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“Le bugie hanno le gambe corte. I contributi persi da Nuova Pescara sono purtroppo tanti e sbaglia chi dice che non esistono”. A tornare sull’argomento e’ il deputato di Sel-Sinistra taliana Gianni Melilla. “Mi limito a ricordare alcune fonti normative. La fusione del Comuni – e’ quanto spiega il deputato in una nota – determina contributi statali decennali per il nuovo Comune sorto dalla fusione. I vantaggi sono stati stabiliti da varie leggi, dalla legge 135/2012, dalle leggi di stabilita’ 2012 e 2014 e dalla legge Delrio. Il contributo straordinario ai Comuni che danno luogo alla fusione e’ commisurato al 20% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010. I contributi vengono dati per 10 anni! Il contributo decorre dall’anno successivo alla decorrenza della fusione prevista dal decreto che istituisce il nuovo Comune (articolo 12 dl 16/2014). La legge di stabilita’ 2012 dispone che la disciplina del patto di stabilita’ interno per i Comuni di nuova istituzione trovi applicazione dal terzo anno successivo a quello della loro costituzione (circolare MEF del 7 febbraio 2013 n 5). Al fine di incentivare il processo di riordino dei comuni, inoltre una quota del fondo di solidarieta’ comunale non inferiore a 30 milioni di euro all’anno e’ destinato a Comuni istituiti a seguito di fusione (articolo 1 L 147/2013). Dunque – rileva Melilla – istituire il nuovo comune di Nuova Pescara significa accedere a questi fondi nazionali, che sinora abbiamo perso e continueremo a perdere nei prossimi anni per 10 anni se continuera’ l’attuale melina. Si abbia il coraggio di dire di no e spiegarlo ai cittadini che invece vogliono la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Il Consiglio regionale decida in un senso o nell’altro rapidamente. Anche perche’ – osserva infine Melilla – comuni in predissesto finanziario devono spiegare ai loro cittadini perche’ rinunciano a milioni di euro per risanare i loro bilanci e migliorare i servizi”.