Al Teatro Marrucino di Chieti è stato tracciato il resoconto della Stagione di Prosa ed è stata presentata contestualmente la Stagione Lirica alle porte.
La Stagione di Prosa 2016, appena conclusa, ha proposto al pubblico un cartellone ricco di appuntamenti imperdibili, nomi importanti del teatro italiano e classici intramontabili della letteratura europea.
La scelta fatta insieme all’ASC Abruzzo si è rivelata una scelta riuscita, dal momento che ogni recita ha riscosso un importante successo in termini di pubblico e presenze.
Il Teatro Marrucino si è confermato punto di riferimento dell’offerta territoriale, contribuendo ad ampliare il dibattito culturale, grazie anche agli incontri con il pubblico, occasioni preziose per avvicinare il teatro ai suoi fruitori.
La Stagione è stata inaugurata dal più amato musical italiano, Aggiungi un posto a tavola con La Compagnia dell’Alba ed una straordinaria Giuliana De Sio ha portato in scena il dramma della follia, raccontato nel testo di Annibale Ruccello Notturno di donna con ospiti. Massimo Venturiello e Tosca hanno regalato al pubblico del Marrucino una brillante trasposizione teatrale della famosissima pellicola di Charlie Chaplin Il grande dittatore, adattandola per il palcoscenico mentre due grandi interpreti del teatro italiano, Andrea Giordana e Geppy Gleijeses hanno affrontato un classico della letteratura italiana con Il Bugiardo di Carlo Goldoni. La stagione si è conclusa con due grandi capolavori della letteratura europea Il malato immaginario di Molière, con la regia di Ugo Chieti e I Duellanti di Joseph Conrad con Alessio Boni e Marcello Prayer.
“Il Teatro della Prosa è stato un grande successo – ha sottolineato il presidente del Consiglio di Amministrazione del Teatro Marrucino, Cristiano Sicari – con un incremento di 500 unità di pubblico, lo dico con grande soddisfazione. L’occasione è particolarmente utile per segnalare un altro dato importante del Teatro della Prosa: la collaborazione con la Scuola con il Teatro Scuola ed il Teatro Ragazzi. Questo aspetto ha fatto registrare delle presenze per 2.173 unità. L’ultimo spettacolo del Teatro Ragazzi ha avuto la presenza di Fabio Spadoni che è un portatore di disabilità e vedendo lo spettacolo la sua disabilità non è stata per niente percepita. I ragazzi hanno visto questo spettacolo senza sovrastrutture, mi dispiace di non aver pubblicizzato a dovere l’evento. Abbiamo quindi avuto questa stagione di Prosa molto interessante, realizzata con grande ampiezza. Siamo riusciti a migliorare le presenze, abbiamo superato le 2 mila unità, vogliamo ancora migliorare questo aspetto oltre alla qualità degli interpreti. Nel prossimo cartellone avremo la presenza di Michele Mirabella e Giancarlo Del Monaco, queste persone daranno valore alla qualità del cartellone e si spera di attrarre pubblico. Un ringraziamento va innanzitutto al Comune di Chieti che ci è vicino, alla Regione Abruzzo che ha dimostrato grande attenzione e grande vicinanza al territorio, un ringraziamento anche al Ministero per i bandi a cui abbiamo partecipato. Il Teatro è una realtà complicata, molto fragile sotto diversi punti di vista e quindi abbiamo bisogno di queste vicinanze. Ringrazio anche tutte le maestranze e coloro che ci mettono quotidianamente il loro impegno. È il mecenatismo che fa andare avanti la cultura, oggi il mecenatismo è a carico degli Enti pubblici, stiamo cercando di attrarre anche il privato. In questo senso stiamo lavorando, abbiamo dei contributi importanti. L’idea di aver inserito nella Stagione Lirica un’opera di Salieri per noi è un elemento importantissimo e qualificante. L’ambizione del programma che presentiamo è un appello che rivolgiamo alla Pubblica Amministrazione affinché ci sostenga, questo appello sono sicuro che non cadrà nel vuoto. Tra le nuove proposte si cerca di fare Teatro in luoghi diversi dal Teatro. Dobbiamo essere protagonisti, poi l’area metropolitana non deve essere una parola nuova ma la si può riempire di contenuti. Il bicentenario del 2018 per noi rappresenta un banco di prova importante, ma anche l’opportunità per la città e per la regione per avviare delle sinergie importanti”.
La Stagione Lirica 2016 del Teatro Marrucino porterà in scena grandi titoli del repertorio operistico italiano, proponendo tre capolavori differenti per stili ed epoche, che tracciano un itinerario nella storia dell’opera lirica italiana, passando dal gusto tardo barocco e classico a quello romantico, fino ad arrivare alla scrittura più moderna. Saranno in cartelloneLa Traviata di Giuseppe Verdi (14 e 16 ottobre), La suola de’ gelosi di Antonio Salieri (20 novembre) e Tosca di Giacomo Puccini (9 e 11 dicembre),
Per i tre titoli la Direzione Artistica ha scelto regie prestigiose, valenti direzioni d’orchestra e cast con presenze importanti.
La Traviata di Verdi è affidata alla bacchetta di Nicola Paszkowski e alla regia di Michele Mirabella, due nomi di grande esperienza in campo lirico, il primo per aver diretto i principali titoli del repertorio lirico in Italia e all’estero ed il secondo per essersi sempre più dedicato, negli ultimi anni, alla regia d’opere con importanti allestimenti nei maggiori teatri italiani Nei tre ruoli principali artisti di consolidata esperienza, Paola Santucci nel ruolo di Violetta Valery, Raffaele Abete nel ruolo di Alfredo e Valdis Jansons, in quello di Giorgio Germont. Anche l’allestimento sarà di grande prestigio e sarà realizzato con scene e costumi di Alida Cappellini e Giovanni Licheri.
Perla produzione della Scuola de’ gelosi di Salierila Direzione Artistica ha messo in campo importanti collaborazioni. L’opera, infatti, sarà realizzata in coproduzione con la Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi el’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino selezionerà e formerà gli artisti del cast. La direzione sarà di Giovanni Battista Rigon, considerato uno dei migliori direttori rossiniani, la regia di Italo Nunziata uno dei più apprezzati registi d’opera italiani con le scenografie di Andrea Belli.
Tosca di Puccini sarà firmata alla regia del grande Giancarlo del Monaco mentre, a dirigere l’orchestra, ci sarà il Maestro Davide Crescenzi. I tre ruoli principali saranno affidati a tre cantanti tra i più apprezzati in Italia e all’estero quali Gabrielle Moulhennel ruolo di Floria Tosca, Rubens Pelizzari, nel ruolo di Cavaradossi e Giuseppe Altomare in quello Scarpia. Le scenografie sono di William Orlandi.
Le Orchestre a cui saranno affidate le tre opere sono L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara, in collaborazione con il Teatro Marrucino, per la Traviata, l’ Orchestra I Virtuosi Italiani di Verona per La Scuola de’ gelosi e la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche per la Tosca.
“In prima battuta vorrei ringraziare il Consiglio di Amministrazione che mi ha permesso di pianificare con largo anticipo il programma – ha detto il direttore artistico della Deputazione del Teatro Marrucino, Ettore Pellegrino – questo mi ha permesso di costruire una rete molto importante. Facendo rete si cercherà di incrementare i risultati. L’opera di Salieri andrà in scena il 20 di novembre, è la seconda del cartellone. Si farà uso dei manoscritti, questa opera fa parte del Maggio Musicale Fiorentino che ha due importanti scuole di canto. Questa opera sarà il nostro punto forte. È un’occasione per valorizzare i virtuosismi italiani. Inaugureremo la stagione con una Traviata di Michele Mirabella, sarà una bella apertura per il teatro Marrucino, in quell’occasione ci sarà un allestimento molto brillante e congeniale alla nostra struttura. Questa opera verrà messa in scena anche grazie alla collaborazione del Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, quindi è importante la collaborazione con le istituzioni della nostra area metropolitana. Abbiamo dato tutto con grande entusiasmo e cerchiamo di portare a casa un bel risultato. Chiuderemo con una Tosca. Giancarlo Del Monaco è figlio di Mario ed è un regista che varca la soglia dei migliori Teatri del Mondo. Cerchiamo di offrire il meglio possibile per questo Teatro. Per quanto riguarda la Tosca, ci sarà la collaborazione con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, questo perché le Marche hanno stretto una collaborazione con due regioni limitrofe: l’Abruzzo e l’Umbria”.
Paul Pett