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“Per un sindaco sempre impegnato nel culto della propria immagine, i cantieri elettorali sono strumento prezioso e il primo cittadino di Francavilla al Mare non si sta tirando indietro con inaugurazioni, lavori e interventi in ogni angolo del territorio comunale prima dimenticato e ora, guarda caso, tornato in cima alla lista delle priorità”. E’ quanto dichiara il candidato sindaco del centrodestra Alessandro Mantini.

“Su tanti di questi lavori però  – prosegue Mantini – è doveroso fare alcune precisazioni onde evitare di gettare fumo negli occhi dei cittadini, a cominciare dalla pista ciclopedonale in fase di realizzazione nella zona nord. Il sindaco attribuendosi i meriti dell’opera dimentica di dire che l’intervento era stato ideato e progettato dal centrodestra, in particolare dall’amministrazione Angelucci nel 2002, e che lui adesso ne raccoglie l’eredità. Per quanto riguarda la nuova caserma dei Carabinieri, nell’ex sede del Giudice di Pace, in primis va sottolineato che è responsabilità del Comune se Francavilla ha perso gli uffici dell’organo giurisdizionale; inoltre sembrerebbe che l’amministrazione abbia dovuto pensare anche agli arredi perché altrimenti non si sarebbe portato a termine il trasloco da parte dell’Arma”.

“Un’altra nota dolente  – aggiunge ancora il candidato sindaco – è sicuramente il Porto turistico, per il quale il primo cittadino aveva promesso la riapertura dei lavori nel mese di marzo. Siamo arrivati a maggio ma è ancora tutto fermo con Luciani che ha tirato fuori dal cilindro una scusa incredibile: prima di ripartire ci sarebbe bisogno delle analisi dell’Arta che non sono ancora arrivate. Ma prima non lo sapeva?  Il simbolo della cantieristica elettorale è senza dubbio Piazza Sant’Alfonso per la quale anche se riuscissero a posare la pavimentazione per il 20 maggio il cantiere tornerà a fermarsi perché mancano i finanziamenti. Qualcuno però aveva promesso che i lavori non si sarebbero stoppati neanche per un minuto ma è stato già smentito.

Sul tema dei finanziamenti – conclude Mantini – Luciani continua a vantarsi di essere riuscito a trovare i fondi per i suoi importanti interventi. Anche in questo caso però omette di dire che quei fondi sono il frutto della vendita dei “gioielli di famiglia” del Comune come Alento Gas, eredità, anche questa, del centrodestra”.

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