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L’Ambito Territoriale Sociale n° 29 “Foro – Alento” (Ats), formato dai Comuni associati di Bucchianico, Casacanditella, Casalincontrada, Fara Filiorum Petri, Francavilla al Mare, Miglianico, Ripa Teatina, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marrucina, Torrevecchia, Vacri, Villamagna, con Ente d’Ambito Sociale (Eas) il Comune di Francavilla al Mare, è stato selezionato dall’Inps – Gestione Dipendenti Pubblici – nell’ambito del progetto “Home Care Premium” per il finanziamento di progetti di welfare innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare.

Questo nuovo progetto si aggiunge agli altri interventi già in atto nel territorio dell’Ambito quali il Piano di zona dei servizi sociali; il Piano per il diritto allo studio 78/78; il Piano locale per la non autosufficienza; il Piano assistenza ai soggetti affetti da Sla; il Piano per la famiglia di cui alla Legge regionale n° 95/95, a dimostrazione della centralità delle Politiche Sociali nell’azione amministrativa e della capacità di programmare, ricercare e accedere a nuove fonti di finanziamento. In questo triennio, il lavoro della politica e della struttura amministrativa dell’Ente ha di fatto cambiato rotta alle Politiche Sociali del territorio. Si prospettava un futuro caratterizzato dal taglio dei servizi e dall’impossibilità di qualificarli ed invece oggi si riesce a conservare importanti standard qualitativi e quantitativi e ad investire anche nel miglioramento dei modelli di governance e di procedure innovative.

Il progetto consentirà l’investimento di ulteriori 400 mila euro in servizi sociali per il territorio e la sperimentazione di nuovi modelli di governance e procedure innovative, tra le quali l’accreditamento della rete dei fornitori e la realizzazione di un sistema informativo integrato tra i territori e gli operatori, dedicato alla gestione complessiva del welfare dell’Ambito 29. Un ulteriore vantaggio determinato dalle modalità di governance del progetto è legato alla contribuzione obbligatoria del registro per le assistenti familiari, che in quanto unico canale a disposizione dell’utente per accedere al servizio domiciliare, favorirà la qualificazione professionale e il processo di emersione del lavoro nero.

Il progetto “Home Care Premium” è diretto quindi agli iscritti all’Inps – Gestione Dipendenti Pubblici, pensionati della Pubblica Amministrazione e ai loro familiari di primo grado in condizione di non autosufficienza. Con il progetto, l’Inps si rivolge ai soggetti che definisce “Ne Ne”, né troppo poveri per accedere ai servizi pubblici, né troppo abbienti per poter sostenere economicamente interventi privati di assistenza. Il progetto durerà 12 mesi e ha lo scopo non solo di sostenere e definire interventi diretti assistenziali in beni e servizi, ma anche di supportare la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse allo status di non autosufficienza proprio e dei propri familiari. In questa ottica è quindi previsto un ampio spazio di intervento a carico dell’Istituto dedicato alle Attività di informazione, consulenza e formazione dei familiari e dei care givers.

I principali benefici previsti dal progetto sono: prestazioni prevalenti, ovvero contributi economici, erogati direttamente da Inps ex Inpdap, in relazione al bisogno e alla capacità economica della famiglia; prestazioni integrative, ovvero servizi di sollievo domiciliare, frequenza centri diurni, servizi di trasporto e accompagnamento, consegna pasti, installazione ausili e demotica, a cui l’Inps riconoscerà per ogni soggetto assistito un contributo annuo variabile.

Il progetto prenderà avvio per la fase di arruolamento dei casi dopo la pubblicazione dell’avviso da parte dell’Inps che avverrà entro questo mese: i programmi socio-assistenziali dei singoli utenti, di durata annuale, avranno inizio dopo circa due mesi dalla pubblicazione dell’avviso. Il tetto degli utenti attivi è previsto per 50 ex Inpdap e/o loro congiunti conviventi e/o loro familiari di primo grado non autosufficienti che dovranno essere residenti nei Comuni dell’Ente di Ambito Sociale n° 29 Foro Alento. Un utente, che incrociando il punteggio massimo della valutazione di bisogno e con Isee al di sotto di 4 mila euro, potrà beneficiare di 1.300 euro al mese.

Della governante del progetto è titolare il Comune di Francavilla al Mare in qualità di Ente di Ambito Sociale che potrà Investire in modelli e procedure (comunicazione istituzionale, informatizzazione, valutazione del bisogno, ecc.), 90 mila euro e impiegherà il personale dell’Ente e dei servizi sociali professionali per l’attività amministrativa nonché quella di valutazione degli utenti e per la redazione del programma socio-assistenziale condiviso con la persona non autosufficiente e la sua famiglia, che dovrà poi essere approvato dall’Inps.

Per tutte le informazioni relative all’avvio del progetto, la valutazione e la presa in carico è attivo lo sportello sociale informativo presso il Servizio di Segretariato Sociale di ogni Comune oppure presso lo sportello dei servizi sociali del Comune di Francavilla al Mare. All’interno dei siti istituzionali dei Comuni saranno pubblicati gli avvisi per gli utenti ed ogni altro atto che governerà la varie fasi delle attività.

“È un anno che lavoriamo sul progetto che è stato fondato dall’Ambito 29 – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Francavilla, Francesca Buttari – io parlo come capofila. Il progetto si rivolge ai dipendenti e ai pensionati Inps e ai parenti di primo grado. Ha un’assistenza domiciliare innovativa e c’è tutta una serie di servizi innovativi. Il bisogno viene preso in carico a 360°. Un persona con il fabbisogno massimo può arrivare a beneficiare dall’Inps fino a 1.300 euro. Abbiamo seri intenti, qui ci sono dei vantaggi quantitativi. Il progetto dà al Comune d’ambito 40 mila euro, questo ci permette di attivare delle governance innovative con una piattaforma informatica dedicata al progetto. Poi avvieremo un bando pubblico con una serie di procedure di accreditamento dotando gli utenti di un voucher per usufruire dei servizi che ritengono giusti. Questo è un elemento importante per permettere di affrontare le sfide che ci aspettano.

Si fronteggia il lavoro nero, si registrano le badanti che devono essere assunte. Se non si è in banca dati ci si deve iscrivere attraverso il sito dell’Inps, il dipendente o il pensionato è già iscritto, mentre il parente di primo grado si deve iscrivere. Ci si può rivolgere al servizio sociale di tutto l’ambito o a quello del Comune di Francavilla. Facciamo questo progetto perché l’Inps ce lo chiede e anche per dare dignità al lavoro che il Comune sta facendo. Di iniziative ne facciamo tante, questa ha una risonanza maggiore perché c’è l’Inps di mezzo. Si deve dare dignità non solo alla politica ma a tutta la struttura amministrativa. C’è una serie di persone che lavorano seriamente. Noi cercheremo di ripetere l’esperienza e ad ingrandirci. Al di la degli assistiti questo progetto ci permette di confrontarci con livelli di governance a livello gratuito. Sono molto contenta perché in questo modo possiamo lasciare un passo in avanti a livello di organizzazione”.

“Sul territorio – ha aggiunto Federica Montanaro, intervenuta in rappresentanza del Comune di Casalincontrada – vogliamo dare la maggior visibilità possibile a questo progetto, anche per far sapere a chi ha bisogno che c’è questo servizio. Il progetto è impeccabile ed ha un’ottima struttura dietro”.

Paul Pett