CONDIVIDI

Amori laceranti e straordianri allo stesso tempo, nonostante la loro profonda drammaticità riescono a far emergere riosrse personali inesplorate aprendo a soprendenti percorsi di autoafferamazione. Gli “Amori Resilienti” sono il filo che unisce gli eventi della rassegna allo spazio Matta di Pescara dal 4 al 13 marzo

Si chiama “Amori Resilienti. Controcultura dei sentimenti violati”, la rassegna a cura dell’associazione La Formica Viola, con il patrocinio del Comune di Pescara divisa in tre appuntamenti a partire dal 4 marzo e poi 8 e 13 presso lo Spazio Matta in via Gran Sasso. Oggi la presentazione con l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo e i responsabili dell’associazione Davide Silvestri e Francesca Fadda.

“Dopo settimane e mesi di discussione e scontri su diritti civili e teorie di genere, questa rassegna pone riflessioni importanti – dice l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – Amori resilienti è incentrata su diritti troppo a lungo negati e lo fa affrontando l’argomento attraverso il cinema e la letteratura, ovvero persone che hanno voluto mettere a servizio i propri valori e la propri sensibilità culturale trasmettendo su quelli che sono i propri canali espressivi spunti e confronti alla base delle battaglie degli ultimi tempi. Per questo abbiamo dato vita a tre giorni molto intensi al Matta di Pescara in tre momenti diversi in cui questi temi saranno trattati nel modo migliore e con l’attenzione che ognuno di questi richiede, grazie all’attività di un’associazione giovanissima, ma molto apprezzata proprio per la sensibilità delle cose che mette in campo e offre al pubblico”.

“Questa è la prima rassegna culturale come associazione Formica Viola che facciamo – spiega Davide Silvestri – associazione è nata a maggio e con questo primo evento focalizziamo l’attenzione sul tema della resilienza, concetto che ci sta molto a cuore, che è quello di progredire affrontando problemi e situazioni che ci inducono a maturare, ad andare avanti. In tre giornate tratteremo temi forti, quali quelli legati alle conseguenze di amori laceranti, violenza di genere e storie di varia discriminazione che esistono nella nostra realtà e che ognuno dei lavori che saranno spunto della riflessione tratta in modo singolare”.

“La resilienza descrive la capacità straordinaria che abbiamo di superare gli ostacoli e trasformarli in occasione di cambiamento – aggiunge Francesca Fadda – La battaglia è trasformarli in anticorpi attraverso l’arte e dare spazi e valore adeguato ai temi affrontati. La resilienza ci consente di evolvere a livello plurale. La rassegna nasce dopo aver preso atto che c’è bisogno di parlare di questi argomenti, soprattutto a scuola dove si avverte la maggiore difficoltà ad esprimerli. In questo momento storico è difficile entrare nelle scuole e introdurre questo fattore educativo, per cui abbiamo pensato di sensibilizzare gli adulti e usare gli strumenti adeguati per offrire un confronto necessario su sessualità, affettività e sentimenti. Lo facciamo come associazione che ha una formazione psicologica e sociale e quindi aperta a questa dialettica”.