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In un sistema economico in cui la qualità di vita dei cittadini anziché migliorare stenta fortemente ad affermarsi, è fondamentale cogliere appieno l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dei servizi erogati in ambiti delicati e complessi quali quelli gestiti dall’Azienda speciale per i servizi sociali.

La valutazione della qualità dei servizi rappresenta un tema centrale per la crescita e lo sviluppo dell’ Aziende speciale , nonché un fattore importante per la costruzione di fiducia e credibilità , affinchè possa diventare un interlocutore priviliegiato nall’interno della rete dei soggetti interessati ad erogare servizi sociali in un ambito più esteso, anche in vista del nuovo percorso di unificazione dei servizi, in accoglimento dell’esito referendario.

Alla luce di integrazioni e modifiche in capo all’Azienda speciale con la gestione di ulteriori funzioni, è ovvio che si rende evidente la necessità di mantenere un virtuoso rapporto strutturale tra spesa per il personale e spesa corrente complessiva, a fronte dei servizi erogati.

Il Partito Democratico intende fare chiarezza sugli strumenti di governance dell’Azienda speciale, quali gli obiettivi perseguti, quali i criteri seguiti nella rotazione degli incarichi, quali quelli nella riallocazione dei sette dipendenti, due dei quali licenziati. Ricordiamo che ad oggi è pesantemente rimasta inascoltata o disattesa la richiesta presentata dalle sigle sindacali di un tavolo di concertazione con l’ente.

In accoglimento a quanto stabilito dalle linee guida elaborate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), relativamente ad un’ampliamento di dati da pubblicare anche attraverso un più efficace coinvolgimento dei portatori di interesse, il Partito Democratico vuole avviare un percorso di maggiore trasparenza all’interno dell’ente strumentale, in termini di comprensibilità dell’azione dei soggetti pubblici sotto diversi profili e di semplicità in modo da consentire la conoscenza reale dell’attività svolta e il controllo sulla stessa. Questo affinchè la gestione unitaria a regime integrato garantisca un impiego ottimale delle risorse finanziare e umane, che devono essere valorizzate e impiegate per la loro specificità, in maniera da innescare un ampliamento di capacità di assorbimento della domanda in termini di maggiore erogazione ed efficacia dei servizi prestati sul territorio.

Purtroppo, ci risulta che in applicazione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione, si sia dato mandato di rotazione di incarichi e competenze limitatamente alle figure dirigenziali e subdirigenziali, in attribuzione alla sola macrostruttura tecnica, contravvenendo le raccomandazioni riportate sulle stesse linee guida dell’ANAC, in base alle quali la rotazione non si applica nel caso in cui lo spostamento dei dipendenti comporti la sottrazione di competenze professionali specialistiche da uffici cui sono affidate attività ad elevato contenuto tecnico. Questo ovviamente per evitare di creare una situazione deficitaria di figure tecniche, cui invece in maniera illogica, e a spese della collettività, si è dato seguito, adottando quale soluzione il ricorso ad assunzioni esterne per il profilo specifico. Pertanto è ragionevole chiedersi se le scelte sin’ora fatte, relativamente anche alle continue revisioni della pianta organica, siano realmente finalizzate alla semplificazione, al miglioramento organizzativo, alla funzionalità dei servizi erogati, alla valorizzazione delle risorse umane e all’accrescimento della trasparenza interna ed esterna.

Tra l’altro si è già in forte ritardo omissivo nell’attività di gestione e di controllo interno delle performancein applicazione della L.n. 213/12, che tra i controlli esplicita, anche quello sugli organismi gestionali esterni all’ente, in particolare le società partecipate, e il controllo della qualità dei servizi.

In realtà le necessità valutative possono aprire le porte a processi di innovazione e sperimentazione, ad esempio la cartella sociale informatizzata, l’implementazione di un sistema che monitora in tempo reale i volumi di attività dei servizi, il carico di lavoro degli operatori, il numero e la tipologia di utenza, il monitoraggio su tutti i servizi principali.

Per interpretare correttamente il rapporto tra Comune ed Azienda Speciale e soprattutto cogliere le strategie di gestione di un servizio pubblico in capo a quest’ultima, è stata predisposta un’interrogazione a firma del gruppo consiliare del PD, relativamente al funzionamento dell’attività ordinaria dell’organizzazione, al suo organigramma aziendale, al miglioramento dell’operatività delle filiali e all’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali.