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Si è conclusa nel migliore dei modi la decima edizione di Funambolika e i numeri parlano chiaro: cinque produzioni internazionali, di cui due prime assolute per l’Italia, e un totale di 15 serate: tutto esaurito ogni sera, con oltre 4000 biglietti venduti in una settimana. Questi le cifre record del decennale di un festival che consacra Pescara capitale mondiale del circo.

Funambolika si riconferma dunque come un appuntamento chiave con cui tutto l’Abruzzo riesce ad essere sotto gli occhi del mondo, in nome delle ricerca artistica e della spettacolarità popolare.  Oltre al pubblico locale, numerosi sono stati gli appassionati del settore e gli operatori italiani e stranieri che come ogni anno hanno raggiunto Pescara alla scoperta di novità assolute.

Ed infatti la qualità innovativa di Funambolika riesce a trascendere il circo: “negli spettacoli che facciamo scoprire, il circo si fonde con la musica, la danza, le arti visive – spiega il fondatore Raffaele De Ritis, presidente in carica dell’Ente manifestazioni – ma parlando a chiunque. Quest’anno siamo riusciti ad affascinare le famiglie addirittura con la ricerca musicale ispirata a John Cage, attraverso il linguaggio dell’acrobazia. Come ha giustamente scritto l’economista Pier Luigi Sacco, docente ad Harvard, Funambolika é la sperimentazione per tutti“.

Il programma del Festival internazionale del nuovo circo é stato completato da corsi per bambini, master classe per professionisti da tutta Europa, cineforum, grazie a sinergie con realtà del territorio quali il Flaiano Film Festival, il Florian Metateatro, il Circo della Luna.

Il clou é stato il Gran Gala du Cirque, lo scorso 30 giugno, che ha saputo registrare il tutto esaurito. Uno spettacolo unico al mondo allestito per Pescara con artisti in esclusiva dal Moulin Rouge, da MonteCarlo e dal Cirque du Soleil. Il Gala si é riconfermato come la più prestigiosa serata di arte circense programmata in Italia, con un teatro monumento D’Annunzio gremito in ogni ordine.

Il progetto é inoltre riuscito nella sua sostenibilità economica: “con gli incassi riusciamo a sostenere i costi artistici – ha precisato De Ritis – mentre il riconoscimento del Mibact come festival di interesse nazionale ci permette di completare il budget”.