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“A volte bisogna ripartire dal basso per tornare più in alto”. Il calcio regala sentieri tortuosi, qualcuno si perde ed altri, dopo tanta fatica, trovano la strada giusta. Anche se hai qualità da vendere, grinta e un cuore grande così. Le parole di Donato Giampietro, l’agente che lo segue nella sua crescita professionale, fotografano il percorso di Ivan Varone, ripartito dal basso per imporsi nel calcio che conta.

“Ho tante rivincite da prendermi”, dice lui. Non con arroganza – non fa parte di lui – ma con determinazione. La stessa che la scorsa estate lo ha portato a Chieti, in Serie D. Altri al suo posto avrebbero vissuto il trasferimento come un declassamento, ma non lui. Con grande forza d’animo e con riconosciuta professionalità si è rimesso in gioco. E sta vincendo la sua personale scommessa. Dei neroverdi è il faro, lui che nonostante la giovane età ha già avuto esperienze importanti. Non ha saltato una gara (29 presenze) ed ha già sfornato 4 assist e regalato 11 gol al popolo teatino. Undici, come le squadre di categoria superiore, non solo italiane, che lo corteggiano. Lui non ci pensa e continua a lavorare sodo.

“Ho fatto la scelta giusta la scorsa estate, ne sono sempre più convinto”, dice Ivan, nonostante la stagione del Chieti non sia propriamente in linea con le aspirazioni generali della scorsa estate. “Era importante per me fare una stagione intera in uno stesso club per avere continuità e a Chieti mi sto trovando alla grande con tutti. Ho conosciuto persone di cuore, veramente fantastiche, e vivo l’ambiente come se fossi qui da anni”. Il suo segreto è la semplicità. “E le persone che mi sono sempre vicine. La mia ragazza, Donato Giampietro, la famiglia, Carlo Di Renzo e Celestino Natale. Ma potrei dire tanti altri”, sorride. La dirigenza neroverde ha puntato molto su di lui (“ringrazio il d.s Trovarello che mi ha fortemente voluto”) ed Ivan sta ripagando la fiducia con prestazioni doc. “Ed è solo l’inizio”, scherza.

In campo è una furia. Qualità mai fine a se stessa e quantità a servizio del collettivo: in Serie D è un top player. Lo era prima di questa stagione, figuriamoci adesso dopo performance sempre abbondantemente sopra la sufficienza con picchi di eccellenza. Davvero un giocatore di categoria superiore. E quando si dice così, non ci si riferisce alla Lega Pro….

“Sono contento, il mio obiettivo era la doppia cifra. Ho fatto la scelta di venire a Chieti perché conoscevo il calore della gente e la voglia di calcio della città. Avevo anche altre richieste, ma ho voluto questa opportunità per rilanciarmi: Chieti mi ha fatto sentire importante. Ad inizio stagione mi ero prefissato di arrivare proprio in doppia cifra, pur sapendo che era difficile in queste categorie specialmente se non sei un attaccante. Spero in questo finale di stagione di segnare ancora ma posso anche non farlo perchè l’importante è che il Chieti raggiunga l’obiettivo che tutti vorrebbero. Certamente mi piacerebbe fare altri gol, ma di quelli che possano servire alla squadra. Sono già felice del mio score, ma posso sempre migliorare”, dice con la sua proverbiale umiltà.

E per fine campionato? “Viviamo alla giornata, pensiamo partita dopo partita. Questo campionato è strano, fare due o tre vittorie consecutive, anche se non ci siamo mai riusciti quest’anno, potrebbe cambiare la classifica”. Ma non cambierà il suo destino. Ivan Varone è pronto al grande salto. “Ora è un giocatore pronto e maturo”, chiosa Giampietro che insieme ad Ivan ha vinto questa sfida. Per aspera ad astra, sostenevano i latini (ovvero “attraverso le asperità sino alle stelle”). E la stella di Ivan è destinata a brillare sempre più….

 

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