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La conferma della sentenza di primo grado: 30 anni di reclusione. E’ quanto chiesto dal procuratore generale Como in Corte d’assise d’appello di L’Aquila. Le prove a carico di Vincenzo Gagliardi sono schiaccianti. E’ stato lui a premeditare l’omicidio di Carlo Pavone, l’ingegnere informatico di Montesilvano