 di mercoledi’ 24 agosto 2016 ha devastato le esistenze di migliaia di persone. “Anche a Roseto il sisma e’ stato percepito nettamente – commenta Bracco – Sono subito uscito di casa e il lungomare era pieno di persone impaurite. Ho deciso immediatamente di andare a vedere con i miei occhi cio’ che era accaduto. Su Rainews24 veniva detto che l’epicentro era stato localizzato fra il Reatino e l’Ascolano. Mi sono messo in macchina destinazione Accumoli. Arrivato nel piccolo Comune in provincia di Rieti, mi sono imbattuto in un paese che sembrava essere stato bombardato. Case sventrate, giovani che girovagavano senza punti di riferimento, anziani seduti sul bordo della strada che avevano lo sguardo rivolto nel vuoto e spento. E poi una quantita’ infinita di macerie. Dappertutto”. “Ho telefonato ai miei genitori e la decisione e’ stata presa in tempo reale. Bisognava fare qualcosa”. “Mia madre, trapanese di nascita, aveva 22 anni quando ha vissuto sulla propria pelle il dramma del terremoto del Belice. Era la notte fra il 14 e il 15 gennaio del 1968. Un terremoto devastante, della stessa magnitudo di quello che ha distrutto Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, sconquasso’ la Sicilia occidentale. I morti furono circa 300, mille i feriti, 70mila gli sfollati. Quattro paesi furono rasi al suolo: Gibellina, Poggioreale e Salaparuta in provincia di Trapani, Montevago nell’Agrigentino”. Mia madre insieme a tutta la sua famiglia decise di trasferirsi in Piemonte dove venne ospitata per diverso tempo da alcuni parenti. Nel Biellese si costrui’ il suo futuro, inizio’ a lavorare in fabbrica e proprio in fabbrica conobbe mio padre”. “Ascoltando i vari telegiornali, sono purtroppo numerosissime le persone la cui esistenza e’ stata stravolta: figli che si ritrovano orfani, mariti che hanno perso le mogli, donne rimaste vedove, anziani che si sono si’ salvati ma ai quali il destino ha strappato tutti gli affetti. Io e la mia famiglia, nel nostro piccolo – prosegue il Consigliere regionale – vogliamo provare a dare quel po’ di calore e affetto di cui quella povera gente ha estremo bisogno. I miei genitori vivono in un appartamento a Candelo, Comune di 8mila abitanti in provincia di Biella e possono ospitare due persone. Io invece risiedo a Roseto e a casa mia possono trovare ospitalita’ al massimo tre persone. Chi fosse interessato, basta che mi contatti su Facebook o che mi invii una mail a leandro.bracco@crabruzzo.it Ci rendiamo conto che il nostro aiuto non puo’ che essere una goccia nel mare ma siamo anche fermamente convinti che il calore dei rapporti umani e di conseguenza di una casa non puo’ che essere il primo, e forse piu’ importante, tassello di chi si vuole ricostruire una vita”.