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“Potrebbero essere addirittura 300 i presunti profughi che sembra siano già in viaggio verso l’Abruzzo per raggiungere la provincia di Pescara, forse Cepagatti, entro questo pomeriggio. Un arrivo, al solito, tenuto assolutamente segreto, al fine di non sollevare polveroni, e di non permettere alla popolazione di essere informata, un comportamento assurdo, inconcepibile e inaccettabile: com’è possibile che né la Regione Abruzzo, né le amministrazioni locali sentano lo scrupolo di approfondire la problematica, di avvisare i cittadini, com’è loro diritto, di rendere noti numeri, cifre, presenze? Com’è possibile che dei cittadini da domani rischino di svegliarsi con 300 presunti profughi, di cui non sappiamo nulla, né provenienza, né generalità, come nuovi vicini di casa e non abbiano la possibilità di saperlo? Forza Italia esprime una dura condanna su una gestione surreale di tale situazione e, ovviamente, giriamo alla Prefettura di Pescara i nostri quesiti, ovvero: quanti sono gli immigrati in arrivo su Pescara? E dove verranno dislocati? E soprattutto, come verranno controllati a tutela della popolazione?”. A sollevare il ‘caso’ è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri informato della novità.

“L’assenza delle Istituzioni locali e regionali sul nostro territorio continua a essere vergognosa e scandalosamente eclatante – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Appena un mese fa il centro-destra è riuscito a sventare lo sbarco a Pescara di 100 presunti profughi, destinati addirittura a essere ospitati in un albergo sulla riviera sud, proprio a inizio stagione balneare. Attraverso una mobilitazione generale del territorio, a partire dal quartiere e dalle categorie produttive interessate, e grazie alla collaborazione di uno dei proprietari della struttura alberghiera, contrario all’arrivo, il provvedimento è saltato, anche perché la struttura individuata dalla cooperativa romana di turno è risultata non adeguata allo scopo, ed è stato il Prefetto in persona ad annullare l’aggiudicazione, rivelando una non comune sensibilità nei confronti delle esigenze del territorio. Quella è stata però anche l’occasione per chiedere trasparenza sulle procedure adottate ovunque per l’ospitalità di persone che, nella stragrande maggioranza dei casi, non stanno fuggendo da luoghi di guerra, ma fuggono dalla povertà alla ricerca di condizioni di vita migliori, persone alle quali va la nostra solidarietà, ma è evidente che l’Italia, men che meno l’Abruzzo e la nostra provincia, non possono ospitare tutti, non disponiamo né delle risorse, né delle strutture, né di una classe dirigente regionale e locale capace di gestire un’emergenza di simili dimensioni. Purtroppo ad un mese dal ‘caso’ Pescara, siamo punto e a capo e della trasparenza neanche l’ombra: è notizia di stamane che cinque pullman provenienti dalla Sicilia, con a bordo circa 250-300 presunti immigrati, stia arrivando in Abruzzo, scortato da Polizia  e mezzi di soccorso sanitario, per portare le 300 unità in una struttura di accoglienza in provincia di Pescara, addirittura, sembrerebbe, nell’Istituto comprensivo di Villa Reia di Cepagatti, dunque in una scuola momentaneamente chiusa per le vacanze estive. L’allarme tra la popolazione è già scattato e da ore siamo bersagliati dalle chiamate di decine di cittadini che non riescono ad avere notizie confermate, ma sono ovviamente spaventati dall’alone di mistero che circonda questi sbarchi. Perché ciò che spaventa è il non poter sapere, il non poter essere informati, che suscita mille interrogativi: perché nessuno ha avvisato la città, o eventualmente i territori, di questi arrivi? Se la procedura è assolutamente regolamentare, perché la gente non deve e non può sapere se a due passi da casa, tra qualche ora, si ritroverà con 300 immigrati di cui ignora origine, professione, volontà e futuro? Perché né il sindaco eventualmente interessato, né, cosa ancor più grave, la Regione stanno informando la popolazione? Purtroppo l’Abruzzo sta pagando caro la non-gestione dell’emergenza da parte della giunta D’Alfonso che, a capo chino, subisce qualunque disposizione romana, ai danni dei cittadini. Ovviamente riteniamo che la chiarezza sia fondamentale – ha ribadito il capogruppo Sospiri -: chiediamo dunque alla Prefettura di Pescara di sapere quanti sono effettivamente i presunti profughi da stamane in viaggio verso Pescara e la sua provincia; chi sono, ovvero qual è la nazionalità degli immigrati destinati sulle nostre terre? Chi ha controllato e acquisito le generalità di tali soggetti? Inoltre, dove verranno ospitati, ossia in quale struttura, e dove, dunque in albergo, in alloggi privati, o se è vero che andranno in una scuola di Cepagatti o se altre città saranno interessate dallo sbarco. E nel caso, una scuola è adeguata a questo genere di accoglienza? E per quanto tempo resteranno nella nostra provincia? Infine, chi garantirà il controllo di tali immigrati nel periodo della loro permanenza? Ci attendiamo risposte concrete entro poche ore, in caso contrario Forza Italia è pronta a riaprire ovunque i propri presidi, a sostegno dei diritti dei cittadini abruzzesi”.

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