CONDIVIDI

(ANSA)  Una devastazione ‘peggiore di quella dell’Aquila, mai vista una cosa così’. E’ la reazione dei soccorritori al lavoro nei paesi distrutti dal terremoto della scorsa notte che ha provocato, secondo l’ultimo bilancio ufficiale della Protezione Civile, 73 morti. ‘Qualche centinaio’ i feriti e un numero imprecisato di dispersi.

La terra intanto continua a tremare: un’altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. La scossa più forte, di magnitudo 6, era avvenuta invece alle 3.36 con epicentro vicino Accumoli (Rieti); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata).

E una nuova scossa di magnituto 4.9 ha colpito Arquata del Tronto . Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio può salire. Delle vittime, dieci risultano ad Arquata e Pescara del Tronto e 28 in quelli di Amatrice e Accumoli.

Ad Amatrice e’ crollato anche lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina, con diverse persone rimaste sepolte sotto le macerie, secondo quanto si apprende sul posto. Il Roma è un luogo celebre anche come ristorante per la amatriciana, il piatto che prende il nome dalla città.

Fra le vittime, secondo la Protezione Civile 53 si riferiscono alla zona di Amatrice ed Accumoli ed altre 20 al territorio di Arquata, nelle Marche. Fra gli altri, non ce l’hanno fatta un un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ad Ascoli Piceno, ed una bimba di 18 mesi sorpresa dal terremoto, mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell’Aquila, era scampata nel 2009 al sisma che aveva distrutto la sua città ed aveva deciso di trasferirisi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza. Ad Amatrice si lavora per salvare un bimbo che chiede aiuto da sotto le macerie, ad Accumoli estratto vivo, fra gli applausi, un quarantenne romano. Pronte numerose tendopoli per gli scampati.

E ad Amatrice “c’e’ un bambino sotto le macerie, lo hanno sentito chiamare aiuto e stanno cercando di tirarlo fuori”. Lo ha detto  uno speleologo che sta partecipando ai soccorsi post terremoto. Nella stessa zona del centro dove si trova l’edificio crollato con il bimbo sotto le macerie – del quale non si conosce l’età – stamane sono stati estratti quattro cadaveri e due ragazze ancora vive.

Tre le scosse più forti. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. L’epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità.  Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.
Due tendopoli a Pescara Arquata Tronto – ”Due le tendopoli che verranno allestite a Pescara e Arquata del Tronto, per accogliere gli sfollati del terremoto: la prima con una trentina di tende, la seconda con 15-20 tende”. Lo ha detto il capo della Protezione civile regionale delle Marche Cesare Spuri, che sta coordinando i soccorsi sul posto. Altre persone rimaste senza casa, come a Montefortino, saranno invece sistemate in strutture fisse, come le palestre. Nell’Ascolano stanno arrivando mezzi e uomini della Colonna mobile della Protezione civile regionale, con tende, cucine da campo, gruppi elettrogeni. Pasti caldi vengono già distribuiti a tutti i senza tetto, mentre si scava ancora fra le macerie alla ricerca per rintracciare i dispersi.

Nella zona colpita sono arrivati il capo della Protezione Civile Curcio ed il ministro Delrio che assicura: ‘Troveremo le risorse per il post-terremoto, ce la faremo’. E intanto è rientrato a Roma da Palermo il presidente della Repubblica Mattarella. Il Papa ha rinviato la catechesi prevista nell’udienza del mercoledì. Lutto anche per lo sport, Malagò (Coni) annuncia ‘un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni sportive’. Dal mondo dell’economia, L’Abi invita le banche a sospendere il pagamento delle rete dei mutui per gli immobili danneggiati. Confindustria si dice ‘pronta a garantire supporto per affrontare l’emergenza e la ripresa’. Attivo il numero telefonico 45500 per donare due euro – via sms o chiamata da rete fissa – a sostegno delle popolazioni colpite.

Il Papa ha rinviato la catechesi prevista nell’udienza del mercoledì e ha espresso ‘grande dolore e vicinanza’ a tutte le persone colpite. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha annunciato ‘un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia a partire da oggi e per tutto il fine settimana’.

AGGIORNAMENTI

Nelle prossime ore sara’ completato l’allestimento di due tendopoli, ad Amatrice e ad Accumoli. Lo ha reso noto Titti Postiglione, responsabile dell’area emergenza della protezione civile. “Si tratta di due campi della Regione Lazio da 250 posti ciascuno – ha spiegato Postiglione – ma altri moduli (di capienza analoga o superiore, ndr) sono gia” partiti da Abruzzo, Friuli e Molise ed altri sono pronti a partire da altre regioni. Il tema delle aree da scegliere non e’ indifferente, visto che i campi vanno montati evidentemente in aree sicure, lontane da edifici ma anche da versanti a rischio. Naturalmente al momento e’ difficile dire di quanti posti avremo bisogno”.

Sono tra i 1.500 e i 2.000 gli sfollati ad Accumoli, paese del reatino epicentro del sisma di stanotte. Lo ha comunicato il sindaco Stefano Petrucci, visibilmente provato e incapace di trattenere le lacrime. “Il patrimonio edilizio e’ a terra, non vedo prospettive di futuro”, ha detto a Sky Tg 24.
“C’e’ bisogno di solidarieta’, dovremo allestire piu’ tendopoli, poi iniziereno a contare i danni”, ha spiegato il primo cittadino. Petrucci ha rievocato la tragedia dell’Aquila con le relative difficolta’ nella ricostruzione, confessando che il timore e’ che il piccolo centro di Accumoli venga “dimenticato”

“Un macello”. Cosi’ alcuni componenti dell’associazione di Protezione civile dell’Aquila “Pronto assistenza volontari del soccorso” definiscono – contattati dall’Agi – la situazione ad Amatrice. Nella citta’ laziale sono presenti con una pala meccanica, un escavatore e 2 camion. “Qui – dicono dall’associazione – per dare un pronto aiuto – sono arrivati anche molti volontari occasionali giunti da diverse parti d’Italia. In questo momento si scava tra le macerie per vedere se c’e’ la possibilita’ di trovare persone in vita”. La distruzione appare in tutta la sua evidenza nel centro storico. In prima linea, a scanalare con le mani e muovendosi con la massima cautela per evitare ulteriori crolli, ci sono anche le squadre del soccorso alpino della Guardia di Finanza dell’Aquila, oltre a numerose squadre di vigili del fuoco, forestale, polizia e carabinieri

Dieci unita’ cinofile del volontariato abruzzese di Protezione civile stanno collaborando dalle prime ore di oggi con i soccorritori nella ricerca dei dispersi sotto le macerie dei crolli di Accumoli (Rieti). Le squadre sono costantemente in contatto con la sala operativa della Regione Abruzzo, che e’ stata attivata dal presidente Luciano D’Alfonso e dal sottosegretario Mario Mazzocca. Lo stesso Mazzocca ha reso noto che la Protezione civile ha allestito gia’ nelle prime ore di oggi due tende nel comune di Montereale (L’Aquila) che sono state richieste dal sindaco per dare ospitalita’ a due persone che sono state evacuate dalla locale Rsa e che si rifiutano di farvi ritorno.

Il Centro operativo comunale (Coc) dell’Aquila ha reso noto che e’ stato attivato un numero di telefono e una casella di posta elettronica per le segnalazioni di emergenze: 0862.312887, e mail coc@comune.laquila.it. A seguito del sisma che ha colpito stanotte l’area di Amatrice (Rieti), oggi non si svolgeranno le iniziative previste dal programma dalla 722esima Perdonanza Celestiniana. La Asl ha inoltre informato che, al fine di prestare il miglior soccorso ai cittadini di Amatrice e zone limitrofe, i ricoveri e gli interventi programmati sono bloccati almeno nella giornata odierna. Vengono garantite le visite e le urgenze. Lo stesso Coc ha confermato che i tecnici comunali stanno effettuando dei controlli nel centro storico dell’Aquila e, al momento, non sono emersi danni. Pertanto, non trova fondamento la voce che e’ circolata in queste ore, in base alla quale sarebbe stata emessa un’ordinanza di chiusura del centro cittadino. Il Centro operativo comunale e’ stato attivato alle 4 di stamani nella sede di via Ulisse Nurzia, nel quadro delle attivita’ previste dal Piano di emergenza e di protezione civile del Comune dell’Aquila, subito dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito l’area di Amatrice e che e’ stata avvertita in buona parte del centro Italia, compreso il capoluogo abruzzese. Il sindaco Massimo Cialente, in queste ore proprio ad Amatrice con l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, ha messo a disposizione 250 alloggi del Progetto Case – i complessi antisimici costruiti dopo il sisma aquilano del 6 aprile 2009, per dare ospitalita’ ai senza tetto – per gli sfollati dell’area colpita dal terremoto e ha comunicato la notizia al Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Il Coc sta inoltre coordinando le associazioni di volontariato di protezione civile, per il presidio delle principali zone del territorio comunale, per eventuali necessita’ della popolazione. In particolare, da stanotte sono operative le aree di accoglienza di Murata Gigotti, Coppito (presidiata dalla protezione civile della Pro Loco di Coppito) e di piazza d’Armi (presidiata dalla Misericordia). Assistite anche alcune aree di attesa (tra parentesi, il gruppo dei volontari di protezione civile responsabile del presidio), previste dal Piano comunale di emergenza: Assergi (L’Aquila 2009), via Strinella (le associazioni nazionali alpini “Vaccarelli” e “Iacobucci”), Tempera e Pianola (Prociv Tempera), San Bernardino (Nuova Acropoli), Santa Maria di Farfa (Aquile bianche), Piazza Duomo (Prociv Tempera), Pettino (Gran Sasso soccorso), Torretta (Croce Bianca). E’ aperto anche lo stadio comunale Tommaso Fattori. Mezzi e tecnici comunali sono pronti per eventuali emergenze.