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Decisione sofferta, ma sgombero inevitabile. Per il Sindaco di Pescara Marco Alessandrini è l’occasione di ristabilire legalità e rispetto delle regole anche a tutele dei venditori che le regole le rispettano. In attesa che sia pronta la nuova sede del mercatino etnico, l’amministrazione sta valutanto soluzioni temporanee.

Con un blitz delle forze dell’ordine che ha preso il via poco dopo le 4, e’ stato smantellato il mercatino dei senegalesi situato nell’area di risulta delle ferrovie, a Pescara, e sono in corso le operazioni di bonifica della zona predisposte dal Comune. A supporto di polizia, carabinieri, Guardia di finanza e personale del Corpo forestale in servizio in citta’, i rinforzi arrivati da Napoli, Bari e Senigallia che si sono trovati di fronte una cinquantina di ambulanti. Nella notte i senegalesi hanno infatti promosso un presidio per assistere alle operazioni e hanno potuto contare sull’appoggio, tra l’altro, di Rifondazione comunista. Non hanno opposto, pero’, particolare resistenza, sono stati subito bloccati e la zona e’ stata transennata. Dopo venti anni di permanenza nella zona sono spariti i circa 150 banchi e gli ombrelloni sistemati sotto il rilevato ferroviario e con essi la merce contraffatta che veniva venduta all’interno del mercatino, una parte della quale e’ stata trovata anche stanotte. Sul posto sono stati recuperati, tra l’altro, i marchi taroccati da applicare sugli articoli. Oltre ai banchi (che finiranno in magazzino con gli ombrelloni usati a copertura del mercatino) c’era tutto il necessario per stazionare nell’area sia di giorno che di notte: tv, parabola, piastre per cucinare, frigorifero, carrozzine. Un blitz del genere era stato programmato nel mese di agosto del 2015 ma poi e’ stato bloccato all’ultimo minuto per regolarizzare e trovare una sistemazione alternativa agli ambulanti, e su questo sta ancora lavorando il Comune.