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Il Consiglio regionale, convocato in seduta straordinaria, si e’ concluso con l’approvazione di due distinti documenti sulla situazione dell’Aeroporto d’Abruzzo. Il documento del centro-destra chiede al presidente della Regione di intraprendere un’immediata azione nei confronti del Ministero dei Trasporti per chiedere la revoca della tassazione sui transiti aeroportuali, di avviare un urgente tavolo di confronto permanente con Ryanair finalizzato a scongiurare il manifestato proposito di abbandonare l’aeroporto abruzzese, di instaurare rapporti e relazioni a tutti i livelli al fine di verificare la possibilita’ di ridiscutere il limite degli Aiuti di Stato, di garantire il puntuale trasferimento delle somme stanziate con le leggi regionali in favore della Saga, come da Piano Industriale, fino al punto di equilibrio ed autonomia finanziaria della societa’. La maggioranza di governo, con il suo testo presentato in Aula, impegna il presidente della Giunta affinche’la Conferenza Stato-Regionifaccia proprio il recente indirizzo del Parlamento Europeo nella richiesta rivolta alla Commissione UE a promuovere una rivisitazione dell’attivita’ aeroportuale civile con l’obiettivo di consentire agli scali regionali di contribuire alla realizzazione della coesione sociale europea. Inoltre, il documento chiede che venga approvata una legge regionale finalizzata a consentire il finanziamento del deficit della Saga nel periodo 2016-2020 per 14 milioni di euro e che si prosegua con il tavolo di concertazione con gli operatori della filiera del turismo attraverso le DMC (Destination Management Company) – organismi previsti dalla legislazione regionale per la promozione del turismo – al fine di raggiungere un accordo di marketing territoriale e, infine, che vengano individuate misure di incentivazione alla partecipazione privata al progetto di marketing territoriale e di sviluppo turistico attraverso forme di compensazione fiscale per gli investimenti. Entrambi i documenti sono stati approvati a maggioranza.

“Il Governo regionale ha oggi l’obbligo di salvare l’aeroporto d’Abruzzo, impedendo la fuga di Ryanair, e ha il dovere di aprire una vertenza nei confronti dell’Europa e di costringere il Governo Renzi a rimangiarsi l’aumento delle tasse d’imbarco. Quattro i punti sui quali abbiamo impegnato in Consiglio regionale il Presidente D’Alfonso: intraprendere un’azione immediata nei confronti del Ministero dei Trasporti per chiedere la revoca dell’aumento della tassazione sui transiti aeroportuali; avviare un Tavolo di confronto permanente con Ryanair per scongiurare il proposito di abbandonare lo scalo di Pescara, quindi per mantenere non solo le rotte, ma la base operativa a Pescara e dei relativi livelli occupazionali; instaurare rapporti a tutti i livelli istituzionali, nazionali ed europei, per verificare la possibilità di ridiscutere il limite degli aiuti di Stato, tenuto conto della particolare funzione di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali e che la procedura Alitalia è un enorme e costante aiuto di Stato; garantire il puntuale trasferimento delle somme stanziate con le leggi regionali in favore della Saga, come previsto però nel Piano Industriale che contempla il raggiungimento del punto di equilibrio e di autonomia finanziaria della società”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, presentando in aula il documento poi approvato da maggioranza e opposizione, ad eccezione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle.
“La seduta straordinaria del Consiglio nasce dalle dichiarazioni impressionanti, riportate dalla stampa, rilasciate dal Consigliere D’Alessandro e dal Dirigente Gerardis all’indomani dell’annuncio di Ryanair di cancellare la presenza del proprio vettore dall’aeroporto d’Abruzzo, adducendo una decisione sul piano formale, che nasconde una verità sostanziale – ha detto il capogruppo Sospiri -. Il Consigliere D’Alessandro e la Dirigente, in sostanza, affermavano che non c’erano vie d’uscita, proponevano ipotesi alternative inesistenti, ignorando la perdita dei 5-600 posti di lavoro e le ricadute economiche sul territorio determinate dalla fuga del vettore. Ovviamente dopo quelle dichiarazioni è montata la protesta e il consigliere D’Alessandro ha sentito la necessità di tornare sui propri passi. Una cosa è certa, è impossibile rinunciare al vettore Ryanair per una ragione chiara: esistono in Italia altri vettori in grado di assicurare quella stessa capacità di transiti e di rispondere al bisogno di linee? Non ve ne sono: 21 richieste sono state inoltrate e hanno ottenuto 21 dinieghi. O resta Ryanair a Pescara o il nulla; certo potremo istituire degli sporadici collegamenti charter in estate, ma non avremo i numeri necessari per mantenere il nostro aeroporto, usciremo dal dimensionamento dell’attenzione nazionale, e dopo il carico dello scalo sarà veramente tutto sulle spalle della Regione. Ma la decisione dell’Unione Europea di impugnare le politiche di sviluppo di tutti i paesi non è un problema di Pescara, ma è un problema europeo. E allora non ci ammaliamo del nanismo di provvedimenti che incidono sul nostro sviluppo, com’è accaduto per i nostri porti, dove siamo andati per dettare legge e abbiamo preso solo ceffoni, e apriamo una vertenza nei confronti della Commissione europea per ottenere ciò che è sostenibile. Con 2,5milioni di euro non riusciremo a chiamare in concausa gli operatori privati, che non metteranno mai meno di quanto investirà la Regione, quindi dobbiamo ottenere dall’Europa la possibilità per la Regione di aiutare il sistema produttivo. E poi il Governo Renzi si deve rimangiare l’aumento delle tasse, quando andate da Delrio – ha detto il Capogruppo Sospiri rivolto al Presidente D’Alfonso – riportatelo qualche risultato. Non è possibile affrontare questa emergenza facendo finta che non sia un problema generato dal Governo nazionale del Pd, è accaduto anche al centro-destra con la vicenda dei pedaggi sull’asse attrezzato, ma la differenza è che oggi il Pd regionale finge di non avere un problema, il Centro destra invece fece ricorso al Tar e i pedaggi non sono mai arrivati”. Subito dopo il Capogruppo Sospiri ha presentato i 4 punti del dispositivo previsti nel suo ordine del giorno,”finalizzati a salvare l’aeroporto d’Abruzzo che, se ciò accadrà, sarà l’aeroporto del Medio Adriatico perché Ancona è ormai prossima al tracollo, con 40milioni di euro di default, e Bari ha i suoi problemi con Ryanair”. Il documento è stato approvato a maggioranza.

“Noi non votiamo risoluzioni farsa”. Cosi’ Sara Marcozzi in riferimento all’odierno Consiglio regionale straordinario con all’ordne del giorno la discussione degli impegni della Regione Abruzzo per impedire l’annunciata soppressione della base Ryanair dall’aeroporto di Pescara. “L’ipocrisia del centro destra e del centro sinistra nel proporre finte soluzioni a problemi che loro stessi hanno contribuito a creare . Commenta la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle – e’ imbarazzante. Ancora piu’ imbarazzante il fatto che la giunta abbia la necessita’ di presentare, chiedendo che venga votata, una risoluzione che impegna se stessa a fare qualcosa. Ma ‘il tempo e’ galantuomo’ e mostrera’, nostro malgrado, l’inconcludenza di questo governo regionale. Nel frattempo il M5S continua fare proposte concrete che vengono ignorate e mistificate dal partito unico.
Ribadiamo – continua Marcozzi – la necessita’ di trasparenza, taglio degli sprechi, una politica di marketing volta al Family/business e all’incremento dell’incoming turistico coscienti della possibilita’ di erogare da parte di Regione Abruzzo a Saga contributi al funzionamento dell’aeroporto, contributi e incentivi a nuove rotte. Senza dimenticare l’emergenza ambiente in cui ci troviamo grazie all’inerzia del governo, che certamente contribuira’ gravemente al calo del turismo della nostra regione”.