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Nella mattinata odierna il sindaco Marco Alessandrini ha preso parte all’annunciato sopralluogo presso le Caserme d’Avalos e Di Cocco in occasione della presenza a Pescara del direttore della task force per la Valorizzazione e Dismissione degli Immobili Militari, il generale Antonio Caporotundo.Il sopralluogo fa seguito all’incontro tenutosi a Roma lo scorso 26 febbraio presso il Ministero della Difesa per il trasferimento al Comune di Pescara dei due edifici nell’ottica di una razionalizzazione degli spazi dell’esercito, attualmente occupati dai reparti logistico (d’Avalos) e delle telecomunicazioni (Di Cocco). Al sopralluogo ha partecipato anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso che ha promosso la mediazione con il Ministro della Difesa Roberta Pinotti affinché si potesse arrivare ad un incontro operativo sul tema, oltre all’onorevole Gianluca Fusilli, i vertici locali delle due dislocazioni militari e le direzioni tecniche di Comune ed Esercito.

“Ci muoveremo in un’ottica modulare – riferisce il sindaco Marco Alessandrini – Sicuramente il primo obiettivo è l’acquisizione della caserma Di Cocco, che oggi ospita uffici, un archivio e spazi di servizio. Per gli uffici il sopralluogo odierno ha reso ipotizzabile un trasferimento presso gli spazi comunali all’interno del Palazzo di Giustizia, su cui nei prossimi giorni i rispettivi uffici tecnici avvieranno un confronto. Mentre gli alloggi di servizio potranno essere individuali nell’ambito degli interventi in corso d’opera da parte del Comune in diverse zone della città. L’obiettivo che ci muove è acquisire al più presto questo spazio alla città, uno spazio che con il parco è naturalmente a servizio della comunità e dell’Università che contatterò al più presto e del Campus universitario che dovrà sorgere, questo senza però dimenticare la grande partita dello spostamento della sede dei Vigili del Fuoco, spazio anch’esso vocato a tale destinazione e che oggi non risponde più ai requisiti di funzionalità della caserma, inglobata dal complesso urbanistico della zona.

La massima apertura e disponibilità riscontrate a febbraio da parte del Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa a trovare una soluzione che consenta il trasferimento degli immobili al Comune è confermata. Ora si metteranno al lavoro i rispettivi uffici tecnici per concretizzare le ipotesi migliori, affinché si compia questo determinante passo verso la Pescara del futuro, in un’ottica di collaborazione fruttuosa fra istituzioni ed Enti che è il miglior modo di agire in nome della comunità”.