MONTESILVANO – a cura di Alfonso Russo e Veronica Santovito –
L’onlus “I Bambini delle Fate” ha organizzato ieri alla piadineria “La Romagnola” di Montesilvano una raccolta fondi per finanziare progetti d’inclusione sociale per bambini e ragazzi autistici e con disabilità. Per far ciò l’associazione ha coinvolto sia le imprese locali con l’iniziativa “Fare impresa nel sociale” sia i privati cittadini con la campagna nazionale “Sporcatevi le mani”. “La quota minima è di 100 donatori e all’associazione pescarese Diapason ne mancano solo 30 per avviare un progetto di pet therapy” ci racconta entusiasta Silvia Silvestri, una delle “fate” volontarie montesilvanesi. A gestire questi progetti non è “Sporchiamoci le mani” che si occupa semplicemente dell’apparato legislativo e finanziario a livello nazionale ma sono piccole onlus cittadine. “Sono le realtà locali, le nostre fate, a conoscere i reali bisogni e le urgenze delle famiglie e dei ragazzi che vivono la malattia”, dichiara Samuel Mazzolin, responsabile nazionale della campagna di raccolta fondi. “Non accettiamo, però, donatori occasionali perché preferiamo dare continuità e costanza ai ragazzi che assistiamo” conclude Mazzolin. Questa continuità è però possibile con “l’adozione a vicinanza”: chi finanzia i loro progetti assiste alla loro realizzazione ed è mensilmente aggiornato sulla destinazione dei suoi contributi. Spesso la fine del percorso scolastico coincide con il venir meno di progetti e servizi loro dedicati lasciando le famiglie da sole a sopportare i loro costi in genere elevati. È questo che lamentano molte mamme presenti all’incontro mentre confessano sottovoce la loro paura più grande: un futuro in cui i loro figli siano lasciati completamente abbandonati a se stessi.
Accanto ai familiari, che vivono quotidianamente l’esperienza dell’autismo, all’incontro hanno fatto sentire la loro voce anche psicologi e psicoterapeuti impegnati a seguire bambini con disabilità. Il bisogno impellente di azioni concrete, la voglia di “sporcarsi le mani”, li accomuna. Sporcarsi le mani significa sì occuparsi del problema, fronteggiare le necessità dei bambini ma farlo sempre con colori sgargianti. “I bambini delle Fate” vogliono, infatti, tutelare la dignità dei ragazzi autistici con una sola clausola: “sono graditi visi sorridenti”.