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Torna Fuori Uso dopo quattro anni di assenza, che apre i battenti venerdì alle ore 19 nei locali dell’ex Tribunale di Pescara e, per la prima volta, espongono insieme docenti e discenti. L’obiettivo è ridare un ruolo chiave alle Accademie nel sistema dell’arte contemporanea, tanto che a garantire i giovani talenti sono proprio i docenti, in questa edizione di Fuori Uso, dal titolo emblematico: “AVVISO di GARANZIA”.

Fuori Uso 2016 è organizzato dall’Associazione Culturale “Arte Nova”, presieduta da Cesare Manzo, che dopo l’ex Aurum, l’ex Fea, l’ex Cofa, l’ex Ferrhotel e tanti altri luoghi dismessi, ha scelto un’altra realtà del tessuto urbano pescarese recuperata nel segno della cultura da Fuori Uso. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Pescara che ha concesso in uso gli spazi dell’ex Tribunale di Piazza Alessandrini, con il sostegno e il contributo della Fondazione Pescarabruzzo e della Camera di Commercio di Pescara. Fuori Uso 2016 si terrà negli spazi dell’ex Tribunale di Pescara, in Piazza Alessandrini a Portanuova, dove oggi si è svolto il lancio e l’anteprima della mostrache sarà aperta dal 22 luglio al 3 settembre 2016, con inaugurazione il 22 luglio alle ore 19, con la partecipazione di circa 90 artisti, provenienti da tutto il mondo, per un totale di oltre 80 opere in mostra.

La vocazione contemporanea di Pescara rinasce con una nuova stagione del più importante appuntamento dedicato all’arte che la città abbia mai prodotto, grazie all’inventiva e all’impegno di Cesare Manzo, storico gallerista che negli anni, per le oltre 20 edizioni organizzate, ha coinvolto per Fuori Uso artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Getulio Alviani, Ettore Spalletti, Mario Airò, Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft, Enzo Cucchi, Mario Schifano, Mimmo Paladino, solo per fare alcuni esempi, e critici e curatori come Achille Bonito Oliva, Luca Beatrice, Nicolas Bourriaud e Giacinto Di Pietrantonio.

Sarà proprio Di Pietrantonio a curare questa nuova edizione insieme a Simone Ciglia e con la collaborazione di un gruppo di lavoro formato da Laura Barone, Giorgio D’Orazio, Marco Leonzio, Danilo Tracanna, Anja Verrigni, Cesare Volpe e Antonio Zappone.

 

Le dichiarazioni

Un’edizione particolare che richiama una riflessione importante nell’universo dell’arte contemporanea italiana. «Ho pensato di proporre un’esposizione – spiega il critico e curatore di Fuori Uso Giacinto Di Pietrantonio, originario dell’Abruzzo, docente a Brera e direttore della Gamec di Bergamo – che guardi al futuro in maniera costruttiva, mettendo al centro della riflessione e della mostra il rapporto generazionale tra maestro e allievo. Il progetto contempla l’invito rivolto ad artisti-docenti di chiara fama, che insegnano in prestigiose accademie di belle arti italiane, per segnalare alcuni giovani allievi da esporre insieme a loro in questa mostra». Ed ecco il tema chiave di garantire da una parte, spingere e far conoscere dall’altra, il talento dei giovani discenti, senza prescindere dalle Accademie, che restano centri di educazione all’arte.

 

«Da questa garanzia autoriale e dal luogo in cui si tiene la mostra, l’ex Tribunale – prosegue Di Pietrantonio – nasce il titolo “AVVISO di GARANZIA”: pensiamo infatti di chiamare a garantire per i talenti emergenti artisti-docenti come Mario Airò, Vedovamazzei, Gianni Caravaggio, Adrian Paci, Matteo Fato e tanti altri che insegnano, ad esempio, all’Accademia di Brera e alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, all’Accademia Albertina di Torino e alle accademie di Roma, Bologna, Urbino, L’Aquila e Napoli. In tal modo i giovani artisti riceveranno una chiamata dai loro docenti che, avendo a che fare con loro quotidianamente, conoscono a fondo le loro qualità, così la segnalazione è da intendersi come una garanzia di qualità».

 

Tristemente famoso in Italia come atto accusatorio e indagatorio, l’avviso di garanzia viene qui ribaltato nella sua accezione giudiziaria per farsi attestazione di qualità: la garanzia diventa quella fornita da un maestro ai propri allievi. Si rinnova dunque l’attenzione che Fuori Uso ha storicamente dimostrato nei confronti dei giovani talenti. «Nel caso di “AVVISO di GARANZIA” – afferma Simone Ciglia, altro curatore di Fuori Uso – la riflessione sulle nuove generazioni assume una connotazione diversa: non si tratta più di mostre dedicate, separate da quelle degli artisti cosiddetti “maggiori”; al centro dell’attenzione in questa occasione è piuttosto il rapporto fra maestro e allievo». La mostra intende guardare al futuro in maniera costruttiva. L’allestimento non prevede, tuttavia, che il professore esponga necessariamente nella stessa sala degli studenti indicati, perché l’intenzione è quella di mettere in dialogo tutti i partecipanti.

Nel catalogo è invece previsto un confronto tra il docente e gli studenti tramite una conversazione cui prenderà parte anche un critico, anch’egli attivo come insegnante nella stessa accademia.

 

Oltre alla sede espositiva all’ex Tribunale, Fuori Uso 2016 avrà a disposizione una sede operativa nel nuovo spazio dell’Associazione Culturale “Arte Nova”, nonché nuova sede della Galleria Cesare Manzo, in via Galilei a Pescara.

«Torna con Fuori Uso una manifestazione internazionale – osserva Cesare Manzo – e torna con un dato inedito come l’idea di coinvolgere le Accademie. Il primo Fuori Uso si tenne nel ’90 all’Aurum e fino al 2003 sono state tutte edizioni consecutive, tanti i nomi internazionali che siamo riusciti a mettere insieme e anche a scoprire. Fuori Uso 2016 sarà un appuntamento fondamentale perché alimenta costruttivamente il dibattito sull’arte contemporanea italiana contando sul dialogo tra artisti e accademia. Una mostra di grande effetto che prosegue un percorso culturale storicizzato e che segnerà una nuova via per il rapporto tra Pescara e l’arte contemporanea».

 

Un ritorno di Fuori Uso dopo quattro anni, oltretutto in un luogo che ambisce a diventare contenitore culturale e area di rinascita di pregio, che rimarca il sodalizio tra Pescara e l’arte contemporanea. Un’edizione in cui ci  sarà spazio per l’arte in tutte le sue forme, con una particolare attenzione verso il cibo. Cibo, che diventa metafora di arte, grazie alla collaborazione con alcuni giovani e talentuosi chef, come Daniele D’Alberto, Emergente Abruzzo 2014 ed executive di BR1 cultural space di Montesilvano Colle, che sta ideando una istallazione dedicata al cibo, proprio per Fuori Uso 2016.

 

«Il ritorno di Fuori Uso che ufficializziamo oggi riprende una trama interrotta – afferma il sindaco Marco Alessandrini –, la trama della vocazione culturale, con particolare riferimento all’arte contemporanea che è valsa a contraddistinguere in passato la città nel panorama nazionale e anche internazionale. Siamo molto felici che Fuori Uso ritorni e riprenda questa trama da un luogo molto particolare qual è l’ex Tribunale, perché il movimento della rassegna investirà tutta una porzione di città che per anni è stata l’epicentro della movida locale. La città è policentrica e Pescara ha tanti poli di attrazione, siamo sicuri che fino a settembre ce ne sarà uno robusto e frequentato qui nell’ex Tribunale. Voglio infine dare atto a Cesare Manzo che da quando ha fondato Fuori Uso continua ad essere un laboratorio sempre in moto per promuovere l’arte contemporanea nelle sue varie forme e pronto a scoprire e formare giovani talenti. Dobbiamo ringraziare anche la Regione e la Fondazione PescarAbruzzo che sono parte di questo recupero che aiuterà Fuori Uso a riprendere il suo cammino».

 

«Come proposta culturale abbiamo il dovere di tenere presente le cose storiche amate dalla città – aggiunge l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – questo anche per un altro fattore: Fuori Uso è una delle poche iniziative artistiche che oltre al peso nazionale avuto, sia per la portata della proposta e che per l’importanza degli artisti, ha anche un forte legame con la nostra città che ha frequentato e amato ogni edizione. Era giusto riaccendere questo legame. Un altro aspetto importante è il luogo: si utilizza uno spazio importante di questa città, che oltre ad essere oggi un luogo “off”, ha una posizione strategica nella nostra storia ed è stato un fulcro di vita nel suo passato. L’auspicio è proprio questo, che l’esperienza di Fuori Uso continui e che si riaccenda il destino della struttura che lo ospita e di cui ci faremo promotori».

 

«Questo ritorno a Fuori Uso è un atto dovuto a Cesare Manzo e alla nostra città – aggiunge l’assessore al Patrimonio Culturale Paola Marchegiani – che grazie agli storici Fuori Uso ha posto attenzione a qualcosa di culturalmente nuovo che prima non era a portata di mano. Rifarlo oggi significa riconoscergli questo valore e bisogna sottolineare l’importanza formativa che la sua attività ha rappresentato per tanti giovani, che hanno sempre creduto a Fuori Uso e che oggi sono il motore di questa nuova sfida».

 

Una tradizione da mantenere e rilanciare, quella di Fuori Uso, anche per la Regione, come spiega Moreno Di Pietrantonio, presidente del Pd di Pescara e consigliere del presidente della Regione per i grandi eventi, che spiega: «Ripartiamo con Fuori Uso, creatura di Cesare Manzo, che continua grazie a lui, alla creatività di sua figlia Candia e sostegno dei tanti talenti che nel corso degli anni Cesare ha saputo coltivare e valorizzare. Quella di oggi era una sfida, in cui abbiamo creduto in tanti. Una sfida vinta, perché da oggi Fuori Uso riparte con nuova linfa, anche da parte della Regione, tanto che vi porto i saluti del presidente Luciano D’Alfonso, convinto sostenitore dell’importanza dell’arte per valorizzare Pescara e l’intero Abruzzo».

 

A sostenere questo il progetto artistico di Fuori Uso, anche per diversificare l’offerta turistica La Camera di Commercio di Pescara. «La Camera di Commercio di Pescara – conferma il presidente Daniele Becci – ha inteso dare un segnale di condivisione dell’iniziativa, attraverso una compartecipazione economica, alla luce dell’esternalità positiva derivante dal miglioramento dell’attrattività turistico-culturale del territorio. Fuori Uso ha contribuito negli anni a valorizzare autori emergenti, che hanno segnato il panorama dell’arte contemporanea, conferendo un indiscusso valore aggiunto all’offerta culturale, sociale e turistica della nostra regione».

 

Tutti gli artisti di Fuori Uso 2016:

 

Riccardo Benassi, Sara Carraro, Lorenzo Lunghi, Alessandra Pioselli (Accademia di belle arti di Bergamo)

Francesca Grilli, Asia Giannelli, Piero Deggiovanni; Luigi Presicce, Mimì Enna, Lelio Aiello (Accademia di belle arti di Bologna)

Pantani-Surace, Matteo Coluccia, Stefano Giuri, Cecilia Guida; Paolo Parisi, Lori Lako, Irene Lupi, Pier Luigi Tazzi (Accademia di belle arti di Firenze)

Perino & Vele, Rachele Sabatino, Sevi e Tonti, Alberto Dambruoso (Accademia di belle arti di Foggia)

Alfredo Pirri, Mattia Abballe, Annamaria Tanzi, Marco Tonelli (Accademia di belle arti di Frosinone)

Enzo De Leonibus, Gioele Pomante, Eliano Serafini, Domenico Spinosa; Italo Zuffi, Simone Camerlengo, Manuele Ianni, Cecilia Canziani (Accademia di belle arti L’Aquila)

Gianni Caravaggio, Alessandro Mazzatorta, Giacomo Monza, Rachele Ferrario; Marco Cingolani, Alessandro Boscarini, Giulia Trivelli, Giulio Ciavoliello; Gabriele Di Matteo, Gao Lan, Wang Haotian, Elisabetta Longari (Accademia di belle arti di Brera)

Adrian Paci, Cecilie Hjelvik Andersen, Isabella Benshimol – Mati Jhurry, Caterina Iaquinta (Nuova Accademia di Belle Arti – Milano NABA)

Moio & Sivelli, Alessandro Minervini, Girolamo Viola, Chiara Pirozzi (Accademia di belle arti di Napoli)

Stefania Galegati Shines, Genuardi/Ruta, Marcello Carriero (Accademia di belle arti di Palermo)

Donatella Landi, Lucia Bricco, Adelaide Cioni, Cecilia Casorati (Accademia di belle arti di Roma)

Pierluigi Calignano, Martina Cara, Valeria Secchi, Sonia Borsato (Accademia di belle arti Mario Sironi – Sassari)

Mario Airò, Emanuele Marullo, Gabriele Nicola; Simeone Crispino (Vedovamazzei), Mohsen Baghernejad Moghanjooghi, Vincenzo Napolitano Matilde Galletti (Accademia Albertina di belle arti – Torino)

Luigi Carboni, Lavinia Cestrone, Alessia Neri, Umberto Palestini; Matteo Fato, Marco Bacoli, Danilo Giuseppe Sciorilli, Alberto Zanchetta; Giuseppe Stampone, Kane Caddoo, Claudio Zorzi, (Accademia di belle arti di Urbino)

Nemanja Cvijanovic, Martin Verdross Collettivo del corso di Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive / Accademia di Belle Arti di Venezia, Riccardo Caldura (Accademia di belle arti di Venezia)

Luca Trevisani, Marco Rizzardi, Valentino Russo, Angela Vettese (Università IUAV di Venezia).

 

A proposito di turismo, non poteva mancare anche all’anteprima il connubio arte e cibo. Due modi diversi di impiegare la creatività, con un obiettivo comune: emozionare. Nell’attesa di ammirare anche l’istallazione di cibo, creata esclusivamente per Fuori Uso, che prenderà corpo nel corso della rassegna, lo chef Daniele D’Alberto ha reso “gustosa” l’arte attraverso alcune proposte culinarie d’autore: zuppetta di pomodoro e caprino; supplì di riso, carente viola e arancio; ricotta, rucola e cacao; Fusilloro, fagiolini e limone.

 

Tra gli sponsor di Fuori Uso:  BR1 Cultural space, Tenuta I Fauri, Reginella d’Abruzzo, La carta del pane-Casalforno, Generali, Pepe, Univisual, Bar76, Hotel Salus, On Dispay, Bosica, Simoncelli, Green Store, Madreimpianti, Publish.it, Danilo Tracanna Studio.

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