Non c’è pace a Pescara. Continua il periodo buio del club biancazzurro, battuto a domicilio anche dallo Spezia in un finale thrilling che ha il sapore di beffa. La rete di Valentini al 94’ certifica con tutta evidenza una crisi che, al netto di sfortuna e viste arbitrali, è evidente già da qualche settimana. Squadra allo sbando e senza identità e gioco: i capi d’accusa nei confronti del tecnico sono molteplici, ma nessuna sentenza di condanna è stata pronunciata.
Marco Baroni resta in sella al Delfino, dunque. Il Pescara è penultimo a quota 10 punti insieme a Crotone e Vicenza, dietro ha solo il Latina travolto per 1-4 nel derby interno con il Frosinonefrutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte con 18 gol fatti e 21 subiti (seconda peggior difesa del campionato con il Varese dietro al Trapani con 23 gol al passivo), ma il cambio di panchina non arriva.
Il clima a Pescara si è fatto pesante ed il malumore dei tifosi diventa sempre più ampio. La contestazione durante la gara contro gli uomini di Bjelica, preannunciata da un durissimo comunicato della tifoseria organizzata, sembra il prologo alla fine dell’avventura di Marco Baroni sulla panchina biancazzurra. In quel di Brescia il tecnico biancazzurro avrà la prova d’appello, ma il suo destino sembra già segnato al di là delle rassicurazioni del presidente Sebastiani, anche lui con i suoi soci nel mirino della tifoseria