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Dopo 62 giorni di sciopero della fame “ieri ho ripreso a mangiare, dopo aver perso 24 chili. Ho fatto un’assemblea a Bologna, nel mio reparto di servizio, con i colleghi e sono andato in mensa e mi sono concesso un riso al pomodoro”. Lo ha detto a Pescara il segretario generale del Sap Gianni Tonelli, a margine di un’assemblea presso la questura per spiegare le ragioni della sua protesta, sostenendo che “la situazione e’ drammatica” e che “la mia e’ una battaglia di servizio e di democrazia”. “La politica ed il governo – ha spiegato Tonelli – devono farsi carico della sicurezza di tutti i cittadini: la polizia non puo’ affrontare il proprio lavoro senza adeguate risorse economiche, un adeguato turnover, equipaggiamento e senza un’adeguata formazione professionale”. All’incontro hanno partecipato anche il segretario e il vice segretario regionale del Sap, Giampaolo Guerrieri e Piero De Amicis. Tonelli ha aggiunto che la battaglia e’ “di servizio perche’ l’apparato della sicurezza, a causa dei tagli lineari, e’ stato completamente debilitato” e “di democrazia perche’ non e’ possibile che il dipartimento della Ps possa fungere da strumento di repressione a fini politici; questo e’ un fatto molto grave”. “Siamo al primo step – ha aggiunto -. C’e’ una lunga scala che portera’ alla consapevolezza tutti gli italiani che vogliono sapere. Battero’ tutte le piazze, cerchero’ di arrivare agli organi di stampa locali, battero’ tutti gli ambienti interni, perche’ possa essere diffuso un messaggio di verita’”.

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